martedì 25 giugno 2013

Comunicazione su riforma legge governo del territorio.


Comunicazione su riforma legge governo del territorio.

Sgherri:”ci sono condizioni per buona riforma”.

Firenze, 25 giugno. Ritengo ci siano le condizioni per giungere ad una futura buona riforma, che ci dovrà dare maggiori e più efficaci strumenti per combattere rendita e speculazione fondiaria, le quali tolgono risorse ed opportunità per uno sviluppo ambientalmente, economicamente, socialmente e quindi qualitativamente più proficuo ed equilibrato. Così Monica Sgherri – Capogruppo di “Federazione della Sinistra – Verdi in Consiglio Regionale in merito al dibattito in aula sulla comunicazione della Giunta sullo stato della riforma della legge 1/2005 di governo del territorio.
“Una legge di per sé buona e considerata all’epoca all’avanguardia e precoce soprattutto in tema di tutela dal consumo del suolo, tanto più di fronte ad un ritardo legislativo a livello nazionale (certo influenzato dal fatto che l’urbanistica è argomento che provoca appetiti, consenso o meno, e quindi pressioni) che ancora si avvale di una legge di riferimento del 1942, mentre è in corso il dibattito su una riforma nazionale e in merito non mi esimo dall’esprimere una mia condivisione della proposta avanzata da Eddyburg. Il quadro in Toscana ci parla del fatto che anche qui non siamo stati esenti da esempi di consumo eccessivo e immotivato di nuovo suolo, ma anche di altri esempi che hanno visto uno svuotamento – magari per fare residenzialità secondaria – della campagna, e da qui il tema e il rischio da contrastare di una vuota museificazione della campagna stessa, mentre abbiamo anche assistito al problema della saturazione delle città. In un quadro del genere da accogliere positivamente gli indirizzi quali l’individuazione dei criteri per la definizione di territorio urbano ed extra urbano, la verifica della sostenibilità e perequazione territoriale di area vasta, ecc quindi della centralità di una programmazione capace di dare scelte armoniche e non farraginose, capaci di comprendere e provare a risolvere le problematiche non univoche che territori diversi pongono.”

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