domenica 22 settembre 2013

Rifiuti, Ercolini: "Le scorrettezze del presidente Rossi e il Piano regionale di Cispel ci umiliano"




Toscana 21/09/2013 - 14:42
Rifiuti, Ercolini: "Le scorrettezze del presidente Rossi e il Piano regionale di Cispel ci umiliano"

Il direttore del centro di ricerca di Capannori: "Non si prevede nemmeno una produzione di scarti come imposto dalla legge. Qualunque piano UE farebbe naufragare il raddoppio dell'inceneritore"

"E poi ci si chiede perchè la gente non creda più nelle istituzioni e nella politica! Rossi, non
richiesto, venne a Capannori per chiedere di supportare la elaborazione del nuovo Piano Rifiuti
toscano sostanziandola con la necessità di abbracciare le "migliori pratiche" nella gestione dei
materiali di scarto. Anzi, in quella mattinata di maggio di fronte ad oltre 150 persone si prese
l'impegno di ritornare a Capannori per riportare di fronte alla stessa platea formata da comitati, associazioni e
movimenti i risultati della prima elaborazione del Piano per farne un "piano partecipato". Di fronte a
quell'impegno e a quella richiesta il Centro di Ricerca Rifiuti Zero del comune di Capannori, proprio per rispetto
delle istituzioni regionali, si impegnò a far giungere alla Regione il prodotto del proprio lavoro di proposta da
maturarsi sul campo di visite ed incontri. Quell'impegno del presidente Rossi, nella migliore tradizione delle
promesse mai mantenute, non è stato rispettato. Queste false promesse non solo prendono in giro il "civismo"
di chi si è messo a disposizione ma soprattutto umiliano quelle istituzioni che questi "politici" dovrebbero
rappresentare.


NON SI DICA MAI PIU' CHE SONO COMITATI ED ASSOCIAZIONI AD ESSERE IRRESPONSABILI E NON
COLLABORATIVI!

Ed in questo quadro di "triste" giravolta di Rossi il Piano approvato recentemente in Giunta è in evidente
continuità con il grigiore delle scelte operate fino ad adesso in Regione Toscana, dove le buone pratiche sono al
palo a vantaggio di discariche ed inceneritori. Rossi evidentemente è stato richiamato all'ordine da CISPEL e dal
partito trasversale dell'incenerimento che non vuole assolutamente rinunciare ad affari rilevanti, tanto più se
"consumati" con i soldi dei cittadini che pagano le bollette quasi sempre gravate di addizionali legate alle
inadempienze sulla RD di comuni e gestori. E per pudore non si dica che questo sarebbe un piano avanzato
perchè prevede il 70% di RD entro il 2020, quando già nel 2012 la Regione avrebbe dovuto per legge
raggiungere almeno il 65%, evidenziando un rinvio intollerabile nel raggiungimento di questo obiettivo minimo. E
quando l'obiettivo che appare più grave; scolpito e definito in maniera perentoria è quello di raddoppiare la
percentuale dei rifiuti inceneriti.

Questo Piano inoltre sconta di non prevedere nemmeno un Piano Regionale di Riduzione dei rifiuti come imposto
dalla legge. Se non fosse stato per le energiche proteste del Centro Di Ricerca RZ in sede di consultazione non si
sarebbe nemmeno menzionato questo adempimento che in seguito ha "partorito" un misero obiettivo di
riduzione di 50kg (circa l'8%) procapite da perseguire in 8 anni, quando i rifiuti in appena 4 anni sono diminuiti
di 90 kg (oltre il 12%)! Senza considerare che, se davvero si volesse passare dal sistema di raccolta stradale a
quello "porta a porta", la riduzione dei rifiuti (sulla base di statistiche indiscutibili anche sul territorio toscano)
sarebbe di almeno il 15-20% ed oltre (come avvenuto nell'intero comprensorio della Piana di Lucca e
dell'Empolese Val D'Elsa).
Appare chiaro che qualsiasi piano di riduzione fortemente richiesto dalla UE e dalla stessa legge nazionale
farebbe "annegare" i piani di raddoppio dell'incenerimento "caldeggiato" da Rossi in ossequio ai ben pagati
dirigenti e funzionari di CISPEL. Inoltre, a sigillo della tendenziosa informazione veicolata dalla Regione che
vorrebbe apparire "equilibrata" verso gli impianti di incenerimento da ridurre (da 9 a 7), occorre ricordare che
ADESSO IN TOSCANA GLI INCENERITORI IN FUNZIONE SONO 6 e non 9 e che quindi secondo questi calcoli da
"gioco delle tre carte" si prevede oltre al mantenimento di impianti vetusti per cui pagare costosissimi
"revamping" anche la realizzazione dell'inceneritore di Case Passerini a Firenze e del raddoppio di quello di
Arezzo. Cosi' come diffidiamo da una informazione come quella veicolata dall'assessore regionale Bramerini che
quando parla di discariche (come quelle di Peccioli e Rosignano) non menziona mai che la Toscana - in
difformità dalla normativa europea - avvia a questa modalità di smaltimento rifiuto indifferenziato (non trattato
e/o stabilizzato), ma in ossequio alla lobby dell'incenerimento menziona l'obbligo del tutto nazionale (e quindi
non previsto dall'Europa) di "divieto" di inviare in discarica plastiche e carta ad elevato potere calorifico (che
peraltro possono essere recuperate sotto forma di materia in impianti a freddo) per giustificare nuovi
inceneritori.

Ma adesso si apre una fase nuova, in cui l'intero movimento locale, nazionale ed europeo non si rassegna a fare
della nostra bella Toscana Regione d'Europa una "Cenerentola" delle "buone pratiche" a causa di Politici
incompetenti e forse irrimediabilmente legati a lobbies "autoreferenziali" e "insensibili" al futuro e ai legittimi
interessi delle nostre comunità e territori. Il Piano elaborato dal Centro Ricerca Rifiuti Zero del comune di
Capannori sotto l'egida di Zero Waste Europe è li' con i numeri e le dettagliate proposte operative ed
impiantistiche a dimostrare che, come ha recentemente dichiarato il Commissario europeo all'ambiente, RIFIUTI
ZERO E' POSSIBILE e necessario (aggiungiamo noi) per la salute, l'ambiente, la promozione di posti di lavoro.
Chiediamo pertanto un FACCIA A FACCIA immediato e diffuso almeno in tutti i capoluoghi di provincia che
preveda un non formale coinvolgimento della popolazione per evitare che la definitiva approvazione del nuovo
Piano sia al servizio dei soliti, ristrettissimi e voraci gruppi di "industria sporca assistita " e "separata" dalle
nostre comunità. Nessuno si illuda: LA PARTITA E' APPENA ALL'INIZIO E SARA' DURA! Noi non ci rassegniamo a
veder bruciato il nostro futuro!".

Rossano Ercolini, direttore del Centro ricerca Rifiuti Zero di Capannori
 

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