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venerdì 31 agosto 2012
Scippati del treno Vivalto i pendolari del Valdarno
Scippati del treno Vivalto i pendolari del Valdarno; il
convoglio rialzato da 760 posti, sostituito un treno con soli 460 posti.
Sovraffollamento, convogli degradati, carrozze chiuse senza condizionamento e riscaldamento,
guasti e ritardi quotidiani. L’assuefazione e la subordinazione delle
Amministrazioni Locali lasciano che continui indisturbata Trenitalia a produrre disservizi e a violare i
diritti dei pendolari. Rifondazione Comunista chiede alla Provincia di Firenze
di intervenire, in un momento in cui la
crisi economica e il prezzo della benzina ha sfondato il muro dei due euro al
litro in toscana, rimuovendo all’origine
la scadente e inadeguata offerta di servizio di trasporto e
incrementando ove è possibile il trasporto ferroviario.
Domanda di attualità art. 39 del Regolamento del Consiglio
Provinciale.
Dossier dei GC sul pirogassificatore in Valle d'Aosta
Un intreccio impressionante tra affari economici e politici: è quanto si evince dal documentato dossier sul pirogassificatore in Valle d’Aosta elaborato dai Gc della Valle d’Aosta. Il documento è stato presentato il 26 agosto durante un’affollata assemblea alla quale hanno partecipato Rosa Rinaldi, resp. Nazionale Ambiente di Rifondazione comunista, Francesco Lucat segretario della federazione valdostana del Prc e i rappresentanti dei giovani comunisti. Numerose le testate giornalistiche presenti all’assemblea. Diversi gli interrogativi che scaturiscono dalla lettura del dossier. Non si capisce perché la regione voglia produrre energia da rifiuti, quando è ricchissima di centrali idroelettriche. Non è chiaro con cosa sarà alimentato il pirogassificatore. La raccolta differenziata è inoltre stranamente molto al di sotto di quanto previsto dalla legge.
Da parte di Rifondazione è stata confermata una ferma opposizione a queste politiche che favoriscono i soliti gruppi di interesse a scapito della collettività. Il Prc ha quindi ribadito la volontà di battersi per una seria raccolta differenziata, proponendo il porta a porta in una Regione che ha tutte le caratteristiche perché la materia possa essere raccolta, riciclata, rigenerata. Siamo per il recupero della materia e non per bruciarla.
giovedì 30 agosto 2012
Consiglio Straordinario sulla Spending Review e i provvedimenti in Toscana. Comunicato di Sgherri e Marini
Consiglio Straordinario sulla Spending Review e i provvedimenti in Toscana. Sgherri e Marini (Federazione della Sinistra – Verdi) : ‘A settembre la maggioranza regionale faccia una proposta di legge al Parlamento di radicale modifica della manovra Monti’.
Firenze, 9 agosto. Oggi la Regione Toscana ha predisposto atti e compiuto scelte conseguenti alla cosiddetta “spending review”. Manovra nazionale di lacrime e sangue - votata anche dal Partito Democratico-, fortemente osteggiata dalla Federazione della Sinistra perché colpisce duramente lo Stato Sociale, la sanità pubblica, il lavoro, le fasce sociali più deboli.
Federazione della Sinistra, Prc e Pdci sulla manovra toscana di Spending Review : “Grazie alle forze di sinistra e alle organizzazioni sociali la Regione cambia le scelte sui ticket”.
Federazione della Sinistra, Prc e Pdci sulla manovra toscana di Spending Review : “Grazie alle forze di sinistra e alle organizzazioni sociali la Regione cambia le scelte sui ticket”.
Comunicato dell'8 agosto 2012.
Firenze, 8 agosto. Rispetto alla manovra toscana, in seguito alla legge sulla Spending Review, siamo parzialmente soddisfatti.Nel merito della manovra sui ticket regionalici possiamo ritenere contenti della scelta del “doppio binario” per l’esenzione: reddito irpef sotto i 36mila euro o ISEE - nel caso sia più conveniente (famiglie giovani con più figli a carico, casa in affitto ) e la rinuncia all’ISEE secca con fascia di esenzione sotto i 15mila euro che, come avevamo dichiarato nel nostro documento, avrebbe finito con il penalizzare famiglie da lavoro dipendente, e pensionati, con redditi bassi per il solo fatto di avere la prima casa di proprietà e qualche faticato risparmio, magari frutto del lavoro di una vita. Motivo per il quale avevamo chiesto un passo indietro alla Giunta Regionale e alla Maggioranza, una riflessione seria proprio in nome della salvaguardia di quell’equità e coesione sociale che vogliamo continui a caratterizzare la nostra Regione.
