lunedì 23 maggio 2016

REFERENDUM COSTITUZIONALE: RENZI SCHIERA LE SUE TRUPPE

REFERENDUM  COSTITUZIONALE: RENZI SCHIERA LE SUE TRUPPE. 
ORGANIZZIAMO LA RISPOSTA PROLETARIA OPERAIA E POPOLARE SVILUPPANDO  LA  MOBILITAZIONE   E  LA LOTTA   
COSTRUENDO COMITATI  PER  IL  NO NEI  POSTI  DI  LAVORO 
E SUL TERRITORIO!
 
Ai comunisti, ai rivoluzionari, agli operai di avanguardia, alla classe operaia!
Il governo Renzi e le forze economiche e politiche che lo sostengono stanno schierando le loro truppe in vista del referendum costituzionale del prossimo autunno.  Il bulletto fiorentino, complice la minoranza del PD, ha annunciato la costruzione di 10.000 comitati per il SI in tutta Italia. Allo scopo si stanno già muovendo giuristi, intellettuali, giornalisti di regime, assieme alle destre di Verdini e soci. 
 Renzi, al di là della solita boria, sa benissimo che la sua non sarà una passeggiata. Sa che non bastano le squallide provocazioni della ministra Boschi, che ha equiparato i sostenitori del NO ai fascisti, per convincere la classe operaia e i settori popolari a votare a favore della controriforma costituzionale. E’ consapevole che senza un ampio consenso di massa – in un referendum in cui non occorre il quorum - può essere sconfitto, e perdere la poltrona di palazzo Chigi.
 A fronte di questo spiegamento di forze reazionario, la campagna progressista e democratica per il NO stenta a decollare in modo energico, soprattutto nei posti di lavoro e fra le masse popolari. Si continua infatti con la sola raccolta di firme e con assurde proposte di spacchettamento dei quesiti referendari, che mettono in mostra la subalternità al PD e servono solo a evitare di mettere in crisi il governo.  
In questo modo i socialdemocratici, le false opposizioni borghesi e piccolo borghesi, le “anime belle” del riformismo, alimentano confusione e disaffezione. In tal modo si rischia di disperdere – invece di valorizzare – il risultato positivo, in termini di opposizione popolare alla politica del governo, ottenuto con il referendum sulle trivelle. 
  Le forze revisioniste, socialdemocratiche e opportuniste, i grillini e gli eco-liberisti non hanno alcun interesse allo sviluppo di un movimento di massa diretto dalla classe operaia che si opponga ai piani reazionari della borghesia e sviluppi la lotta per una nuova società. 
 Hanno timore della discesa in campo decisa e radicale delle masse lavoratrici e perciò preferiscono puntare sui cenacoli di intellettuali, personaggi della cultura e dello spettacolo, etc,, limitando la risposta al disegno sovversivo dell’oligarchia finanziaria sul piano giuridico-costituzionale. Ma in questo modo fanno il gioco di Renzi e delle forze imperialiste e capitaliste che lo hanno mandato al potere.   
Da parte loro i vertici sindacali confederali stanno evitando di prendere posizione sul referendum costituzionale, il cui esito avrà notevoli conseguenze sui diritti e le libertà dei lavoratori. Dimostrano così il loro collaborazionismo sul terreno economico e politico.
In questa situazione, grande è la responsabilità sulle spalle dei sinceri comunisti, dei rivoluzionari, delle forze e degli elementi di avanguardia del proletariato, degli antifascisti. 
 Noi comunisti (marxisti-leninisti) partecipiamo alla battaglia per battere le controriforme costituzionali e politiche del governo Renzi-Verdini con il nostro punto di vista di classe rivoluzionario. 
Chiamiamo alla lotta aperta contro l’offensiva padronale e la reazione, per la difesa delle libertà e dei diritti conquistati con il sangue dei comunisti, degli antifascisti, dei lavoratori. Ci sforziamo di collegare e far confluire le lotte dei lavoratori, dei giovani, dei settori popolari in un grande movimento che si ponga l’obiettivo politico di far saltare il piano reazionario della borghesia e seppellire con le lotte e sotto una valanga di NO la controriforma costituzionale e il governo Renzi.  La vittoria popolare potrà determinare una profonda crisi politica della classe dominante, creando le condizioni per proseguire la lotta a un livello più alto e decisivo.  
