martedì 27 settembre 2011

Allarme disabili nelle scuole della Regione Toscana, calano le ore di sostegno


Allarme disabili nelle scuole della Regione Toscana, calano le ore di sostegno. A Firenze ci sono 146 alunni disabili in più rispetto allo scorso anno. Rifondazione Comunista chiede che sia rispettato il diritto all’istruzione e all’assistenza, per evitare la discriminazione dei bambini e degli studenti disabili e delle loro famiglie.
Domanda di attualità art. 39 del Regolamento del Consiglio Provinciale.

E’ emergenza in tutta la Regione Toscana , sono oltre 10.000 gli alunni portatori di handicap nelle scuole.  Secondo i dati della Cgil solo nella  Provincia di Firenze, per l'anno scolastico 2011-2012 gli alunni disabili saranno 2395 ovvero  146 alunni disabili in più rispetto allo scorso anno,  mentre diminuiscono i docenti con un conseguente  carico medio di oltre quatto disabili per ogni insegnante aggiunto.
Una situazione insostenibile.  Paradossale è il fatto che venga chiesto alle famiglie di sopperire alle carenze  “magari” rinunciando a  non mandare  il proprio  figlio a scuola. Una modalità e conseguenza dei tagli inaccettabile poiché, in barba ai principi costituzionali, si chiede di dover rinunciare ad un diritto  quale quello all’istruzione  che deve essere garantito dalla scuola e dall’insieme della pubblica istruzione. Le istituzioni  sono tenute a tutelare e supportare  il carico familiare delle persone già di per se svantaggiate dalla condizione oggettiva della disabilità.
In un contesto di disagi e forti criticità può verificarsi che  laddove la  frequenza degli alunni portatori di handicap è irrimandabile,  questi vengono raccolti e accorpati in un'unica aula dove gli insegnanti presenti potranno semplicemente custodirli:
«…Sono quelle che vengono chiamate le stanze dell'handicap – denuncia Maria Rosaria Annunziata, presidente di Delphino, associazione di famiglie di alunni disabili del Mugello -la scuola speciale dentro la scuola normale, solo che così saltano tutti i progetti educativi, si fa solo baby sitting…».
Siamo così di fronte all’attivazione di aule-confino nelle scuole volute caldamente dalla riforma del  Governo Berlusconi.
Quello che accade sul versante della scuola e della pubblica istruzione accade anche sul lavoro. La disabilità è ancora oggetto di esclusione e penalizzazione. Con l’art. 9 della manovra finanziaria 2011  in materia di lavoro,   sono stati reintrodotti  di veri e propri ghetti per le persone disabili  ripristinando  “reparti confino” per i lavoratori disabili parimenti  a quelli della scuola dove  si  cancellano di fatto i diritti sociali finora acquisiti.
La LEGGE-QUADRO 104/92 PER L'ASSISTENZA, L'INTEGRAZIONE SOCIALE E I DIRITTI DELLE PERSONE HANDICAPPATE parifica i diritti dei  bambini disabili a tutti gli effetti agli invalidi civili stabilendo nello specifico:
dall’Art. 12 - Diritto all'educazione e all'istruzione; Art. 13- Integrazione scolastica; Art. 14- Modalità di attuazione dell'integrazione; Art. 15- Gruppi di lavoro per l'integrazione scolastica;
i diritti degli studenti disabili.
Di tutto questo - dice il segretario regionale della Flc Cgil – “... nessuno sembra tenerne conto, le classi sono sempre più alte, l'organico è stato ridotto e le risorse aggiuntive non ci sono…”.


Gli scriventi Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista nel rilanciare l’allarme che proviene dalle associazioni dei disabili e dalle famiglie costrette delle sempre inferiori risorse destinate al supporto dei bambini e studenti disabili  chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire se corrisponde qunto riportato dalla stampa locale di  quanti sono gli studenti disabili nelle scuole della Provincia di Firenze  e di quanti operatori di supporto  necessitano per garantire un servizio di istruzione e assistenza efficiente.  Quali sono  le iniziative che la Provincia intende adottare per evitare la discriminazione dei bambini e degli studenti disabili negli Istituti scolastici e delle loro famiglie.



Andrea Calò     Lorenzo Verdi
(Rifondazione Comunista)


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