Cercatori d’oro massacrano una comunità di Yanomami
COMUNICATO STAMPA DI SURVIVAL INTERNATIONAL
30 agosto 2012
Cercatori d’oro massacrano una comunità di Yanomami
Per leggere la storia online: http://www.survival.it/notizie/8632
30 agosto 2012
Cercatori d’oro massacrano una comunità di Yanomami
I sopravvissuti del massacro di Haximu, avvenuto nel 1993 in Brasile, con i cesti contenenti le ceneri dei loro morti. I cercatori d’oro avevano ucciso 16 Yanomami. © C Zacquini/ Survival |
Un gruppo di cercatori d’oro ha massacrato una comunità di Yanomami venezuelani isolati. È quanto appreso da Survival International a cui alcuni testimoni hanno raccontato di aver trovato “corpi e ossa bruciati” presso la comunità di Irotatheri, nella regione di Momoi, vicino al confine con il Brasile.
Dai primi indizi sembra che le persone massacrate siano circa 80, ma il numero preciso delle vittime è impossibile da stabilire ora. Al momento, i sopravvissuti rinvenuti sono solo 3.
Sembra che il massacro sia avvenuto in luglio, ma il fatto è stato scoperto solo ora.
La comunità si trova in un’area molto remota e gli Indiani che hanno rinvenuto i corpi hanno dovuto affrontare un lungo cammino per raggiungere l’insediamento più vicino e denunciare la tragedia.
Luis Shatiwe Yanomami, un leader dell’organizzazione yanomami Coronami, ha incontrato i testimoni a Parima. Pare che i sopravvissuti fossero fuori a caccia mentre la loro comunità veniva data alle fiamme.
“Stiamo denunciando la presenza di molti cercatori d’oro illegali da tre anni” ha dichiarato Luis Shatiwe a Survival.
Nella terra degli Yanomami tra Brasile e Venezuela sono al lavoro centinaia di cercatori d’oro illegali. © Survival |
Secondo Eliseo, un uomo Yanomami dell’area, gli Indiani che hanno scoperto il massacro avrebbero trovato “corpi e ossa bruciati, e i resti carbonizzati di uno sciabono” (la casa comune).
Non è la prima volta che gli Yanomami vengono massacrati in massa. Nel 1993 vennero assassinati 16 Yanomami della comunità di Haximu, in Brasile. Per quel fatto, un gruppo di minatori fu successivamente incriminato per genocidio. Al momento non è ancora stata compiuta nessuna indagine sui fatti recenti.
“Un’altra scioccane tragedia per gli Yanomami” ha commentato Stephen Corry, direttore generale di Survival. “Un altro crimine da aggiungere alla lunga lista delle violenze. Tutti i governi della regione amazzonica devono fermare la crescita incontrollata delle attività minerarie, del disboscamento e della colonizzazione illegali che affliggono i territori indigeni. Queste attività finiscono inevitabilmente con il massacro di uomini, donne e bambini indiani. Le autorità del Venezuela devono consegnare i killer alla giustizia e mandare un segnale forte in tutta la regione: l’uccisione degli Indiani non resterà più impunita. Disboscamento e attività minerarie devono finire.”
Note agli editori:
La ricercatrice di Survival Fiona Watson lavora da oltre 25 anni con gli Yanomami ed è disponibile per interviste.
Leggi la dichiarazione delle organizzazioni indigene amazzoniche sul massacro degli Yanomami (in inglese, PDF).
Leggi l’appello degli Yanomami alle autorità venezuelane, a cui chiedono un’investigazione urgente (in spagnolo, PDF, 2,1 MB).
