lunedì 25 giugno 2012

Un martedì di sciopero ed organizzazione per i lavoratori


Un martedì di sciopero ed organizzazione per i lavoratori 

Andrea Malpezzi, Segretario della Rifondazione Comunista di Firenze

Così come abbiamo partecipato la mattina del 22 giugno allo sciopero generale indetto dal sindacalismo di base, così saremo presenti allo sciopero provinciale indetto dalla Camera del Lavoro di Firenze per il giorno 26, con corteo dalle ore 15,00. Avremmo partecipato molto volentieri ad uno sciopero generale nazionale che la Cgil aveva messo in campo e che è stato rinviato fino a svuotarlo della sua efficacia contro questo Decreto sul mercato del lavoro, sciopero che riteniamo indispensabile e necessario.
La mattina del 26 parteciperemo anche all’importante iniziativa organizzata da numerosi lavoratori e sindacalisti della Cgil (clicca qui per maggiori informazioni)Qualunque momento di discussione, di contrasto e di lotta alle politiche messe in campo da questo Governo reazionario è per noi ossigeno.
Da iscritto CGIL non vi nego la rabbia e l’indignazione nei confronti del nostro sindacato nel vederlo così appiattito sul PD, timido davanti all’attacco senza precedenti nella storia del nostro paese ai nostri diritti , rischiando per giunta in questa maniera di far ricadere all’interno del sindacato le stesse contraddizioni e difficoltà che il PD vive al proprio interno.
In maniera miope si vuol rifiutare un fatto elementare ovvero che il Partito Democratico ha ormai scelto in maniera chiara di stare dalla parte opposta delle lavoratrici e dei lavoratori. Ci siamo scordati che alcuni parlamentari che si apprestano a votare lo svuotamento dell’Art 18 sono gli stessi che 10 anni fa si opposero insieme alla CGIL di Cofferati al progetto criminale di Berlusconi di cancellare uno dei punti cardini dello statuto dei lavoratori.
La riforma del lavoro viene dopo altri pesanti e ingiusti provvedimenti che stanno avendo una ricaduta pesantissima sulle famiglie e sulla vita di ognuno di noi (orari di lavoro, pensioni, iMU ecc…).
In questo quadro, lo dico in totale trasparenza priva di polemica, non sempre la nostra azione all’interno dello stesso sindacato è percepita dai non addetti ai lavori, come capace di influenzare le scelte della maggioranza CGIL, per questo motivo le ultime posizioni di Nicola Nicolosi e la stessa iniziativa del 26 possono rappresentare un momento importante dal quale provare a costruire percorsi di lotta condivisi e forti, magari nel ricercare un’ unità con tutta la sinistra sindacale, dare voce a tutti i lavoratori che in questo momento non trovano modo di esprimere la loro rabbia all’interno dell’organizzazione.

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