lunedì 26 gennaio 2015

La deriva a destra dell’Amministrazione castellana

La deriva a destra dell’Amministrazione castellana
Nell’ultimo Consiglio comunale abbiamo protestato perché il Sindaco non ha preso le distanze da un articolo apparso su un quotidiano locale, intitolato così: “Un bando per otto case popolari con più paletti per gli stranieri”.
Il titolo ci è sembrato orrendo per il semplice motivo che pare si debba esultare di fronte ad un bando che conterrebbe più paletti per gli stranieri come se questo fosse un valore positivo, e ci è dispiaciuto che il Sindaco non abbia sentito il dovere di fare un chiarimento pubblicamente su una frase che noi abbiamo trovato palesemente razzista.
Per un’Amministrazione che vuole promuovere la cultura della pace, dell’integrazione e della tolleranza, che vuole sostenere politiche multiculturali, riteniamo che fosse doveroso chiedere al quotidiano una rettifica, ponendo l’attenzione sul fatto che la cosa positiva del bando non fossero i paletti per gli stranieri, ma ben altro.
Ma il Sindaco ha preferito dire che ovviamente lui non può rispondere di un titolo di giornale e che, per lui, le politiche di integrazione portate avanti dal Comune non contemplano il “buonismo” ma piuttosto il rispetto delle regole.  In questo modo, il Sindaco non prende le distanze da un titolo che non ci piace vedere accostato al nostro Comune, ma anzi incassa il consenso di tutti quelli che traggono una (misera) soddisfazione nel pensare “Finalmente, prima gli italiani”, che si sentono appagati da questa esclamazione.
Non ci stancheremo mai di dire che per fare integrazione non basta solo il rispetto delle regole, ma occorre anche giustizia sociale, cultura, libertà di espressione, uguaglianza, …. Tutte cose che ci paiono molto sfocate nell’azione del nostro Governo nazionale, oltre che in quello comunale. Aggiungiamo che il rispetto delle regole non vale solo per gli stranieri, anzi non c’entra niente con la nazionalità. E’ giusto che chi lavora e paga le tasse abbia diritto alla casa prima di chi viola le regole, indipendentemente dalla sua nazionalità.
Altro episodio che ci rattrista è stato quello di alcuni mesi fa, quando abbiamo visto il volantino che pubblicizzava una serata organizzata da un’associazione locale in cui Mario Adinolfi (politico PD) avrebbe presentato il suo libro.
Noi ovviamente non condividiamo le idee di costui, ma riconosciamo la libertà di essere ospite di un’associazione locale. Quello che non ci torna è il fatto che sul volantino di presentazione della serata ci fosse anche lo stemma del Comune di Castelfiorentino.
Come mai il Comune ha consentito ciò? Adinolfi, oltre alle sue idee sul matrimonio omosessuale, promuove il non utilizzo del profilattico e sostiene che la donna debba essere sottomessa all’uomo.  Vedere accostato il nome di Castelfiorentino ad un personaggio che sostiene questo, ci sembra uno schiaffo in piena faccia alle pari opportunità per cui tante donne e uomini di questo Comune si battono.
Questi due episodi, anche se diversi, stanno per noi ad indicare una preoccupante deriva verso una destra populista e ignorante che rifiutiamo completamente. Che fine ingloriosa per il Comune che una volta era tra quelli in cui i valori della sinistra erano più radicati ed ora si trova ad essere, almeno nell’empolese valdelsa, quello che si trova ad inseguire tematiche di destra. 
Castello a Sinistra 

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