Per leggere la storia online: http://www.survival.it/notizie/8632
Solidarietà e Autorganizzazione - Bollettino dal Sisma - n°4
Lunedì 27 Agosto 2012
Sono passati 3 mesi dalle scosse di Maggio. In questi ultimi giorni dopo i temporali del weekend la temperatura si è abbassata, l'Emilia respira aria più fresca. È un sollievo per chi ancora dorme in tenda, anche se l'aria frizzante del mattino e l'umido della notte a tutti fanno pensare, con un po' di preoccupazione: si avvicina l'autunno.
https://www.facebook.com/notes/intervento-terremoto-2012/solidariet%C3%A0-e-autorganizzazione-bollettino-dal-sisma-n4/428978243805693
mercoledì 29 agosto 2012
Chiusura poste italiane: il NO dei comunisti
Chiusura poste italiane: il NO dei comunisti
Nei giorni scorsi Poste Italiane ha annunciato la chiusura di circa 120 uffici postali in Toscana, di cui circa 20 nella sola provincia di Pistoia; in merito a questa scelta di chiusura di uffici che per la loro natura svolgono anche una funzione sociale, non possiamo stare zitti e vogliamo contestarla. La scelta di poste Italiane rischia di contribuire alla desertificazione dei territori montani e di alta collina che sono i due terzi della nostra provincia e alla maggiore inefficienza dei servizi tradizionali. E’ inoltre da sottolineare che nei luoghi dove verrà abolito il servizio sono anche assenti le nuove tecnologie e le linee Adsl, dunque rischiamo di andare incontro all'emarginazione e all'esclusione sociale di grandi fasce della popolazione.
Gli anziani, le persone con scarsa mobilità e le categorie disagiate soffriranno un'incapacità concreta di rimanere collegati alla realtà dovuta ad un incolmabile gap tecnologico e alla scomparsa di quei servizi che precedentemente erano ritenuti essenziali. Inoltre, se uniamo questi tagli a quelli già previsti e altrettanto gravi per i cittadini in età avanzata come quelli del Trasporto Pubblico locale, possiamo ben dire di essere di fronte ad una dichiarazione di “morte civile” per migliaia di persone. Nella migliore delle ipotesi, probabilmente, andremo incontro ad una migrazione di pensionati in uffici cittadini già affollatissimi e oberati dal lavoro oppure ad un deciso abbandono di territori rurali da parte di chi li ha curati fino ad ora evitando dissesti del territorio maggiori di quelli già registrati; tutto questo senza che l'azienda interessata abbia tentato trattative con le istituzioni locali coinvolte. Rifondazione Comunista – Federazione della Sinistra ritiene che si debba – fin da ora! – bloccare questa politica insensata (e anche poco redditizia in termini economici) di tagli.
Gli anziani, le persone con scarsa mobilità e le categorie disagiate soffriranno un'incapacità concreta di rimanere collegati alla realtà dovuta ad un incolmabile gap tecnologico e alla scomparsa di quei servizi che precedentemente erano ritenuti essenziali. Inoltre, se uniamo questi tagli a quelli già previsti e altrettanto gravi per i cittadini in età avanzata come quelli del Trasporto Pubblico locale, possiamo ben dire di essere di fronte ad una dichiarazione di “morte civile” per migliaia di persone. Nella migliore delle ipotesi, probabilmente, andremo incontro ad una migrazione di pensionati in uffici cittadini già affollatissimi e oberati dal lavoro oppure ad un deciso abbandono di territori rurali da parte di chi li ha curati fino ad ora evitando dissesti del territorio maggiori di quelli già registrati; tutto questo senza che l'azienda interessata abbia tentato trattative con le istituzioni locali coinvolte. Rifondazione Comunista – Federazione della Sinistra ritiene che si debba – fin da ora! – bloccare questa politica insensata (e anche poco redditizia in termini economici) di tagli.
Questi sono i risultati della tanto decantata privatizzazione dei servizi pubblici: chiusura di uffici nei centri minori, abbandono del territorio, spostamento degli sprechi in altre aree, disagi per i soliti. Noi pensiamo che le forze politiche e quelle sociali debbano assolvere al loro compito di individuare quelle soluzioni in grado di conciliare il benessere di una parte, in questo caso di un'azienda, con quello di tutta la collettività. Denunciamo l’incapacità di managers superpagati di trovare soluzioni positive per numerosi piccoli centri e proponiamo di aprire una mobilitazione sociale e istituzionale per il mantenimento dei piccoli uffici postali sul territorio anche attraverso l’istituzione di servizi utili alla comunità, mantenendo il presidio sul territorio e conservando posti di lavoro.
Partito della RIFONDAZIONE COMUNISTA per la Federazione della Sinistra
Federazione Provinciale di Pistoia
Pistoia, lì 29.08.2012
Il concorso? No, grazie.
Il concorso? No, grazie.
Di Arianna Ussi – direzione nazionale PRC
L’estate si sa, per i precari della scuola, è foriera di amare sorprese.
