venerdì 20 giugno 2014

Newsletter di Comune-Info


GRANDI OPERE, CORRUZIONE E TERRITORI
Perché esiste la corruzione? Perché è l'etica del neoliberismo. Le domande giusta allora sono altre: a chi appartiene la Laguna di Venezia, all'ex sindaco Orsoni, all'ex ministro Galan e ai suoi predecessori o, per caso, agli abitanti? E la Val di Susa – già collegata alla Francia con un ferrovia internazionale, con una autostrada e con altre due strade minori – che si vuole sconvolgere con un tunnel di ben 57 km? A chi appartiene la Val di Susa, al sindaco di Torino, a Prodi a Berlusconi, al ministro Alfano, che l‘ha messo sotto assedio con una operazione di guerra di posizione? O non per caso alle popolazioni che da secoli l’hanno curata e mantenuta per noi e per le generazioni che verranno? < span style="color: #800000;">L'ARTICOLO COMPLETO DI PIERO BEVILACQUA
DOMANDE PER UN MANIFESTO DELLA LENTEZZA
Siamo capaci di non mangiare con il cellulare sulla tovaglia?
Siamo capaci di accompagnare i nostri bambini a piedi a scuola?
Siamo coscienti di aver usato i maglioni di nostra sorella maggiore disfatti e rifatti tante volte?
Siamo in grado di tenere a mente che un metro quadrato di cemento è per sempre, che un albero tagliato è per sempre, che un animale ucciso è per sempre?
Abbiamo voglia di spegnere il motore dell’automobile mentre chiacchieriamo in piazzetta con gli amici? ....... L'ARTICOLO COMPLETO DI ANDREA SATTA
RESISTERE E ROMPERE
Come possiamo cambiare qui e ora? In questa breve video-intervista, tra le altre cose, Goffredo Fofi risponde: “Resistere, studiare, fare rete e rompere i coglioni…” LA VIDEO INTERVISTA A GOFFREDO FOFI
IL DONO E IL RIFIUTO DEL MERCATO
Il tema del “dono” è apparso oggi tra le tracce delle prove di italiano degli esami di maturità. Alcuni hanno avuto il coraggio di dire che è una ulteriore conferma dell’importanza che il governo riconosce al tema. Del resto, Renzi in novembre è stato uno dei protagonisti della Conferenza nazionale della Donazione (promossa dal Forum Nazionale del Terzo Settore e da alcune fondazioni come la Compagnia di San Paolo), quando sono state gettate le basi per l’istituzione del Giorno del Dono. Di sicuro, non servivano gli esami di maturità per sapere che il dono è un concetto con molti significati diversi e contraddittori. Chris Carlsson, in un saggio inviato in febbraio (e che qui ripubblichiamo), spiega, ad esempio, che esiste una s toria buia del dono, che arriva fino ad alcune forme moderne dell’”economia della condivisione”, una storia alimentata da quello che il capitalismo, travestendosi, fa da sempre (e di cui l'attuale governo è brillante portavoce): trasformare relazioni basate su cooperazione e solidarietà sociale in prodotti da vendere. Tuttavia, l’economia del dono che molti auspicano e alcuni sperimentano, esiste, ed è ciò che libera dalle relazioni di mercato e dal dominio del denaro. Scrive Chris Carlsson: “Fin quando le persone prendono il loro tempo e le loro competenze e risorse fuori dal mercato e le rendono disponibili gratuitamente ad altri, aiutando le persone a usare il benessere condiviso per ridurre la loro dipendenza dal denaro e dall’acquisto di beni nel mercato, le pretese di una nuova economia che sfida i paradigmi del capitalismo hanno ragione d’essere. Ma laddove manchi questa deliberata rottura con i mer cati, il denaro, il lavoro salariato e la proprietà privata, assistiamo in realtà all’espansione delle relazioni sociali capitaliste in aree che non erano ancora colonizzate da quella logica” IL SAGGIO COMPLETO DI CHRIS CARLSSON
LITTLE FREE LIBRARY MARIO LODI
