Centro direzionale BTP di Calenzano, a termine la cassa integrazione dei 154 lavoratori a rischio licenziamento. Entro
il 5 agosto – scadenza degli ammortizzatori sociali- deve essere trovata una
soluzione, senza la quale potrebbero
finire in mobilità per 18 mesi e successivamente a casa. Convocato un
tavolo regionale il 4 giugno, strategico per evitare un esito drammatico della
vicenda dal punto di vista sociale Una
corsa contro il tempo. Ancora in una situazione di forte precarietà anche i
lavoratori di Impresa dei 304 da adesso in cassa integrazione straordinaria.
Rifondazione
Comunista esprime preoccupazione e la piena solidarietà ai lavoratori della BTP
e chiede alla Provincia di Firenze di riferire sull’incontro convocato per il 4
giugno dalla Regione Toscana.
Domanda di
attualità art. 39 del Regolamento del Consiglio Provinciale.
Apprendiamo che l’assessore regionale alle attività produttive ha
convocato per il 4 giugno un incontro con le istituzioni ed i sindacati per «monitorare» la situazione dei 154 lavoratori
Btp (Baldassini
Tognozzi Pontello) in cassa integrazione da circa un anno e che ancora fanno riferimento al centro
direzionale di Calenzano. Amministrativi e tecnici, che finiranno in mobilità il 5 di agosto prossimo.
Gli altri lavoratori BTP, passati con Impresa spa di Raffaele Raiola, che a dicembre aveva
acquistato con la procedura del concordato
preventivo i cantieri pubblici aveva preso in carico 560 operai, rimasti adesso
469. Vengono messi adesso in cassa
integrazione straordinaria 304 .
Questi sono alcuni dei
numeri che testimoniano l’ecatombe della BTP, mostro economico cresciuto
all’ombra delle “grandi opere” e infranto con le prime burrasche di fine regime
Berlusconi – Bertolaso. Adesso pagheremo con un ennesimo disastro sociale, la
soppressione di molti posti di lavoro e con grandi opere di devastazione del
territori lasciate a mezzo.
La speranza per alcuni di questi lavoratori è che nell’incontro
chiesto dalla Regione Toscana il 4 giugno prossimo si apra la possibilità di
usufruire della cassa integrazione in
deroga nel tentativo di ricollocarli in futuro per la realizzazione
di negozi Esselunga, che avrebbe dovuto costruire Btp, e sui quali esisterebbe ancora un diritto
di prelazione da far valere.
Gli scriventi consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista
denunciano tutta la propria preoccupazione per il protrarsi degli
effetti nefasti della caduta dell’impero Btp e le dirette conseguenze sul piano
occupazionale , sia di Impresa spa, che dell’indotto,
esprimono solidarietà a
tutti i lavoratori coinvolti in una drammatica crisi aziendale e chiedono al
Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire
sullo stato della vicenda inerente la crisi del centro direzionale BTP di
Calenzano, sulla questione occupazionale e sullo stato degli ammortizzatori
sociali. Altresì chiediamo di sapere anche
quanto sta avvenendo nella Società Impresa di Raffaele Raiola che dopo aver rilevato da BTP 560 lavoratori, dei
quali 304 ancora in cassa integrazione è
ancora in fase di cessioni societarie e quindi in forte stato di
precarietà. Altresì chiediamo di sapere l’esito dell’incontro al tavolo regionale
previsto per il 4 giugno in riferimento alla sorte dei 150 lavoratori. Inoltre
chiediamo quali sono le iniziative che la Provincia di Firenze intende attivare
in merito al sostegno ai salari e redditi e a tutela dei lavoratori della galassia Btp.
Andrea
Calò Lorenzo Verdi
(Rifondazione
Comunista)

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