La storia recentissima ci insegna che, proprio nei mesi estivi, quando le attività didattiche sono terminate ed i riflettori sulla scuola si sono spenti, non bisogna abbassare la guardia. Il governo Berlusconi aveva elevato a prassi il cercare di far passare sotto silenzio, approfittando della pausa estiva, provvedimenti che hanno distrutto il sistema pubblico di istruzione, come la legge 133/2008 ed i tagli che ne sono seguiti negli anni successivi.
Toscana, il triste destino della Biblioteca della Giunta
Quanto si temeva è accaduto. Martedì 7 agosto ore 15:41, un comunicato di Toscana Notizie fuga ogni dubbio sul destino della Biblioteca della Giunta, entrata suo malgrado nel vortice del piano di dismissione delle sedi in affitto di Regione Toscana. Il documento prevede infatti lo spostamento dei documenti conservati nel magazzino di Novoli (Firenze) a Ospedaletto, in provincia di Pisa:
Cobas: a Castelfiorentino la cultura è sempre meno pubblica
http://www.gonews.it/articolo_149833_Cobas-si-lamentano-con-il-Comune-Il-BeGo-dato-in-gestione-alla-Fondazione-Teatro-del-Popolo-Cultura-sempre-meno-pubblica.html
A Castelfiorentino esistono alcuni importanti istituti culturali. Il Teatro del Popolo, la Scuola comunale di musica, la Biblioteca Vallesiana e il Museo Benozzo Gozzoli.
Il Teatro del Popolo è, fin dalla sua riapertura, gestito dalla Fondazione Teatro del Popolo, istituto nato dalla naturale simbiosi del Comune di Castelfiorentino con la Banca di Credito Cooperativo di Cambiano. Nel CDA ci sono 5 consiglieri: 3 di parte pubblica e 2 nominati dalla banca (Fabio Campatelli e lo sconosciuto Paolo Regini).
Il Teatro non è più quindi tanto “del popolo”.
Con delibera del Consiglio Comunale n. 16 del 16.4.2012 anche il Museo Benozzo Gozzoli passa, per cinque anni, sotto la gestione della Fondazione Teatro del Popolo. Alla Fondazione verranno erogati 32.855,00 euro come contributo per lo svolgimento delle attività museali (periodo 1.6.2012-31.12.2012).
Pertanto, neppure il Museo Benozzo Gozzoli è più completamente “nostro”.
Restano a completa gestione pubblica solo la Scuola di Musica (ma gli insegnanti sono liberi professionisti) e la Biblioteca Vallesiana (se vi accontentate della metà, perché la gestione della Sezione Ragazzi è appaltata ad una cooperativa da anni).
Vi bastano?
Avremmo voluto leggere, per rassicurarvi, lo statuto della Fondazione Teatro del Popolo ma non è presente nè sul sito del Comune nè su quello della Fondazione.
Voi siete sicuri che si perseguirà sempre il fine della cultura per tutti e non quello del profitto o del recupero delle spese? Siete sicuri che potremo vedere in cartellone a Teatro anche uno spettacolo contro le Banche? Se per la Biblioteca dormiamo sogni tranquilli perché non è appetibile (finestre che cadono, crepe nei muri, ascensore guasto da più di un anno e molti utenti senza diritto al voto) siete sicuri che la Scuola di Musica non venga “ceduta” a sua volta? Noi no".
Cobas Empoli-Valdelsa
martedì 28 agosto 2012
Hera, i manager costano quanto gli investimenti nella rete idrica
Hera, i manager costano quanto gli investimenti nella rete idrica
Nel 2011 ammonta a 19 milioni di euro la voce degli stipendi per cda e dirigenti rispetto ai 21 messi per il servizio base offerto dal colosso di acqua e gas. Senza contare i costi dirigenziali della galassia di partecipate e controllate e, come segnalato dalla Cgil, "i numerosi benefit come auto, carta di credito, spese di rappresentanza, vitto e alloggio"
Da Il Fatto Quotidiano di Lun 27 agosto 2012
Leggi tutto: http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/08/27/hera-manager-costano-quanto-investimenti-nella-rete-idrica/334699/
Invalsi, Un decreto inaccettabile !
Un decreto inaccettabile !
A proposito del DPR approvato dal C.D.M. del 24 agosto 2012 sull’istituzione del sistema nazionale di valutazione
A proposito del DPR approvato dal C.D.M. del 24 agosto 2012 sull’istituzione del sistema nazionale di valutazione
La prima cosa che colpisce è il
comunicato stampa del Ministero del 24 agosto dove si afferma che il decreto
“fornisce una risposta all'impegno preciso richiesto dall'Europa di sostenere,
con un programma di ristrutturazione, le scuole che hanno fatto registrare
risultati insoddisfacenti.”
