Comunicato stampa
Dopo il Governo Monti anche la Regione
Toscana dà il via libera alla realizzazione del sottoattraversamento Tav di
Firenze e alla nuova stazione Foster. Milioni di tonnellate di rifiuti
inquinanti burocraticamente “sanati” per l’Italia in materiale buono a riempire l’ex miniera
Enel di Santa Barbara a Cavriglia.
Colpevole silenzio delle Provincie di Firenze e Arezzo.
Ignorato il principio di precauzione su
sanità e ambiente per garantire l’opera di Ferrovie dello Stato, Rfi e Nodavia.
A seguito del decreto del Governo che,
ignorando tutta la normativa ambientale della comunità Europea, ha modificato le regole in materia di
trattamento delle terre di scavo, la Regione Toscana ha dato il via libera
all’escavazione della galleria e alla realizzazione della nuova stazione
dell’alta velocità.
Una decisione grave, nell’assoluta
indifferenza del principio di precauzione, che avrà pesanti ripercussioni sul
territorio di Firenze, perforato da chilometri di scavi sotterranei, e del Valdarno, interessato dal mostruoso e
paradossale “ripristino ambientale” previsto nell’ex miniera Enel di Santa
Barbara a Cavriglia.
Dunque milioni di tonnellate di
rifiuti inquinanti derivanti dalle tecniche di escavazione per la costruzione del doppio tunnel da sette
chilometri del nodo fiorentino dell'Alta velocità ferroviaria diventano \anche
per la Regione Toscana materiale “buono”
per il ripristino ambientale.
Si tratta di 2,8 milioni di tonnellate
di rifiuti speciali che usciranno dal sottosuolo di Firenze e che verranno
trasportati a Cavriglia per la realizzazione della colline schermo davanti alla
centrale di Santa Barbara.
Un vero e proprio regalo a Ferrovie
dello Stato, RFI e Nodavia che vedono
così eliminati i costi di smaltimento di rifiuti altamente inquinanti. Un film
già visto in Mugello con strascichi giudiziari ancora pendenti e profonde
ferite sul territorio.
Grave il via libera della Regione
Toscana all’escavazione e al trasporto dei
materiali di scavo della Tav Cavriglia nonostante che fosse possibile
agire contro la forzata accelerazione del Governo con il blocco dell’avvio dei lavori (come aveva chiesto Rifondazione Comunista
alla Provincia di Firenze) finché non ci fosse stato il pronunciamento
ufficiale della Commissione Ambiente del UE
nel merito del Decreto Clini-Monti.
Firenze lì 17 ottobre 2012
Andrea Calò Capogruppo della Rifondazione Comunista in Provincia di Firenze
Monica Sgherri Capogruppo
della Federazione della Sinistra-Verdi
della Regione Toscana.

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