mercoledì 7 agosto 2013

Comunicato Cobas incontro primo agosto

Comunicato Cobas incontro primo agosto

Al tavolo “tecnico” del primo agosto richiesto dalla RSU per comprendere meglio la sostanza del ripristino del CCDI del 2009 seppur “depurato” dagli istituti che si presume contestati o non coerenti con le disposizioni normative, abbiamo avuto conferma di quanto intuito nell’incontro del 2 luglio 
con il Direttore Generale Dr.ssa Manzione.

Quella che veniva presentata come una scelta politica dell’AC di procedere ad una parziale apertura alle istanze della Rappresentanza Sindacale Unitaria attraverso il ripristino del CCDI del 2009 e dei relativi istituti contrattuali, in realtà era una scelta obbligata dalla palese incongruenza contenuta nell’erogazione di parti del salario accessorio a titolo di acconto sul CCDI unilaterale varato dalla precedente delegazione trattante. CCDI unilaterale che, oltre a sottrarre salario arbitrariamente, non aveva nessuna legittimità formale e che quindi esponeva l’AC a rischi giuridici e contestazioni di varia
natura. Infatti, tutte le misure prese fino ad ora, nonché il ripristino del vecchio CCDI non costituiscono affatto una “volontà di apertura” ma si tratta solo e soltanto di provvedimenti auto tutelanti per AC e dirigenti che però, nella loro incongruente applicazione, producono un ulteriore pesante danno
economico a molte categorie di lavoratori oltre a sperequazioni incomprensibili e intollerabili.
In un quadro di generale compressione delle risorse destinate al salario accessorio alcuni istituti si salvano, altri vengono tagliati indiscriminatamente generando disuguaglianze in nessun modo giustificabili così come ammesso dalla stessa neo direttrice delle Risorse Umane Dr.ssa Danti.
Direttrice che rimanda il risanamento di tale situazione al varo di un nuovo CCDI che però, già dalle premesse, si preannuncia devastante: ulteriore compressione delle risorse e “innovativa filosofia contrattuale” mirata a stravolgere radicalmente l’impianto contrattuale vigente.
Si conferma quindi che: il budget destinato all’indennità di “particolare responsabilità” è ridotto di circa il 50% quindi, nonostante la fantasia contabile con cui è stata e sarà erogata, la sostanza è che l’indennità verrà corrisposta nella misura del 50%.
I turni festivi della PM continueranno ad essere incentivati solo con l’articolo 22 del CCNL.
Si conferma la difformità di valutazione da profilo a profilo per quanto riguarda le indennità di “rischio” e di “attività disagiata” che, sulla base di un semplice orientamento dell’ARAN che ne sconsiglia la cumulabilità, o permangono entrambe, o se ne abolisce una delle due delegando alla “fantasia”
dei singoli direttori l’interpretazione applicativa con relativo forte danno economico per i profili interessati. Mentre la discussione sull’indennità di turno degli asili nido è rinviata ad un incontro fissato ai primi di settembre.
Nel contempo, per obblighi formali derivanti dal conferimento dell’incarico, l’AC è “costretta” per contratto ad erogare i premi di risultato delle P.O. per non esporsi ad inevitabili ricorsi. Ma siccome anche tale istituto lo si eroga attingendo dalla risorse definite stabili del salario accessorio, le
stesse con cui si erogano le indennità tagliate, in sostanza il premio di risultato delle P.O. sarà finanziato da quella parte di dipendenti che subiscono la decurtazione delle rispettiva indennità di cui sopra.
Oltre a tutto ciò, la Dr.ssa Danti ha confermato, nonostante la diffida formale ricevuta dalla rappresentanza sindacale e l’avio del ricorso legale, l’invio a breve delle lettere di messa in mora con relativi importi e modalità di restituzione così come descritte nell’incontro del 2 luglio.
È evidente la conferma di un atteggiamento iperautoritario che, oltre ad aggredire il salario e i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici di questo ente, umilia e violenta l’idea stessa di confronto sindacale confermando di fatto l’impostazione politica scelta dalla giunta Renzi che ne
ha contrassegnato l’intero mandato. La risposta della RSU non poteva essere che l’indizione immediata di un nuovo stato di agitazione che a partire da settembre dovrà tradursi in une stagione di mobilitazione forte e continua.
COBAS COMUNE DI FIRENZE Via dei Pepi 47/r – Tel 055245145
Fax 0552268120 - E.mail cobas.comunefi@libero.it

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