mercoledì 31 ottobre 2012

La CGIL di Firenze chiede l’immediata apertura di un tavolo di crisi su Ataf


La CGIL di Firenze chiede l’immediata apertura di un tavolo di crisi su Ataf e l'intervento  di Palazzo Vecchio accusato, in qualità di massimo azionista dell'azienda, di cattiva gestione nel passaggio di vendita. A distanza di poco tempo dal passaggio dei lavoratori Ataf alla nuova società  nessuna sa quanti lavoratori saranno assunti -  si ipotizzano 250/270 esuberi -  e a quali condizioni economiche e normative. A rischio anche i lavoratori  delle ditte che lavorano in appalto per la manutenzione dei mezzi, dei servizi di pulizie e della mensa. Quadro allarmante dunque anche per i lavoratori di Tecnobus e Opitec. Una pessima privatizzazione condotta in modo autoritario e di attacco al lavoro e ai diritti. La CGIL chiede l’attivazione di politiche di salvaguardia occupazionale e di rispetto delle condizioni normative e salariali di tutti i lavoratori. Rifondazione Comunista nell’esprimere solidarietà ai lavoratori di Ataf, Tecnobus, Opitec e dei servizi in appalto chiede alla Provincia di Firenze di contribuire a ristabilire un tavolo serio di confronto sindacale e di interrompere una politica di attacco al lavoro e ai diritti.  Fare piena luce su cosa sta accadendo in Ataf, Tecnobus e Opitec. 

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