TAVOLO REGIONALE DELLA TOSCANA PER LA DIFESA DELLA SCUOLA STATALE*
TAVOLO REGIONALE DELLA TOSCANA PER LA DIFESA DELLA SCUOLA
STATALE*
presso
il Circolo ARCI - Via delle Porte Nuove n. 33 Firenze - Cell. 3357112697 - Fax
055-588820
L'Ass. " Per la Scuola della Repubblica",
raccogliendo una richiesta dei Tavoli della Toscana e del Lazio di
un incontro tra tutte le forze politiche, associazioni e movimenti che si
battono per la Scuola della Costituzione ha organizzato per il 2 settembre a
Bologna l'incontro di cui al comunicato che segue; si tratta di avviare un percorso
unitario sulla base di una piattaforma condivisa con riferimento al documento
dei 10 SI e 10 NO,già sottoscritto dalle forze politiche oltre che da diversi
comitati locali.
Si tratta di una
iniziativa importante perchè ci offre l'occasione di avviare finalmente un
lavoro unitario, superando l'assuda distinzone ( e spesso contrapposizione) tra
forze politiche e movimenti ); i auguriamo pertanto di poter contare sulla
vostra presenza.
Nel comunicato
che segue sono indicati l'orario e la sede dell'incontro; è inoltre indicata
l'opportunità del pranzo, previa indicazione del numero dei presenti. Vi
prego pertanto non solo di partecipare, ma di comunicarmi tempestivamente la
presenza.
In attesa cari
saluti e a presto p. Il tavolo Corrado Mauceri
“Per la Scuola della Repubblica”
PRESS Acqua: Hera - Acegas / Cispel Toscana /Dissesto Comune Alessandria (28-08-2012)
PRESS Acqua: Hera - Acegas / Cispel Toscana /Dissesto Comune Alessandria (28-08-2012)
Il Messagero mart 28 agosto 2012
IL FONDO STRATEGICO FA ROTTA SULLA SUPER UTILITY HERA-ACEGAS
**********************
L'Unità Toscana mart 28 agosto 2012
L'acqua di tutti ha bisogno urgente di opere e mezzi
(intervento di A. De Girolamo Cispel Toscana)
************************
Italia Oggi mart 28 agosto 2012
Alessandria no pagherà gli stipendi di 500 dipendenti partecipate (ATM - AMIU e ASPAL)
LUCCA E LA QUESTIONE BIOMASSE
LA QUESTIONE BIOMASSE
Rispetto al problema degli impianti termoelettrici a biomasse sono estremamente preoccupanti le scelte politiche nazionali ed è molto grave la situazione provinciale. Sotto spinte politiche e imprenditoriali prive di ogni scrupolo e trasparenza, gli impianti a biomasse ormai spuntano ovunque, di ogni natura e taglia, spesso anche inefficienti sotto il profilo energetico (vedi Alce). L’assenza di un complessivo e chiaro Piano Energetico territoriale e sovraterritoriale e la sostanziale incapacità politica di governare con conoscenza, coscienza e indipendenza la questione energetica stanno esponendo il territorio e la popolazione a gravi rischi ambientali e sanitari. L’amministrazione provinciale, i maggiori partiti, i sindacati e perfino alcuni sindaci inadeguati sostengono business dannosi per l’ambiente e la salute. I cittadini devono difendersi in Tribunale dai loro stessi rappresentanti politici (vedi Gallicano) e questo è intollerabile e devastante anche sotto il profilo sociale.Dopo l’inqualificabile avallo dato dalla politica locale ai progetti a biomasse dell’Alce e della Feu de Bois (quest’ultimo fortunatamente già bocciato dal TAR e dal Consiglio di Stato) e dopo l’amara sorpresa degli impianti a olio vegetale di San Marco e San Pietro a Vico, ecco adesso materializzarsi la conversione a combustione di biomasse degli ex inceneritori di Castelnuovo e di Falascaia.I massimi ricercatori a livello mondiale sono oggi molto critici al proliferare della combustione di biomasse solide e liquide, ma la politica pare avere altre priorità rispetto al bene comune e alla difesa della salute. Per il summit dei G8 di Camp David (Maryland) del 18 e 19 maggio 2012, le Accademie delle Scienze dei paesi dei G8 (per l’Italia l’Accademia Nazionale dei Lincei) assieme alle Accademie delle Scienze di sette paesi emergenti (Cina, India, Brasile, Messico, Sud Africa, Indonesia e Marocco) hanno inviato ai leader mondiali dei G8 un report, pubblicato dall'Accademia Nazionale Tedesca delle Scienze Leopoldina, contenente una serie di raccomandazioni sui problemi globali più cruciali che devono urgentemente essere affrontati per lo sviluppo sostenibile del nostro pianeta. Se condo i 20 accademici che hanno contribuito