martedì 8 luglio 2014

La scuola di Renzi

 
 
 
Il Governo Renzi è appena uscito, attraverso interviste, comunicati stampa e twitter, con un nuovo Piano scuola: l’annuncio di un’imminente disegno di legge delega o di un decreto, che come al solito è corredato dalla consultazione telematica e su social network “di cittadini” o “teleutenti”, ma da nessun confronto con le organizzazioni sindacali e le associazioni del settore. Riproponendo nel contempo la classica abitudine democristiana di impostare (e magari approvare) cambiamenti del sistema scolastico e della professione docente nel corso della pausa estiva, quando la scuola ed il suo mondo sono tendenzialmente ferme, e quindi la sua reazione è meno pronta ed efficace.
Ma non è solo il metodo che non funziona. Questo nuovo cosiddetto “Piano scuola” prevede infatti di rinnovare il Contatto nazionale degli insegnanti solo dopo aver cambiato, per legge, orari e organizzazione del lavoro docente. Cioè svuotando ogni senso alla contrattazione ed all’esistenza del contratto. E nel breve volgere di poche righe, il governo Renzi è riuscito a raccogliere il peggio di vent’anni di tentativi dei governi di centrodestra e centrosinistra, stravolgendo la scuola, la professione docente, il contratto nazionale, i diritti di decine di migliaia di precari. Tentativi che, nel passato, sono falliti proprio per la mobilitazione compatta del mondo della scuola. Negli annunci giornalistici si prevede infatti:
-          un potere incontrastato e insindacabile del Dirigente scolastico, che nominerà le diverse figure organizzative nel proprio istituto e che si vedranno quindi da lui riconosciuti aumenti in busta paga sino al 30% dello stipendio;
-          l’aumento delle ore di lavoro a parità di salario, lasciando cioè invariati gli attuali stipendi della grande massa dei docenti ai livelli più bassi dei paesi OCSE (1300/1400 euro al mese), portando però il tempo di presenza a scuola a 36 ore settimanali (a cui si aggiungono correzioni compiti, aggiornamento, preparazione delle lezione, a questo punto “gratuitamente”, …), per poter in questo modo svolgere le supplenze in quelle ore aggiuntive;
-          l’eliminazione conseguente dei supplenti precari, cancellando totalmente le graduatorie di istituto (a questo punto superflue), facendo scomparire dalla scuola italiana quasi 500mila lavoratori precari iscritti a queste liste;
-          l’ennesima riforma dei cicli e dei programmi della scuola sulla base di semplici ragioni di bilancio (come Moratti e Gelmini), senza un piano ed un’elaborazione complessiva, tagliando tout court l’ultimo anno delle scuole superiori;
-         la paventata apertura degli edifici scolastici fino alle ore 22, in aperto contrasto con le politiche di "spending review" da parte degli enti locali verso l'istituzione scolastica e in contestuale presenza di nuove corpose riduzioni del personale ATA, che non riesce neppure a coprire gli orari scuola attuali.
L’area programmatica di minoranza Opposizione-CGIL della FLC, costituitasi dopo aver presentato al congresso CGIL della scorsa primavera il documento alternativo il ilsindacatoèunaltracosa (primo firmatario Giorgio Cremaschi) ritiene che tutto il mondo della scuola (sindacati, associazioni, gruppi, comitati, insegnanti, personale amministrativo tecnico e ausiliario, studenti) debba organizzare una reazione immediata e all’altezza della situazione. Per il ritiro di questo piano. Non c’è nulla da “discutere” e nessun “confronto” da attuare su un attacco di questo tipo.
Per questo si propone alla FLC-CGIL, oltre ad un urgente riunione dei suoi organismi dirigenti nazionali, l’immediata preparazione di un percorso di mobilitazione e la convocazione, su una piattaforma di contrasto a questa ennesima riforma contro la scuola pubblica, di un’assemblea generale di TUTTE le organizzazioni sindacali (senza distinzioni preventive), di comitati, associazioni, organizzazioni studentesche, per indire e preparare congiuntamente uno sciopero generale del mondo della conoscenza alla ripresa dell’anno scolastico
 
4.7.2014
Ilsindacatoèunaltracosa Opposizione-CGIL in FLC
 
 

Nessun commento:

Posta un commento

ShareThis

Ultimo numero:

ViceVersa n.35

Post più popolari