Comunicato stampa
Ieri in Consiglio Provinciale di Firenze il PD ha
respinto la richiesta di moratoria , approvando senza alcun indugio il Piano Interprovinciale di
Gestione dei Rifiuti.
Per il PD avanti tutta con il duopolio
“inceneritori & discariche”, l’affare sui rifiuti non prevede interruzioni. Netta l’opposizione di Rifondazione
Comunista, ora la lotta si sposta sui territori per rilanciare modalità di gestione
alternative all’incenerimento e
ripartire dalla strategia Rifiuti Zero.
Il consiglio provinciale di Firenze ha approvato il
Piano Interprovinciale di Gestione dei Rifiuti delle Provincie Firenze, Pistoia, Prato, (ATO
Toscana centro) che prevede la quintuplicazione degli inceneritori e la
realizzazione di nuove discariche. 370 milioni di euro previsti per i soli
impianti, che la normativa europea
ritiene già superati.
Il piano inceneritorista, a cui
Rifondazione Comunista a votato contro, manda in frantumi la maggioranza della Giunta
Barducci che perde il sostegno di SEL e
IDV che non sostengono il piano.
Uno smaltimento dei rifiuti così improntato avrà conseguenze dirette,
in termini di salute e ambiente sui territori,
questa modalità, secondo noi scellerata, si intreccia fortemente con il
tema dell’indebitamento pubblico e del lavoro.
Il piano interprovinciale dei rifiuti è stato elaborato ignorando e
violando:
· le direttive comunitarie, che relegano
all’ultimo posto gli interventi per lo smaltimento e pongono al primo punto il
tema della prevenzione del riutilizzo,
riciclo e recupero ponendo come finalità la protezione della salute umana e dell’ambiente,
· l’evoluzione dei decreti che impongono il raggiungimento della
percentuale minima di raccolta differenziata fissata al 65% entro il 31 dicembre 2012
Un Piano superato dai fatti, impostato su linee guida regionali che
risalgono al 1998.
Tutti gli impianti sono stati
individuati attraverso una pianificazione dei vecchi piani industriali e senza
studi per localizzarne i siti: impianti sbagliati nei luoghi sbagliati.
E’ necessario quindi fare il
punto della situazione per evidenziare come la
scelta approvare questo Piano dei Rifiuti, producano effetti contrari,
anche economici, per i cittadini e per il territorio.
Tutte le zone della provincia di Firenze gestite da Publiambiente Spa
Quadrifoglio SpA e AER Spa risentono delle buone o cattive scelte fatte dalle amministrazioni
locali che, in alcuni casi come nell’Empolese-valdelsa, con la raccolta porta a
porta si raggiungono percentuali di
differenziata anche del 90%, mentre in
altre aree, come il Mugello, senza buone pratiche i livelli si attestano
su percentuali, 36,8%, ben lontane dai limiti minimi fissati per legge.
Preoccupante la situazione del Valdarno Fiorentino dove nessuno dei quattro
comuni raggiunge il 50%. Nel Chianti Fiorentino analoga situazione e solo
Tavarnelle arriva al 53%.
Tali dati mettono in luce il
fatto che il Piano presentato sceglie, in modo completamente erroneo, di
investire sull’incenerimento cifre spropositate tralasciando in pieno ciò che
sarebbe davvero prioritario, ovvero il perseguimento delle percentuali fissate
per legge sulla riduzione e sulla differenziazione dei rifiuti.
Il Piano Interprovinciale dei rifiuti è stato improntato nella massima
combustione rifiutando tutte le osservazioni presentate e i piani alternativi
improntati sul principio di risparmio di materia e sulla combustione zero.
Ignorata anche la ragionevole
richiesta della moratoria. Una
moratoria che rimandi al 2015 la decisione sugli impianti, perseguendo prima
pratiche di riduzione e differenziazione tali da consentire una stima realmente
attendibile sulle quantità di rifiuti e residui e sulle reali necessità,
assumendo da subito come indirizzo il protocollo “rifiuti zero” già
sottoscritto da molti comuni.
Ignorata la richiesta, avanzata dai sindaci dei comuni del Valdarno e
dalla Provincia di Arezzo, di stralcio dalla discarica di Le Borra dal PIR in base a rilevazioni di carattere
tecnico e formale sulla base della non idoneità del sito;
Rifondazione Comunista contraria a questo Piano, continuerà la propria azione di costruzione di
un percorso unitario con quei soggetti sociali, politici e ambientali che fino
ad oggi con noi si sono battuti per un sistema alternativo, per la salvaguardia
della salute, dell’ambiente, dell’occupazione.
Per noi l'obiettivo rimane
quello dettato dalla strategia “rifiuti zero” che, partendo dalle azioni di
riduzione, riciclaggio e riutilizzo, punta ad un sistema di gestione basato sul
netto rifiuto dell'incenerimento, ed un futuro migliore per i cittadini e per
il nostro territorio.
Firenze, 18 dicembre
2012
Andrea Calò Lorenzo
Verdi
Rifondazione Comunista Provincia di Firenze

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