"Questo secondo me è stato letto fino a pagina 96” dice Martina togliendo l’“orecchia” in cima alla pagina. “... E questo si è fatto un giro in spiaggia” risponde Antonino scrollando la sabbia e mettendo il libro a pancia in giù. E ci prendono gusto. “Questo invece, poverino, non l’ha letto ancora nessuno”: Ludovica tiene fra le mani una ristampa di un classico, visibilmente nuova. E non lo molla, ne ha cura e lo tiene vicinono, nonostante letture e laboratori organizzati per l’inaugurazione della prima Little free library della Liguria, autocostruita da bambini e insegnanti, e dedicata al maestro Mario Lodi L'ARTICOLO COMP LETO
LA SCHIAVITÙ HA IL SAPORE DEI GAMBERETTI
In questo momento in Thailandia e in Cambogia ci sono centinaia di uomini costretti a lavorare turni di 15/20 ore al giorno, percossi regolarmente. Alcuni vivono in mare per anni, a molti sono offerte ogni giorno metanfetamine per restare in piedi. La storia dei pescatori comprati a trecento dollari dalle flotte dei gamberetti conferma due cose: i cittadini di Usa e Europa vanno pazzi per i gamberetti a basso costo diffusi nei supermercati; la schiavitù non è stata mai abolita L'ARTICOLO COMPLETO
CREARE E GIOCARE
Abbiamo bisogno di educare alla scoperta, di insegnare ai bambini a smontare, ricostruire, ricreare, anziché comprare e buttare, di giocare con loro negli spazi comuni. La crisi è anche un’opportunità per tutto questo. Cominciamo dalle scuole, dal giocare all’aperto e dagli ortiL'ARTICOLO COMPLETO
A CHI È UTILE LA CRISI IN IRAQ?
L'ennesima crisi in Iraq ha un'origine precisa: la guerra creata da Usa e Gran Bretagna e foraggiata dall’Arabia Saudita. Ma i media hanno già dimenticato tutti gli iracheni che sono stati massacrati dal 2003 a causa delle fantasie di Bush e Blair: questi due uomini hanno distrutto il regime di Saddam a modo loro per "rendere sicuro il mondo" e hanno dichiarato che l’Iraq faceva parte di una battaglia titanica contro lo “islamofiscismo.” Ebbene, hanno perso. Oggi, sotto il nobel della pace Obama, l’Arabia Saudita continua a essere trattata come amichevolmente “moderata”, anche se milioni dei suoi dollari stanno armando i nuovi combattenti. E presto, molto presto, mentre anche altri paesi ricchi mandano armi alle parti in lotta saremo tutti inv itati prima a considerare il futuro come una guerra tra sette, poi a cambiare canaleL'ARTICOLO COMPLETO DI ROBERT FISK
IMMAGINARE UN CANTIERE
Uno spazio abbandonato? Lo trasformiamo in una sala per il gioco d'azzardo. Chi decide? Politici, palazzinari, imprenditori. Chi progetta? Grandi architetti, compagni gioco di politici, palazzinari e imprenditori. Per dirla con Galeano, abbiamo biosogno di guardare il mondo "a testa in giù". Come si ostinano a fare da tre anni quelli del Cinema Palazzo...
Uno spazio abbandonato? Lo occupiamo e restituiamo ai cittadini come luogo sociale e culturale. Chi decide? I cittadini. Chi progetta ora la trasformazione dei suoi spazi? Tutti e tutte, insieme, in un laboratorio cantiere. "Tre anni fa, ci siamo riappropriati non tanto – o non solo – di uno spazio, quanto della facoltà di agire e pensare un luogo a partire dal quale immaginare una pluralità di spazi e una co ncatenazione tra i loro diversi usi. Abbiamo prodotto e autoprodotto cultura, ridando centralità alla formazione e alla creatività... Ogni trasformazione è materiale, culturale e politica; apertura a una processualità in divenire. La vita del Cinema Palazzo si muove in questa direzione: una tensione incarnata dalla scelta di organizzare la creazione di un’assemblea di coprogettazione... Abbattiamo ancora una volta gli steccati disciplinari che separano teoria e azione, immaginazione e costruzione..." L'ARTICOLO COMPLETOÙ
COME POSSIAMO CAMBIARE?
