“Uno dei primissimi atti del nostro gruppo è stata una proposta di legge sulla riduzione dei costi della politica. I tagli votati oggi sono parte di un percorso che, dall’inizio della legislatura, ha portato alla complessiva riduzione del trattamento economico dei consiglieri e dei costi del Consiglio Regionale. Il lavoro non è completo, perché alcune altre nostre proposte sui rimborsi chilometrici, sui gettoni di presenza, sui costi dei gruppi consiliari e sull’impiego di personale già dipendente della Regione confluiranno nel tavolo di concertazione che entro la prossima settimana porterà al voto il testo” sottolinea Eleonora Artesio, capogruppo regionale della Federazione della Sinistra.
“Se l’impegno non è cominciato oggi, sta procedendo celermente e ognuno vi si caratterizza in base alla propria storia politica: c’è chi è tirato per i capelli e non aveva prima autonomamente a
vanzato proposte; c’è chi aspetta di vedere quale risultato si ottenga per proporre di più e riuscire così a rendersi visibile; c’è chi, credendo nella politica, cerca di ottenere il risultato piuttosto che bearsi nella propria differenza. Noi ci siamo mossi tra i primi eppure non siamo in gara per puntarci al petto una medaglia, ma per confermare il ruolo della politica e la sua necessità soprattutto negli interessi dei più deboli”.
“Distinguere per non confondere: non inseguiamo la propaganda sul taglio dei costi dei monogruppi perché ciò che esce dal risultato elettorale va rispettato; non inseguiamo la propaganda dei “politici tutti uguali” perché questo è il modo di dimenticare oggi le denunce fatte sulla legittimità delle elezioni regionali e sui conflitti di interesse; non inseguiamo la propaganda perché, se le istituzioni democratiche costano e devono rendere conto della loro onesta iniziativa, costano altrettanto i contributi erogati alle imprese senza conseguenze misurabili sugli interessi pubblici. Quindi la situazione attuale non deve servire né per chi sogna di smantellare l’organizzazione delle persone attraverso le forme tradizionali dei partiti, né per chi allontana i problemi reali agitando strumentalmente il costo delle istituzioni. In questo ci distinguiamo”.
Torino, 2 Ottobre 2012
“Distinguere per non confondere: non inseguiamo la propaganda sul taglio dei costi dei monogruppi perché ciò che esce dal risultato elettorale va rispettato; non inseguiamo la propaganda dei “politici tutti uguali” perché questo è il modo di dimenticare oggi le denunce fatte sulla legittimità delle elezioni regionali e sui conflitti di interesse; non inseguiamo la propaganda perché, se le istituzioni democratiche costano e devono rendere conto della loro onesta iniziativa, costano altrettanto i contributi erogati alle imprese senza conseguenze misurabili sugli interessi pubblici. Quindi la situazione attuale non deve servire né per chi sogna di smantellare l’organizzazione delle persone attraverso le forme tradizionali dei partiti, né per chi allontana i problemi reali agitando strumentalmente il costo delle istituzioni. In questo ci distinguiamo”.
Torino, 2 Ottobre 2012

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