lunedì 4 febbraio 2013

Allarme smog e polveri sottili nel Valdarno Fiorentino


Allarme smog e polveri sottili nel Valdarno Fiorentino. Peggiorata la qualità dell’aria nei vari comuni valdarnesi, a testimoniarlo ci sono i dati pubblicati quotidianamente dal bollettino dell'Arpat. I dati  elaborati nel 2012 dall’Arpat giunti dall'unica centralina di rilevamento delle famigerate polveri Pm 10 in Valdarno  rivelano che Incisa è nella black-list della provincia e ai primi posti in Toscana. Per Rifondazione Comunista si tratta di una situazione preoccupante da non minimizzare e chiede alla Provincia di Firenze di conoscere qiuali sono i dati di rilevamento della qualità dell’aria e sull’andamento degli inquinanti monitorati, che concentrazioni di inquinanti ci sono,  quali sono le zone del Valdarno Fiorentino a rischio di superamento delle soglie di allarme e se esiste una emergenza sanitaria e ambientale causata da smog e polveri sottili nel Valdarno Fiorentino.Domanda di attualità art. 39 del Regolamento del Consiglio Provinciale.



Allarme smog e polveri sottili nel Valdarno Fiorentino. Peggiorata la qualità dell’aria nei vari comuni valdarnesi, la notizia è stata resa pubblica grazie alla denuncia fatta da “…Maurizio Da Re, portavoce del comitato Pendolari Valdarno Direttissima, e a testimoniarlo ci sono i dati pubblicati quotidianamente dal bollettino dell'Arpat…”. 

Come sappiamo “..la vecchia rete provinciale di monitoraggio della qualità dell'aria  fù sostituita dalla nuova rete regionale. La Provincia di Firenze ritenne di  mantenere in attività alcune stazioni non inserite nella legge regionale, fra le quali quelle di Incisa Valdarno e Pontassieve. La gestione tecnica e la validazione dei dati  fu appaunto affidata  ad Arpat…".

Questo è quanto fu dichiarato dall’Assessore all’Ambiente della Provincia di Firenze (ottobre 2011) a seguito di una interpellanza di Rifondazione Comunista presentata a febbraio 2011 dove si registrava già ad Incisa valdarno lo sforamento dello smog e delle polveri sottili nell’aria.
In quel contesto precisammo che tra le fonti di emissione degli inquinanti che compromettono la qualità dell’aria primeggiano l’industria, i trasporti su strada, e gli effetti dei riscaldamenti domestici. Anzi i trasporti stradali caratterizzati da il passaggio dei veicoli pesanti e da lunghe file di automobili sono tra i primi responsabili delle emissioni di PM10.

Detto questo i dati raccolti nel 2012 dall’Arpat “…dall'unica centralina di rilevamento delle famigerate polveri Pm 10 in Valdarno  rivelano che Incisa è nella black-list della provincia e ai primi posti in Toscana….”, qui le polveri fini nell'aria hanno superato i limiti di legge per ben 47 giorni “…dodici oltre il limite consentito dall'Unione Europea e due giorni di più rispetto alla centralina collocata in viale Gramsci a Firenze, che ha registrato 45 giorni sforati, in drastico calo rispetto al 2011…”.

Come vediamo i dati evidenziati smentiscono i fautori di chi sosteneva che nel Valdarno F.no non fosse possibile  il pericolo dell’inquinamento,  polveri sottili  che   finiscono per creare problemi sanitari e ambientali da non sottovalutare.

Sarebbero sempre più numerose le testimonianze dei pediatri, cardiologi, pneumologi e dell’intero mondo scientifico e medico "che dichiarano che ci si ammala e si muore anche di smog". Allarmanti sono i dati sui danni alla salute causati da “…pm 10 (e delle polveri ancora più sottili e pericolose, il pm2,5 e 1), un micidiale e velenoso aereosol che più è fine più arriva in profondità nell'albero respiratorio, fino a raggiungere gli alveoli polmonari e il sangue…”…”… al crescere di pm10, biossido di azoto e ozono nell'aria, aumenta il rischio di morte per malattie cardiovascolari, ictus, malattie respiratorie. Non solo. Oltre alla mortalità, aumenta anche la morbilità, ovvero rischio di ammalarsi…”.

Quindi la politica, tutte le amministrazioni locali, "devono riconferire priorità al problema dell'inquinamento, primo perché ne va della salute di tutti i cittadini e secondo perché produce danni ambientali irreversibili ad un ecositema profondamente in crisi".

Preoccupa il fatto che pur essendo stati preallertati i Sindaci del Valdarno Fiorentino e la grossa pletora di Amministratori locali che affolla l’Unione dei Comuni del Valdarno Valdisieve non si sono mai posti  il problema di elaborare un piano di intervento per contrastare abbattere e eliminare l’inquinamento, acquisendo “motu proprio”  i dati anche della propria centralina presente a Incisa Valdarno. Un immobilismo e un silenzio sospetto, inquietante a fronte dei gravi problemi di inquinamento che obbligano Provincie e Comuni (sulla base nuovi dispositivi della Regione Toscana L.R.T. n°9/2010) ad uniformare modalità di risposta urgente al problema delle polveri sottili, mettendo in campo azioni in grado di ridurre le emissioni in atmosfera a prescindere dal luogo in cui si è verificato lo sforamento di PM10.

Lascia stupefatti anche noi, così come ha espresso Maurizio Da Re   “…scoprire che in Valdarno il livello dello smog è come nei viali di Firenze. E pensare che, dal 1 ° gennaio, la centralina è stata chiusa e non misura più niente…". Era stata attivata, infatti, grazie ad una convenzione tra il Comune e la storica azienda chimica Sims, ma poi non se n'è fatto più niente.
Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista
in relazione al peggioramento della qualità dell’aria nei comuni del Valdarno Fiorentino  a causa   della presenza di polveri sottili PM10 così come rilevato  dall’unica centralina esistente ed evidenziato dal bolettino di Arpat ,
nel prendere atto con rammarico che Incisa è nella black-list della provincia e ai primi posti in Toscana per la presenza di un consistente inquinamento, 
nel rilevare che dal 1 gennaio la centralina di Incisa è stata chiusa e non misura più niente,
chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire in modo dettagliato sul lavoro svolto di rilevamento della qualità dell’aria delle due centraline Pontassieve e Incisa Valdarno, sull’andamento degli inquinanti monitorati dalle stazioni e che concentrazioni di inquinanti ci sono. Quali sono le zone del Valdarno Fiorentino a rischio di superamento delle soglie di allarme?
Quali sono le iniziative avviate dall’Assessorato all’Ambiente e alla Difesa del Suolo della Provincia di Firenze con i Comuni del Valdarno e nello specifico l’Unione dei Comuni Valdarno Valdisieve  nel determinare i piani di azione comunale e soprattutto piani di antinquinamento?  Altresì chiediamo di sapere, alla luce dei dati riportati da Arpat  se esiste una emergenza sanitaria e ambientale, causata da smog e polveri sottili nel Valdarno Fiorentino. Chiediamo infine di sapere quali inziative intende fare l’Assessorato all’Ambiente provinciale perchè sia riaperta e funzionante la centralina di Incisa che misura il Pm10 e l'inquinamento di tutto il Valdarno.
Andrea Calò                Lorenzo Verdi

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