CONSIGLIO REGIONALE DELLA TOSCANA
GRUPPO CONSILIARE “FEDERAZIONE DELLA SINISTRA – VERDI”
Maggio Musicale. Risposta all’interrogazione di Monica Sgherri. Sgherri:soddisfatta per impegno della Regione. Continuare a seguire la vicenda perché le nubi sul futuro permangono”
Firenze, 11 settembre. Esprimo soddisfazione per l’attenzione e l’impegno della Regione Toscana per garantire un futuro al Maggio Musicale Fiorentino, la Regione – la Giunta, il Consiglio, il Presidente – ha “fatto squadra” su una vicenda che riguarda un eccellenza da salvaguardare e rilanciare, un impegno consistente dal punto di vista anche economico; al di là dell’impegno regionale le “nubi” sul futuro del Maggio però permangono, in primis – se si rilegge tutta la vicenda - la sostanziale volontà del Commissario e dell’amministrazione fiorentina di continuare su una linea di continuità – fallimentare – con la precedente gestione, che non solo vorrebbe colpire nuovamente i lavoratori e far pagare a loro tutto il peso delle criticità minandone il futuro lavorativo, ma che rischierebbe anche di ridurre il Maggio ad una scatola vuota, senza produzione artistica e con la perdita delle professionalità ed eccellenze che esso esprime. Per questo la Regione deve continuare a seguire puntualmente la situazione e relazionarsi costantemente col Consiglio. Così Monica Sgherri – Capogruppo di “Federazione della Sinistra – Verdi” in Consiglio Regionale, sulla risposta all’interrogazione sulla vicenda in questione, giunta oggi nell’aula del Consiglio Regionale. Grave – prosegue Sgherri – tutta la “aggressiva” polemica del Commissario contro la Regione, invece di apprezzare gli impegni della Regione stessa per contribuire a salvare e rilanciare il Maggio. Si apre un periodo delicatissimo in merito alla questione del Piano industriale, di quando e come arriverà il decreto governativo ecc e quindi è necessario proseguire con la massima attenzione sull’evolversi della vicenda. La questione Maggio infatti ci parla anche di che tipo di cultura si vuol esprimere a Firenze e in Toscana: siamo per dare peso al futuro e quindi alla produzione artistica e culturale – capace anche di produrre turismo e reddito – oltre che posti di lavoro qualificati e di eccellenza, e non per una cultura statica, rivolta al passato e che si esprime solo con modalità da “mordi e fuggi”.

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