martedì 19 luglio 2011

G COME GENOVA G COME G8 G COME.. GIUSTIZIA

G COME GENOVA G COME G8 G COME.. GIUSTIZIA


Ma allora su Genova avevamo ragione noi…
“E quella faccia un po’ così, quell’espressione un po’ così che abbiamo noi che abbiamo visto Genova….”
Con questa frase del “chansonnier” astigiano Paolo Conte si può riassumere tutto ciò che voglio dire in queste righe. Io c’ero a Genova quel fatidico 20 luglio 2001, partito come molti per manifestare PACIFICAMENTE contro la facoltà data ai grandi della Terra (!) di decidere le condizioni di vita del resto del pianeta. Già ..io c’ero!
Di colpo, dopo che il lunghissimo corteo si stava snodando tranquillamente e festosamente cosi suoi mille colori e le tantissime realtà, la polizia attacca vergognosamente la manifestazione spezzando il corteo stesso e pestando senza ritengo alcuno chiunque capitasse a tiro. Io stesso rimango vittima di un lacrimogeno sparato ad altezza d’uomo sul ginocchio (fortunatamente solo di striscio) che mi compromette per un po’ il corretto uso della gamba.
Poi il finale… L’irruzione “cilena” alla scuola Diaz con pestaggi indiscriminati e senza alcuna distinzione, la distruzione dei computer e di tutto il materiale che poteva rappresentare una prova, le false bombe molotov….
Ci sono voluti dieci lunghi anni di menzogne e falsità, per cominciare ad intravedere qualche spiraglio sulla verità di Genova. Ora è giunto il momento di fare chiarezza, questo governo non può tacere davanti a ciò, non si può più dire “Io non sapevo, io non c’entro”. Chi ha sbagliato deve essere condannato con fermezza e autorevolezza… Non possiamo stare zitti, non sarebbe giusto nei confronti di chi ha subito tutto questo, perché “sempre l’ignoranza fa paura ma il silenzio è uguale a morte”
Ugo Rossi, Direttore Responsabile di ViceVersa

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