Conferimento dei rifiuti in discarica. Dal Ministero criteri di trattamento assai più stringenti su come trattarli. Quale è la situazione in Toscana?
Interrogazione di Monica Sgherri
Firenze, 3 settembre. Obbligo di trattamento assai più stringente dei rifiuti se si vogliono poter conferire in discarica. Questo quanto impone l’ultimissima circolare del Ministero dell’Ambiente inviata alla Regioni. Quale è la situazione in Toscana? Questa circolare mette solleva criticità in Toscana? Così Monica Sgherri – Capogruppo di “Federazione della Sinistra – Verdi” in Consiglio Regionale – spiega la ratio e le domande di fondo poste nell’interrogazione presentata oggi alla Giunta Regionale. La circolare ministeriale – prosegue Sgherri - è stata emanata, a quanto riportato anche dalla stampa, per superare la precedente normativa ministeriale che, essendo assai più di “manica larga” in quanto a qualità di rifiuti da poter inviare in discarica e a come dovevano essere trattati, rischiava di far incorrere in ulteriori procedure di infrazione da parte dell’Europa. La nuova circolare – prosegue Sgherri – spinge molto verso l’incremento della raccolta differenziata e per l’utilizzo – fra gli altri – di impianti per l’ulteriore selezione dei rifiuti, come quelli per il trattamento meccanico biologico. In mancanza degli adeguati trattamenti non sarà possibile – in particolare per la parte biodegradabile – il conferimento in discarica .Questo nuovo scenario cambia di molto le carte in tavola ed è doveroso sapere se sono state già compiute prime valutazioni della situazione in Toscana, se vengano rispettati o meno oggi i requisiti imposti dalla circolare, se vi è un conseguente numero adeguato di moderni ed efficaci impianti di trattamento meccanico biologico, quali azioni – per quanto di competenza – si intendono mettere in atto per rispettarla, anche per quanto riguarda piani e programmi di gestione del ciclo dei rifiuti ad ogni livello che con questa importante nuova impostazione devono fare i conti e uniformarsi.

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