al report, il ricorso alla combustione delle biomasse deve essere limitato in generale, poiché tale combustione non riduce i gas serra ma anzi in molti casi contribuisce pericolosamente al loro aumento. http://www.leopoldina.org/de/politik/empfehlungen-und-stellungnahmen/g8-statements.htmlUna severa critica all’energia da biomasse era già stato espressa precedentemente anche da Leonardo Maugeri, tra i massimi esperti mondiali di energia, ex manager dell'Eni, attualmente docente di economia e geopolitica dell’energia all’Università di Harvard. Nel suo libro “Con tutta l’energia possibile” Maugeri afferma: “In sé l’espressione biomasse ingenera molta confusione, dal momento che il prefisso “bio” sembra associarla all’idea di un’energia “pulita”. In realtà, gran parte dell’energia che si produce da biomasse è sporca, inquinante e dannosa…Un consumo su vasta scala di biomasse, a partire dal legno, avrebbe conseguenze devastanti per l’ambiente e i territori in cui viviamo.” books.google.com/books?isbn=887339499XQuella delle biomasse è quindi una vera e propria TRUFFA ECOLOGICA. Ma, oltre a non avere nulla di ecologico, la questione rappresenta anche una TRUFFA ECONOMICA ai danni dei contribuenti. Ora spiego perché.Le normative vigenti considerano gli impianti a biomassa come impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e pertanto tali impianti accedono a lauti incentivi economici. Adesso però, in base al DM del 6 luglio 2012, saranno incentivati economicamente, con soldi pubblici, anche gli “impianti a biomasse” alimentati con “rifiuti per i quali la frazione biodegradabile e' determinata forfettariamente con le modalita' di cui all'Allegato 2” e “ rifiuti non provenienti da raccolta differenziata diversi dalla lettera c” (art. 8 comma 4 lettere c – d).Il decreto prevede addirittura incentivazioni particolarmente alte proprio per gli impianti che utilizzano rifiuti. Il tutto in perfetta linea di continuità con i contributi già previsti nel 2007 dall’allora ministro Bersani(governo Prodi).http://www.gazzettaufficiale.it/guridb/dispatcher?service=1&datagu=2012-07-10&task=dettaglio&numgu=159&redaz=12A07628&tmstp=1345477060394Questo significa che ci possono essere centrali a biomasse che ricevono lauti incentivi bruciando ad esempio legna vergine per il 51% e per il resto rifiuti indifferenziati. Nella tabella 6.A del Decreto Ministeriale vengono elencati i rifiuti “a valle della raccolta differenziata per i quali è ammesso il calcolo forfettario dell’energia imputabile alla biomassa”, cioè rifiuti il cui incenerimento negli impianti viene premiato con contributi economici. Fra i rifiuti combustibili negli impianti a biomasse troviamo: rifiuti plastici, cuoio conciato (scarti, cascami, ritagli, polveri di lucidatura contenenti cromo), rifiuti da materiali compositi (fibre impregnate, elastomeri, plastomeri), pitture e vernici di scarto, pneumatici fuori uso, plastica e gomma, scarti della separazione meccanica nella produzione di polpa da rifiuti di carta e cartone, fanghi di scarto… un elenco lunghissimo c he comprende anche rifiuti sanitari e veterinari a rischio infettivoe rifiuti misti (cioè praticamente di tutto).Nel decreto ministeriale la volontà politica è chiaramente espressa nella premessa “in molti paesi d’Europa, anche a causa della crisi finanziaria, è in corso un ripensamento delle politiche nazionali sulle fonti rinnovabili – in qualche caso in maniera drastica, come avvenuto in Spagna e in Portogallo, ove sono stati sospesi a tempo indeterminato tutti gli incentivi per i nuovi impianti. In questo contesto, l’Italia intende continuare lo sviluppo delle energie rinnovabili, ma con un approccio più efficiente.” Evidentemente l’efficienza, per il governo Monti, sta nell’ incenerire rifiuti di ogni genere nelle cosiddette centrali a biomasse e nel premiare con i soldi pubblici chi inquina l’ambiente e danneggia la salute dei cittadini.POSSIBILE CHE DI FRONTE A TANTA INSIPIENZA E SFRONTATAGGINE NESSUNO NELLE ISTITUZIONI FACCIA SENTIRE CONCRETAMENTE IL SUO DISSENSO?Su questo tema è indispensabile e urgente aprire un dibattito fra tutti coloro che hanno a cuore ambiente, salute e legalità.Donatella Zanotti (Comitato Ambiente e Salute di Borgo a Mozzano e Bagni di Lucca)
