venerdì 18 luglio 2014

Comune-Info: la macabra sproporzione

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LA MACABRA SPROPORZIONE
«Scriveva Vittoro Arrigoni il primo gennaio 2009: “Come pacifista e non violento aborro in maniera più totale e convinta qualsiasi attacco di palestinesi contro israeliani, ma quaggiù siamo stanchi di sentire la cantilena che questa strage di civili è la risposta di Israele ai lanci dei modesti ‘razzi’ artigianali palestinesi ...". La cosa che continua a colpirmi da anni è la macabra sproporzione. Parlano di conflitto come se fosse una guerra tra due eserciti che si fronteggiano e non una superpotenza che schiaccia gli abitanti di una terra sventrata» L'ARTICOLO COMPLETO DI ASCANIO CELESTINI
ALTRI ARTICOLI DEL DOSSIER "IL GRIDO DI GAZA":
A GAZA NON C'È UNA GUERRA IN CORSO...
... c'è una guerra contro Gaza. Che arruola prima di tutto i "grandi" media
GIÙ LE MANI DALLA TERRASANTA
Suona lo shofar, e non per l’adunanza intorno alla Torah, ma come raggelante segnale di battaglia. Perché è sceso nuovamente il buio in Terrasanta, la Terra simbolo dell’accoglienza e dell’armonia ritrovata
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CONTRO IL FETICISMO DEL LAVORO
Le esigenze dell’economia e la gogna del lavoro sono considerati gli unici parametri in base ai quali regolare la propria vita. Chi non ha lavoro non è solo un disoccupato o inoccupato ma anche un reietto. Lavorare non “stanca” più, lavorare è un imperativo etico. Il lavoro, anche quando non c'è, resta una religione, un furto sistematico delle nostre vite e del nostro tempo. Abbiamo bisogno di una critica, una critica serrata, spietata, perché si possa intravedere una società dove il lavoro, quello “alienato”, possa ridursi. Se le cose si allineassero con la costellazione dei nostri bisogni più autentici, al centro delle nostre preoccupazioni dovrebbe ess erci un ben altro tipo di "lavoro", lavoro creativo, autodeterminato. Ma di quello, del lavoro non retribuito, gratuito, frutto della pura volontà di creare, di agire, si parla sempre pochissimoL'ARTICOLO COMPLETO
A CASTEL VOLTURNO SI SPARA ANCORA
Di fronte a chi cerca la legge del più forte e ai media che soffiano sul fuoco, c'è chi si ribella con i migranti. Per costruire ogni giorno ponti tra gli oppressi, per trasformare quel territorio in un luogo vivibile (foto: in alto, la protesta dei migranti; in basso, la straordinaria esperienza sociale della squadra di rugby “I Pirati”, promossa della Casa del Bambino di Castel Volturno) L'ARTICOLO COMPLETO
DISSOLVERE I FANTASMI DELLA NAZIONE
L’ultimo articolo di Gustavo Esteva ha suscitato accese polemiche nel paese in cui vive, il Messico. Aveva spiegato perché lo Stato, la democrazia ma soprattutto la nazione sono parole che non alludono a niente di reale ma vengono usate per manipolare, controllare e dominare la gente. Ora torna sul tema precisando che il tentativo indigeno e zapatista di ricostruzione dal basso può in effetti aprire una speranza. Quella della creazione di un nuovo progetto “nazionale” per vivere in libertà e armonia proteggendo insieme la porzione di terra ereditata e di cui si vuol prendersi cura L' ARTICOLO COMPLETO 
APPUNTI PER UNA CONTROEDUCAZIONE
Abbiamo spento l’infanzia nelle città: non c’è più spazio per i bambini e i loro schiamazzi, per la loro libera attività. I bambini sono oggi imprigionati, impigliati fin dalla nascita in sistemi di controllo. Ovunque c’è un bambino, c’è un adulto che lo osserva e lo controlla. E mentre il mondo trabocca di occasioni di conoscenza, gli studenti restano chiusi nelle loro aule. Abbiamo il bisogno e la possibilità di scardinare il tradizionalismo pedagogico e il modello lezione-interrogazione-voto. Dobbiamo spezzare l'idea che il sapere è uno strumento per un fine, lavorare-produrre-guadagnare. Abbiamo bisogno insomma di controeducare, di rovesciare il m ondo: le leve di questo rovesciamento possono essere il desiderio e il piacere L'ARTICOLO COMPLETO
TERRA SOCIALE
La Tenuta di Caicocci nel comune di Umbertide (186 ettari, 13 casali, stalle, un complesso agroturistico e sportivo non utilizzato) è solo un pezzettino del grande patrimonio pubblico regionale umbro male custodito e sottoutilizzato. I cittadini di Caicocci Terra Sociale chiedono di avere in affidamento quel bene per farne un uso sociale: produzioni alimentari di qualità, accoglienza e turismo amichevole, educazione e sperimentazione scientifica, manutenzione e tutela ambientale. Per questo hanno già dato vita a un presidio permanente per la “custodia sociale” dei beni abbandonati L'ARTICOLO COMPLETO
DOVE FINISCE LA TERRA
Arrivano sulle coste siciliane, dopo aver trascorso mesi o anni a camminare nel deserto o viaggiando su mezzi fatiscenti, spesso dopo lunghi periodi passati in carcere in qualche paese di transito. Tempo impiegato a raccogliere i soldi necessari a pagare il viaggio via mare. Accade talvolta che anche il mondo della cultura e dell’arte decida di misurarsi con le storie di questi viaggiatori coraggiosi di un mondo stanco di frontiere e sfruttamenti: succede quest’anno a San Miniato alla 68esima Festa del teatro. Lo spettacolo Finis Terrae, scritto da Gianni Clementi, su un’idea di Antonio Calenda che ne curerà anche la regia, metterà in scena - con un cast multietnico - l’arrivo di un barcone semidistrutto cari co di persone con le loro storie, le loro povertà, i loro sogni e le loro speranze L'ARTICOLO COMPLETO
GLI ORTI DI ANDERNACH
Cosa significa filiera corta, cibo buono e vivere in spazi urbani più belli? In attesa di trovare la risposta, i cittadini di Andernach, in Germania, hanno riempito la città di giardini e orti LA NOTIZIA COMPLETA
NUOVA DELHI VERSO IL COLLASSO
25 milioni di abitanti, 80 milioni di veicoli: benvenuti nella città dello sviluppo, dell'aria avvelenata e della paralisi stradale LA NOTIZIA COMPLETA
LA CURA DELLA BICI
Quando i medici prescrivono abbonamenti gratuiti al bike sharing per pazienti sovrappeso a basso reddito LA NOTIZIA COMPLETA

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