mercoledì 6 giugno 2012

Newsletter PRC n.68


Newsletter PRC n.68
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Sosteniamo la sinistra radicale greca

Etienne Balibar, Rossana Rossanda, Michel Vakaloulis - 06.06.12Tutti sanno che, nell'evolversi degli avvenimenti che in tre anni hanno spinto la Grecia nell'abisso, le responsabilità dei partiti al potere dal 1974 sono schiaccianti. Nuova Democrazia e Pasok hanno perpetuato corruzione e privilegi, ne hanno beneficiato e fatto ampiamente beneficiare fornitori e creditori della Grecia, mentre le istituzioni comunitarie guardavano altrove. Potremmo stupirci del fatto che la Ue o l'Fmi, trasformati in baluardi di virtù e di rigore, si impegnino a riportare al potere questi stessi partiti che non hanno più nessun credito, denunciando il «pericolo rosso» incarnato da Syriza, minacciando di tagliare i viveri se le elezioni del 17 giugno confermeranno il rigetto del Memorandum come il 6 maggio scorso. Leggi tutto

No all'abrogazione dell'art.18

Associazione Giuristi democratici - 06.06.12Le Camere si accingono a discutere un disegno di legge di riforma del mercato del lavoro che viene propagandata come inevitabile, e viene giustificata con il fatto che ad oggi in Italia un imprenditore in gravi difficoltà economiche non possa ridurre il proprio personale. Quali deputati e senatori del Pd, saprete sicuramente che quanto sopra non corrisponde a verità, in quanto il nostro ordinamento prevede espressamente la possibilità di licenziare per motivi economici, essendo previsto il licenziamento per giustificato motivo oggettivo (fino a 5 dipendenti) o collettivo (oltre i 5 dipendenti) e che la stessa Ocse pone l'Italia al di sotto della media europea per quanto attiene agli indici della rigidità in uscita. Leggi tutto

Ciao Carla

di Stefano Galieni - 06.06.12Che la sua ora era vicina lo sapevamo da tempo ma poi è dura da mandare giù. Rina “Carla” Verbano per molti della generazione degli anni Settanta, ha ben presto smesso di essere ricordata unicamente come la madre di Valerio, il compagno ammazzato in maniera vigliacca nella propria abitazione a Roma il 22 febbraio di 32 anni fa. Quella morte resta un buco oscuro della nostra storia, una storia repubblicana costellata di omicidi e stragi ad opera di fascisti e rimasti impuniti. C’è una memoria che resiste in tal senso e che non potrà mai trovare pacificazione. Ha attraversato anni duri in cui se si era militanti politici si rischiava la pelle, se si provava, come Valerio ha fatto, ad indagare nei i torbidi legami fra neofascismo, malavita e istituzioni, se ne pagava facilmente le conseguenze. Leggi tutto

Vogliono far pagare il terremoto ai lavoratori

di Nando Mainardi e Stefano Lugli - 06.06.12Il terremoto non può e non deve essere in alcun modo il pretesto per la sospensione - da parte dei datori di lavoro e delle aziende - del contratto nazionale di lavoro, di ciò che resta dello Statuto dei lavoratori e della Costituzione per le lavoratrici e i lavoratori. E' una pratica da sciacalli. Oggi è infatti emerso il caso, denunciato dalla Cgil, della Forme Physique di Carpi che vuole imporre ai propri dipendenti la firma di una liberatoria che sollevi l'azienda da ogni onere civile e penale nel caso di incidenti. E non è l'unico caso avvenuto in questi giorni. Leggi tutto

Si scrive acqua, si legge (ancora) democrazia

di Daniele Nalbone - 06.06.12In almeno diecimila hanno dato vita a una parata, nel giorno della parata ‘ufficiale’ delle forze armate, per urlare tutta la loro rabbia contro una Repubblica che, nel suo giorno di festa, “non ferma il carrozzone in segno di lutto per il terremoto che ha colpito l’Emilia”. E così è il popolo dell’acqua e dei beni comuni a ricordare, con quello che è stato lo striscione più fotografato di un corteo colpevolmente oscurato dai media televisivi, che “in solidarietà con le popolazioni colpite dal sisma, dai terremoti ci si difende con la difesa dei territori”.Leggi tutto

Fermiamo il panzer Merkel!

di Fabio Marcelli - 06.06.12Auch die Deutschen haben genug. Anche i tedeschi ne hanno abbastanza della Merkel e del suo governo ispirato direttamente dalla Bundesbank. Come dimostrato chiaramente dalle recenti elezioni nello Schleswig-Holstein e nella Nordrhein-Westfalen, non è poi affatto vero che i cittadini di quella che si configura come la potenza europea egemone siano d’accordo con la cancelliera e la sua dissennata politica neoliberista e monetarista. C’è tuttavia da temere che la signora in questione porti a termine, prima di essere sostituita da governanti più all’altezza dalla situazione, il suo disastroso operato, finendo di sfasciare l’Europa. Leggi tutto

Appello a Napolitano contro il decreto legge sul merito

di Antonia Sani - 06.06.12Al Presidente della Repubblica On. GIORGIO NAPOLITANO Onorevole Presidente, ci rivolgiamo a Lei con sgomento e forte preoccupazione a seguito delle notizie apparse sui quotidiani e nei notiziari televisivi nella giornata di ieri in ordine a una proposta che il ministro della P.I. Francesco Profumo presenterà questa settimana stessa al Consiglio dei Ministri. Si tratta di un provvedimento che stravolgerebbe anni e anni di ricerche, sperimentazioni, studi pedagogici compiuti per adeguare il nostro sistema scolastico – ancora in parte improntato allo statalismo del regime fascista – allo spirito e alla lettera della Costituzione. Leggi tutto

Giugno caldo per l’Europa

di Roberto Musacchio - 06.06.12La data cerchiata di rosso è quella del 17 giugno, quando i greci riandranno alle urne, in una sorta di tempo supplementare che tiene tutti col fiato sospeso. Quel voto si incrocerà con il secondo turno delle legislative francesi che invece avranno il primo round una settimana prima, il 10. Ancora una volta ad un mese di distanza le sorti di Grecia e Francia si incrociano. Allora si contavano i voti che avrebbero eletto Hollande presidente nello stesso momento in cui lo spoglio in Grecia terremotava i diktat della Troika e i partiti che si erano prestati ad eseguirli. Leggi tutto

Castellino canta… ma via Rasella non è un attentato!

di Giacomo Russo Spena - 06.06.12“Roma non deve intitolare una via ad uno stragista come Bentivegna, è una vergogna! Il ‘gappistà, non solo uccise soldati e civili (tra cui Piero Zuccheretti di 12 anni), ma fu il vero responsabile della tragedia delle Fosse Ardeatine. Se si fosse consegnato centinaia di innocenti non sarebbero stati uccisi. Ma sia Bentivegna che i suoi mandanti sapevano bene cosa stavano facendo”. Poi ancora: “La strage di via Rasella non fu un atto di resistenza, ma un’azione pianificata per scatenare la rappresaglia, che avrebbe portato a due risultati: l’odio e la decapitazione dei dirigenti del Fronte di Liberazione non legati al Pci (partigiani bianchi, Stella Rossa, anarchici, cattolici, ecc) detenuti nel carcere di Regina Coeli. Leggi tutto

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