giovedì 20 giugno 2013

LIBERTÀ PER BAHAR KIMYONGÜR NO ALL’ESTRADIZIONE IN TURCHIA


LIBERTÀ PER BAHAR KIMYONGÜR
NO ALL’ESTRADIZIONE IN TURCHIA
Il portavoce belga del Comitato contro l'ingerenza in Siria, autore di molti articoli (vedi anche “nuova unita” 5-6/2012) e pubblicazioni che dimostrano l’ipocrisia dei governi europei in Siria, è stato arrestato a Madrid in Spagna. Ora si trova ad affrontare l’estradizione nella tanto “democratica” Turchia - molto apprezzata dal governo italiano, in particolare dal Ministro degli esteri - che ha emesso un nuovo mandato internazionale di arresto segreto contro Bahar (che era stato assolto un decennio fa dalla giustizia belga per accuse arbitrarie).
Il governo turco, dopo la feroce repressione degli ultimi giorni contro i manifestanti - che rifiutano sfruttamento, oppressione di vent’anni di fascismo mascherato e austerità -, uccidendo, arrestando ed impedendo che i feriti siano curati, allarga la sua azione all’estero contro chi cerca di smascherare i piani dell’imperialismo europeo e statunitense contro la Siria.
Bahar è un militante non è un terrorista, è figlio di un minatore turco trasferitosi in Belgio. Terroristi sono coloro, come il genovese Delnevo, che si è convertito all’islam, mentore di Osama bin Laden, lasciato libero di sostenere “siamo terroristi e il terrore è un obbligo nel credo di Allah” e reclutava altri italiani per combattere in Siria con i cosiddetti ribelli.
Solidarietà con Bahar condannando la violazione della libertà di espressione, una vendetta dei politici allineati con gli Stati Uniti, Israele e Turchia!
Libertà per Bahar e di lotta contro la guerra imperialista!

Comitato Comunista Firenze “Fosco Dinucci”

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