mercoledì 23 maggio 2012

Proclamato lo sciopero delle portinerie per 23 e 24 maggio alla Regione Toscana



Proclamato lo sciopero delle portinerie per 23 e 24 maggio  alla Regione Toscana 
per il grave rifiuto da parte delle Regione di un confronto con le OO.SS relativamente ai servizi di portineria in appalto
del Consiglio Regionale e degli uffici. Rifondazione Comunista chiede alla Provincia di Firenze di farsi interprete 
presso alla Regione perché ci sia  l’immediata riapertura del confronto sulla piattaforma presentata dalle OOSS
praticando un atto di responsabilità  sociale.   
Chiediamo inoltre  che ci sia un pronunciamento ed un netto il rifiuto sul  criterio del massimo ribasso negli appalti, che garanzie sul mantenimento dei livelli occupazionali e contrattuali.    







Apprendiamo da fonte sindacale che i lavoratori in appalto delle portinerie della Regione Toscana hanno organizzato  presidi e in contemporanea proclamato sciopero per 23 e 24 maggio prossimi. 
Quello che si sta consumando, ormai da troppo tempo sulla pelle dei lavoratori, è un mix micidiale di atti illegittimi  - prodotto dai cambi di appalto e da una scarsa vigilanza degli Enti Pubblici sulle ditte appaltatrici da cui viene prodotto il servizio - e in questo caso aggravato dal fatto che la Regione Toscana ha rifiutato il confronto con le OO. SS. relativamente ai servizi di portineria del Consiglio Regionale e della   Regione, oggi in appalto alla azienda Prodest.
Invitiamo gli amministratori del centro sinistra tra cui il Presidente Rossi che sul merito dello sciopero, proclamato dalle portinerie in appalto della regione Toscana, ci sia un pronunciamento chiaro su un capitolato di gara che non conferisce certezze per il futuro retributivo, normativo ed occupazionale.
Rifondazione Comunista della Provincia di Firenze ha partecipato al presidio in solidarietà con i lavoratori e a sostegno della vertenza, pertanto invitiamo il Presidente ad intervenire e far sentire la propria voce su questa vicenda, per il ripristino dei diritti e la immediata riapertura del confronto sulla piattaforma presentata dalle OO.SS. garantendo il rifiuto del criterio del massimo ribasso negli appalti, confermando il rispetto di un positivo sistema di relazioni sindacali.    



Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista nell’esprimere la piena solidarietà ai lavoratori delle  portinerie  in appalto della Regione Toscana e nel dichiarare il pieno sostegno allo sciopero e alla vertenza in atto portata avanti dalla Filcams-Cgil e Fisascat-Cisl con la quale viene richiesto di ripristinare la legalità e le corrette relazioni sindacali  chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire di quanto sta avvenendo ai lavoratori che operano nei servizi di portierato in appalto alla Regione Toscana e sui motivi per i quali si è rifiutato il confronto con le OO. SS. di categoria.  
Altresì chiediamo di sapere se della vicenda la Provincia di Firenze è stata interessata dalle organizzazioni sindacali e cosa intende fare per quanto di sua competenza nei confronti  dell’uso nefasto del  criterio del massimo ribasso negli appalti;  
che inoltre vengano garanzie  relative al mantenimento dei livelli occupazionali e alle norme contrattuali.    
 
 
 
 


Andrea Calò                                       Lorenzo Verdi 

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