Gustavo Esteva scrive sulla divisione tra chi pensa di cambiare rivendicando il diritto a chiedere e chi non aspetta lo Stato per costruire un mondo nuovo. La storia non si trasforma partendo dalle piazze piene o dalle moltitudini indignate, ma piuttosto... partendo dalla coscienza organizzata di gruppi e collettivi che si conoscono e si riconoscono reciprocamente, in basso e a sinistra, e costruiscono un'altra politica”L'ARTICOLO COMPLETO DI GUSTAVO ESTEVA
TRAGEDIE
"Ancora tragedie provocate dalla misandria e dal vittimismo femminili. Prendete il povero Carlo, che voleva solo “essere libero” ed è stato costretto a sgozzare la moglie Cristina Omes, la figlia di 5 anni e il figlio di soli 20 mesi... L’altra responsabile? Una collega di lavoro, alla quale il fervente Carlo aveva fatto delle avances, ma lei non aveva mostrato alcun interesse. Come è possibile? Non si riesce a crederci. Un uomo, badate bene, un uomo esprime esplicitamente il suo desiderio di scoparvi e a voi non importa nulla? Gli dite di no? Questa è misandria! Da quando una donna può dire di no?... E Cristina da piagnucolosa vittimista ha pure la sfacciataggine di chiedergli “Perché mi fai questo?”. Niente niente, qualcosa del genere avrà pure detto la piccola Yara al suo assassino (presunto)... Avrà detto NO, avrà detto BASTA, avrà detto PERCHE’, presumibilmente indottrinata da queste schifose femministe che la menano sulla violenza… giacché l’unico responso giusto, per una femmina, di fronte a qualsiasi maschio (parente/amico/sconosciuto ecc.) è l’incondizionata accettazione e la devota obbedienza. E così ci si salva? No, come la morte di Cristina e dei suoi bambini dimostra una volta di più. Però non si urtano i sentimenti degli uomini, e questo è molto, molto importante" L'ARTICOLO COMPLETO DI MARIA G. DI RIENZO
LA TAV AL TRIBUNALE DEI POPOLI
Sì, certo, l’Italia non è la Siria né ma i diritti fondamentali dei cittadini vengono violati anche qui e in modo sistematico. Per esempio a Taranto, oppure in Val di Susa, dove il Controsservatorio ha presentato un esposto al Tribunale Permanente dei Popoli, ex Tribunale Russel, che in passato si è già pronunciato contro progetti che intendono realizzare iniziative che danneggiano i territori senza il consenso di chi li abita. Comune-info aderisce all’iniziativa e invita i lettori a firmare ARTICOLO E VIDEO
COSA SIGNIFICA STRANIERO?
La storia di una classe in una scuola elementare di provincia. Un laboratorio di cittadinanza, dove l’italiano si impara senza libro di grammatica, perché si sperimenta il mondo. “Anch’io sono straniero” è un documentario autoprodotto dalla classe IV C della scuola primaria Cesare Guasti di Prato, in collaborazione con Eleonora Orlandi, filmaker VIDEO
UN REFERENDUM CONTRO L'AUSTERITY
Un gruppo tra­sver­sale di eco­no­mi­sti e giu­ri­sti ha depo­si­tato in Cas­sa­zione una pro­po­sta di refe­ren­dum per modi­fi­care la riforma costi­tu­zio­nale che ha intro­dotto il pareg­gio di bilan­cio L'ARTICOLO COMPLETO DI ROBERTO CICCARELLI
L'ASILO E LA MAGIA DELLA NATURA
Il primo ha fatto i suoi primi passi nel 2005 a Pinerolo (Torino), dove dieci bambini furono accolti in un’azienda agricola. Dopo il successo dell’esperimento nel 2006 anche un agriturismo di Chivasso (sempre in Piemonte) concepisce un progetto ancora più ambizioso di agriasilo per bambini e bambine fino a sei anni. Da allora le iniziative si sono moltiplicate: Trento, Verona, La Spezia, poi le Marche e la Toscana...L'ARTICOLO COMPLETO
UN CAMPO DI CITTADINANZA
"Il mondo che vogliamo noi va salvato ogni giorno, nutrito, tenuto vivo" (Stefano Benni). Mettiamo in comune tempo, saperi, memoria e gratuità: recuperiamo insieme i beni confiscati alla Mala del Brenta. Un campo di cittadinanza in Veneto L'ARTICOLO COMPLETO
ORTI E FRUTTETI PER NUTRIRE LA CITTÀ
Albicocche, pesche, ciliegie, ma anche susine e un’antica specie di grano: dalla passione di un gruppo di cittadini di Parma, seguito da un centinaio di sostenitori, in diverse zone della città ora si possono trovare piccoli orti urbani. La possibilità di stare insieme in modo diverso, di rifiutare l’etichetta “consumatori” e di creare una rete di frutteti con cui alimentare la città ora è un virus L'ARTICOLO COMPLETO


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