mercoledì 25 luglio 2012

Sottoattraversamento Alta Velocità Firenze, respinta da Pd, Pdl Udc la mozione di FDS/Verdi per sospensione lavori


Sottoattraversamento Alta Velocità Firenze, respinta da Pd, Pdl Udc la mozione di Romanelli (SEL) e Sgherri (FDS/Verdi) per sospensione lavori.


Firenze, 25 luglio. Nel corso del dibattito odierno in Consiglio Regionale è stata discussa la mozione presentata dai Consiglieri Regionali Mauro Romanelli di Sinistra Ecologia e Libertà e Monica Sgherri della Federazione della Sinistra/Verdi per richiedere la sospensione lavori per il sottoattraversamento Alta Velocità di Firenze. La mozione è stata votata, oltre che da Sel e Federazione della Sinistra - Verdi, anche dalla Lega Nord, e da Locci e Staccioli del gruppo Misto. Si sono astenuti PSI e IDV, hanno votato contro, determinando il respingimento della mozione, PD, PDL e UDC.

 

La mozione impegnava la Giunta a fornire un aggiornamento sul dove, il come e con quali costi saranno conferite le terre di scavo, a richiedere una nuova valutazione del rischio sismico e, soprattutto, alla luce di queste questioni, a proporre la sospensione dei lavori per riconsiderare, di concerto con Istituzioni locali, Governo e RFI, l’effettiva utilità dell’opera, re-indrizzando le ingenti risorse pubbliche coinvolte verso il rafforzamento e la riqualificazione del trasporto pubblico locale, dei treni per i pendolari, della difesa dal dissesto idrogeologico, di un progetto di attraversamento in superificie dei binari Av .

 

“Ancora una volta – dichiara Mauro Romanelli di Sinistra Ecologia e Libertà – la scelta della TAV si configura come una scelta ideologica su cui sembra sia fatto divieto di approfondire e discutere il merito dei problemi”. “A nulla sono valse le argomentazioni che dovrebbero, come minimo, invitare alla cautela: l’annuncio di costi lievitati già di 200 milioni e la totale incertezza sul reale costo finale (s’ipotizzano tre miliardi di euro), i dubbi sulla valutazione sismica e l’incertezza sulla destinazione delle terre di scavo e la loro classificazione, le indagini in corso della Procura, i rischi per la stabilità delle abitazioni vicine al tracciato e dei poli culturali come la Fortezza, rispetto ai quali si scopre in questi giorni non esiste il via libera della Sopraintendenza”

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“Ed anche le promesse di un’opera a favore del trasporto locale sono svanite con gli annunci dell’AD di Ferrovie, Mauro Moretti, di un taglio dal 2013 dei treni per i pendolari a causa della mancanza di fondi e la rinuncia del Comune di Firenze a realizzare un sistema metropolitano ferroviario”. “Ringrazio in ogni caso l’Italia dei Valori per la richiesta di trattare i temi della mozione in Commissione, richiesta che denota la volontà di approfondire questo tema nel merito, nel generale clima di ineluttabilità che questo argomento sconta dall'inizio della legislatura”. “Singolari altresì le considerazioni venute dai banchi della PDL che parlano di un’occasione persa di discutere delle problematiche da me poste in Commissione: si facciano loro carico di invitare la Giunta e il Consiglio a un serio approfondimento di tutti i problemi in campo, nelle commissioni competenti. Il fatto che oggi si sia discussa e non approvata la nostra mozione lo impedisce per caso? Ma che argomentazioni sono queste?”  – termina Romanelli.

 

Per Monica  Sgherri - Capogruppo di Federazione della Sinistra – Verdi – “la mozione si focalizzava in particolare sulla questione delle terre di scavo e quindi, a scanso di equivoci, la questione che si poneva non era un ridurre tutto a un sì o un no all’alta velocità, o sul “come e dove”, rispetto al quale noi eravamo e restiamo convinti – una nostra posizione “storica” - che la soluzione da scegliere per l’attraversamento del nodo fiorentino sia quella in superficie, molto meno costosa e in grado di evitare gli impatti ambientali del sotto attraversamento”. “Sotto attraversamento al quale restiamo contrari”. “Sul destino delle terre di scavo – prosegue Sgherri – rimane quindi il nodo del loro essere rifiuti speciali e di conseguenza che non si scorgano ad oggi soluzioni per il loro conferimento e smaltimento, nonché – come confermato dalle ultime vicende emerse – il forte aumento dei costi nel complesso dell’opera, come noi avevamo previsto”. “Per questo la bocciatura della mozione non allenterà la nostra attenzione e impegno sulla vicenda e sui suoi sviluppi ambientali ed economici”.

 

I due esponenti ringraziano infine le decine di persone che oggi hanno manifestato sotto la Regione e il Comune e hanno depositato le migliaia di firme raccolte a sostegno di un ripensamento sul progetto.

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