CONSIGLIO REGIONALE DELLA TOSCANA
GRUPPO CONSILIARE “FEDERAZIONE DELLA SINISTRA – VERDI”
Preliminare alle modifiche legge su edilizia residenziale pubblica. Sgherri:”necessari centri decisionali decentrati, analisi dei costi, riaprire riflessione sulla creazione di enti pubblici economici di gestione”.
Firenze, 4 dicembre. Comunicazione sul documento preliminare alle modifiche della legge sul riordino delle competenza in materia di edilizia residenziale pubblica: una comunicazione attesa quella di oggi, su una legge che necessita di aggiornamenti e che tocca un settore fra i più socialmente dolenti. Così Monica Sgherri – Capogruppo di “Federazione della Sinistra - Verdi” oggi in aula.
Nel merito alcuni spunti di riflessione: il primo riguarda la necessità di confermare –– un livello adeguatamente decentrato e articolato dei centri decisori e controllori, quindi dei Lode, tutto ciò di fronte al fatto che sono i Comuni i primi “in trincea” su questo delicatissimo tema e quindi i recettori del bisogno casa e i conoscitori delle sue caratteristiche sul territorio. Aspetti questi che ci debbono spingere a riflettere sulla questione centrale della rappresentanza sociale e del suo potere di indirizzo e controllo sulle gestioni.
Il secondo riguarda la necessità di compiere un analisi e un monitoraggio dei costi di tutto l’apparato burocratico e di rappresentanza e quanto questo incide poi sugli affitti – la situazione è certamente molto diversa sul territorio – ricordando che obbiettivo prioritario dichiarato è in questa legislatura – quindi anche su questo – intervenire per ridurre i costi della politica e della burocrazia.
Sarà mia cura “incalzare” la commissione competente a svolgere questo monitoraggio.
Il terzo è la necessità e l’opportunità di riaprire la riflessione in merito alla natura del soggetto gestore; al momento dell’approvazione della legge vi fu un orientamento ampiamente diffuso da parte dei LODE sulla scelta della forma “SpA” e con l’obbligo di legge dell’entrata del privato entro due anni: da qui il dibattito di allora – ero in consiglio comunale di Firenze – su quali dovessero le quote di partecipazione del privato. Oggi, in un contesto ampiamente mutato non dobbiamo ritrovarci a fare un dibattito sotto la scure che si aveva nello scenario di allora e ritengo piuttosto che ci siano le condizioni per valutare gli spazi per un'altra strada cioè della creazione di enti pubblici economici di gestione.
Su tutta questa partita e in particolare sui punti sopra richiamati porrò la massima attenzione su come si evolverà l’iter della legge e il contesto in cui andrà ad operare.

Nessun commento:
Posta un commento