martedì 18 dicembre 2012

Toscana - Razionalizzazione spesa e riorganizzazione sanitaria


Razionalizzazione spesa e riorganizzazione sanitaria. Sgherri:”crisi e tagli nazionali portano a scelta dolorosa. Non dovrà essere delega in bianco e attuata in modo da salvaguardare il servizio sanitario pubblico in Toscana”.


Firenze, 18 dicembre Razionalizzazione della spesa e riorganizzazione sanitaria toscana. Siamo di fronte ad una situazione drammatica, causata dal combinato disposto della crisi economica e della costante forte riduzione o azzeramento dei finanziamenti statali su servizi essenziali fra cui sociale e sanità. Riduzioni o azzeramenti che non paiono casuali da parte del precedente e dell’attuale Governo Monti, che portano allo smantellamento del welfare (il taglio al sociale fra il 2008 e il 2011 è stato a livello nazionale dell’80%) e dell’universalità del diritto alla salute, minando così il servizio sanitario nazionale con l’obbiettivo di rendere residuale il sistema pubblico. La legge regionale di riorganizzazione approvata oggi non può non tenere conto di questa cornice,  nonostante i dati ci dicano che la spesa sanitaria e il tasso di ospedalizzazione siano in Italia più bassi della media europea. Per la Toscana il taglio nel triennio 2012 – 14 sarà di settecentocinquanta milioni di euro. Conseguenza sarà operare anche in Toscana una forte e dolorosa razionalizzazione,  è però necessario evitare il rischio che questo porti allo smantellamento della sanità pubblica. La principale fonte di preoccupazione è la riduzione di duemila posti letto, riduzione maggiore di quanto stabilito dalla stessa spending review nazionale. Per questo non dovrà essere una delega in bianco alla Giunta bensì dovrà essere costantemente seguita con attenzione.

In quest’ottica un emendamento alla legge, da noi avanzato, introduce un monitoraggio costante degli effetti della sua applicazione, e ogni provvedimento attuativo di Giunta dovrà passare – come inserito nella risoluzione di maggioranza – dalla Commissione competente e quindi il Consiglio potrà continuare ad esercitare il suo potere di indirizzo e controllo. Sulla questione riduzione posti letto, scelta motivata dalla necessità di riorganizzare i ricoveri in base all’appropriatezza dei medesimi, abbiamo fatto inserire nella risoluzione di maggioranza il fatto che alla diminuzione dei posti letto per acuti corrisponda contestualmente la messa a disposizione  di relativi posti letto in strutture intermedie. Sempre su questo punto non vi dovrà essere una linearità nei tagli ma essa dovrà tener conto delle diverse necessità dei territori, con particolare riferimento a quelli in aree disagiate. Siamo di fronte a scelte certamente difficili, complesse e anche rischiose (visto che il taglio dei posti letto è superiore a quello previsto per quest’anno a livello nazionale e che quindi il risparmio realizzato non potrà dunque ripetersi nei prossimi anni, nonostante che i futuri tagli siano già definiti) ed è quindi anche necessario – pena vanificare questo immenso sforzo - accompagnare la legge medesima in tempi brevi con due importanti atti: lo snellimento della struttura burocratica (accorpamento di Asl Estav ecc) e la verifica della conguità – alla luce del quadro difficile – di progetti di edilizia ospedaliera approvati negli anni scorsi. Da parte nostra quindi convinzione ed impegno affinché i sacrifici non si fermino ai cittadini ma tocchino anche sprechi e burocrazia.

 

La Capogruppo Monica Sgherri

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