Teckna Impianti srl di via Amendola, a Signa indice per oggi due ore di sciopero e presidio, stipendi fermi dalla fine di maggio per i 48 lavoratoti
Teckna Impianti srl di via Amendola, a Signa indice per oggi due ore di sciopero e presidio, stipendi fermi dalla fine di maggio per i 48 lavoratoti. Rifondazione Comunista sostiene la vertenza e chiede alla Provincia di intervenire perché siano rispettati i diritti dei lavoratori e sia fatta chiarezza sui reali motivi dei ritardi nei pagamenti, rispettando gli impegni e consegnare tutta la documentazione relativa alla situazione economica-finanziaria, in maniera di ottenere un quadro chiaro e certo della situazione.
Domanda di attualità art. 39 del
Regolamento del Consiglio Provinciale.
PRC Follonica: CETRARO E L'AMMINISTRAZIONE NON CAPISCONO
CETRARO E L'AMMINISTRAZIONE NON CAPISCONO
Non capiscono che il problema principale è l'AIA del 2008; infatti dopo di essa si sarebbe dovuto provvedere immediatamente alla riformulazione della convenzione ATO-FUTURA, risultata inapplicabile nei punti economicamente più convenienti per i cittadini della provincia di Grosseto.
Precari sul concorso del ministero
COMUNICATO STAMPA CIP ASSOCIAZIONE
NAZIONALE
I ministri della Pubblica Istruzione sembrano
ossessionati dalle lente logiche della burocrazia
ministeriale, per uscirne però prendono decisioni che non
sempre tengono contro della realtà. E' il caso del nuovo
concorso per docenti nella scuola pubblica. La risibile
giustificazione addotta è quella di abbassare l’età
media del personale docente e di inserire i
giovani nella scuola, come se i nostri attuali insegnanti
nascessero già vecchi e precari invece di essere
invecchiati nella scuola e per la scuola, consentendole
di funzionare prima di ricevere, come regalo di fine anno
e ogni anno, il licenziamento estivo. Questi docenti
sono diventati precari perché vittime dell’inettitudine
e della miopia di una classe politica responsabile
delle continue revisioni normative che hanno, più volte
negli anni, provocato ribaltoni e sovvertimenti delle
graduatorie, la stessa classe politica che nel frattempo
ha costretto i docenti precari a sottoporsi a ripetute
e diversificate prove concorsuali nelle quali comunque
sono stati riconosciuti i loro meriti e raramente i loro
diritti. A queste prove si è aggiunta l’esperienza pluriennale
accumulata con il servizio prestato, spesso nelle forme e
nelle sedi più disagiate. I CIP ritengono che il dovere
politico e la necessità funzionale della scuola impongono
al governo l’assunzione su tutti i posti disponibili
dei precari dalle graduatorie vigenti fino al loro
esaurimento, solo dopo sarà possibile l’adozione di nuovi
sistemi di reclutamento.
ossessionati dalle lente logiche della burocrazia
ministeriale, per uscirne però prendono decisioni che non
sempre tengono contro della realtà. E' il caso del nuovo
concorso per docenti nella scuola pubblica. La risibile
giustificazione addotta è quella di abbassare l’età
media del personale docente e di inserire i
giovani nella scuola, come se i nostri attuali insegnanti
nascessero già vecchi e precari invece di essere
invecchiati nella scuola e per la scuola, consentendole
di funzionare prima di ricevere, come regalo di fine anno
e ogni anno, il licenziamento estivo. Questi docenti
sono diventati precari perché vittime dell’inettitudine
e della miopia di una classe politica responsabile
delle continue revisioni normative che hanno, più volte
negli anni, provocato ribaltoni e sovvertimenti delle
graduatorie, la stessa classe politica che nel frattempo
ha costretto i docenti precari a sottoporsi a ripetute
e diversificate prove concorsuali nelle quali comunque
sono stati riconosciuti i loro meriti e raramente i loro
diritti. A queste prove si è aggiunta l’esperienza pluriennale
accumulata con il servizio prestato, spesso nelle forme e
nelle sedi più disagiate. I CIP ritengono che il dovere
politico e la necessità funzionale della scuola impongono
al governo l’assunzione su tutti i posti disponibili
dei precari dalle graduatorie vigenti fino al loro
esaurimento, solo dopo sarà possibile l’adozione di nuovi
sistemi di reclutamento.