Allo stesso tempo, critichiamo quanto sia arretrata, illusoria e perdente la posizione di chi si limita alla “sacra difesa” della Costituzione democratico-borghese, di chi continua a spargere le illusioni sulla democrazia borghese e si arrocca a difesa dell’ordinamento capitalistico, rifiutando una prospettiva di rottura rivoluzionaria e socialista, unica vera alternativa alla dittatura della borghesia. 
E’ anche a causa di queste posizioni arretrate e fuorvianti che i reazionari possono camuffarsi da “innovatori”, mentre i difensori delle libertà e dei diritti dei lavoratori vengono tacciati di “conservatorismo”. E’ la subalternità alla politica e alla ideologia borghese che immobilizza la classe operaia di fronte alla crescente offensiva capitalistica e governativa.
La lotta alla trasformazione autoritaria e reazionaria dello Stato borghese può essere condotta efficacemente solo se si svilupperà apertamente e direttamente contro il sistema capitalista-imperialista e le forze che lo puntellano, solo se in questa lotta avanzerà l’unità dei comunisti e degli operai più coscienti, per avanzare nel processo di formazione di un forte, unico e combattivo Partito comunista, che guiderà la lotta delle masse sfruttate e oppresse per il rovesciamento del dominio borghese e la costruzione del socialismo. 
    Con questa prospettiva chiamiamo alla discesa in campo della classe operaia e delle masse lavoratrici, per una mobilitazione unitaria, di massa e capillare, che travalichi l’angusta risposta fino ad oggi data ai progetti reazionari, per garantire il successo allo schieramento del NO e cacciare Renzi.
     Il Comitato Nazionale di Unità Marxista-Leninista (CONUML) chiama dunque la classe operaia e gli altri lavoratori sfruttati, i giovani disoccupati e le donne dei settori popolari a sviluppare e rafforzare la mobilitazione e l’organizzazione. 
Costruiamo 10-100-1000 comitati per il NO alla controriforma costituzionale e contro l’Italicum, nelle fabbriche e negli altri posti di lavoro, nei quartieri, nelle scuole, e su tutto il territorio nazionale. Questi comitati dovranno avere un carattere di classe e di massa, essere   unitari e rivolti ai lavoratori, alle masse popolari che subiscono le conseguenze della crisi e delle criminali politiche borghesi. 
Questi comitati – assieme agli altri organismi operai esistenti e in costruzione - serviranno non solo per informare sulla natura e le conseguenze delle controriforme costituzionali e politiche, ma soprattutto per prendere in mano l’organizzazione della lotta e battere su questo terreno il disegno reazionario dei monopoli capitalistici, del loro governo e dei loro valletti opportunisti.
Rilanciamo a tutte le forze comuniste, rivoluzionarie e proletarie di avanguardia la nostra proposta di costruire insieme una campagna di propaganda e iniziativa politica comune contro la reazione politica e la controriforma costituzionale del governo Renzi.  
Una campagna per contribuire alla sconfitta del progetto reazionario della borghesia elevando il livello di coscienza dei lavoratori, per svolgere un ruolo politico più incisivo in questa fase e stringere nella lotta legami più solidi. 
 Proponiamo la realizzazione di una riunione nazionale, da tenersi a Roma nel mese di giugno, per definire la piattaforma unitaria ed un piano di lavoro di classe, in modo da costruire nella battaglia politica e ideologica che ci attende un’effettiva unità d’azione. 
     Invitiamo tutte le realtà organizzate e i singoli compagni interessati a scriverci all’indirizzo conuml@libero.it
  
Roma, 22 Maggio 2016.                
 
COMITATO NAZIONALE DI UNITA’ MARXISTA-LENINISTA

Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista

Piattaforma Comunista – per il Partito Comunista del Proletariato d’Italia                  
 
Per contatti: conuml@libero.it  
Visitate il nostro sito: www.conuml.weebly.com     

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