Elena La Gioia Presidente nazionale
Comitato Insegnanti Precari
Rignano sull’Arno: va in frantumi la lista civica dei “riciclati”
COMUNICATO STAMPA
Rignano sull’Arno: va in frantumi la lista civica dei “riciclati”,
si dimette dalla carica di Consigliere Comunale Marco Giuliani.
Altro che passione, solo biechi interessi di bottega.
Addio a Michelangelo Bolognini
Piango assieme a voi Michelangelo, il compagno, l'amico di mille comuni lotte. Un antesignano della battaglia sull'acqua ( e di tutto cio' che riguardava ambiente e salute) : e' proprio a lui - assieme alla sua compagna, Adriana Pagliai, e a un manipolo di compagni toscani - che si deve l'abbrivio del lungo percorso per la ripubblicizzazione dell' acqua, in Toscana prima, nazionalmente poi. Era imponente. Coi suoi mustacchi ricordava l'invincibile Gengis Khan, e senza dubbio, come il mongolo, ben incarnava l'essere indomito e fiero che non si arrende mai, e dopo ogni sconfitta sa rialzare il capo pronto a ricominciare imperterrito la lotta. Forse uno non viene chiamato Michelangelo a caso : la sua curiosita' intellettuale era insaziabile, il suo sapere enciclopedico in una moltitudine di settori. Per oltre due mandati nel Consiglio Nazionale di Attac Italia, ha sempre fornito contributi stimolanti e originali, piu' volte interessantissimo relatore alle Universita' di Attac. Polemista nato - con lui si partiva in punta di fioretto per giungere in un battibaleno all'uso di spadoni e mazze - ha sempre avuto il pregio di non serbare rancore neppure dopo le tenzoni più' accalorate. Arguto e scaltro apprezzava l'intelligenza, cosi' come odiava visceralmente i falsi ambientalisti e i doppiogiochisti. Insomma per me , oltre che simpatico compagno di strada, un importante maestro di sapere e di impegno. Lo piango, assieme ad Attac Italia, condividendo il lutto di Adriana e della figlia, con la promessa di moltiplicare il nostro impegno perché le sue lotte, le nostre lotte possano condurci verso un mondo migliore. Che il viaggio ti sia lieve, Michelangelo. Vittorio
Lista per la costituzione del Forum Italiano sull'ACQUA
Lista per la costituzione del Forum Italiano sull'ACQUA
lunedì 27 agosto 2012
Il momento è ora!
Il momento è ora!
Un tentativo di risposta alla proposta dei "Comunisti Uniti”
Un tentativo di risposta alla proposta dei "Comunisti Uniti”
Da questo quadro analitico deriva una conclusione: la contraddizione principale che è oggi di fronte a noi mi sembra essere quella che si determina fra un massimo di condivisione analitico-politica (forse la più larga mai verificatasi nell’ultimo trentennio) e un minimo di convergenza o connessione politico-organizzativa (viviamo forse il punto più basso della consistenza organizzativa dei comunisti e della sinistra di classe e della nostra unità). Questa mi pare la contraddizione principale a cui occorre lavorare, e con urgenza, giacché le fasi di crisi conclamata e di accelerazione della lotta di classe, come quella che viviamo, non lasciano molto tempo ai comunisti, segnano per loro anche delle scadenze e delle urgenze, e profilano sempre l’esito possibile di una terribile fuoruscita a destra dalla crisi.
Il testo completo alla pagina:
Raul Mordenti
Publiacqua replica: nessuna stantata
Crederci???
"Bollette idriche, nessuna stangata, nessun aumento, nessuna bolletta ‘pazza’. Il nuovo deposito cauzionale deciso dall’Ato premia gli utenti virtuosi che pagano in tempo. Tutelate le famiglie in difficoltà economica"
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