giovedì 31 dicembre 2015

"SIGNOR PRESIDENTE, HO UCCISO UN UOMO, LAVORANDO"

ancora
IN MARCIA !
GIORNALE DI CULTURA, TECNICA E INFORMAZIONE POLITICO SINDACALE, DAL 1908
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        "SIGNOR PRESIDENTE, 
HO UCCISO UN UOMO, LAVORANDO".


Travolto e investito da un eurostar a Roma,
                      muore uomo di 44 anni

 LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA SERGIO MATTARELLA

"Signor Presidente,

chi Le scrive, lo scorso 20 dicembre ha ucciso un uomo lavorando: aveva poggiato il collo 
sulla rotaia in attesa che io passassi guidando un treno nella stazione di Roma Nomentana.

Per me è stata la seconda volta e credo che l'80% dei macchinisti abbia avuto almeno un episodio
 di questo tipo. Si passano alcune ore di intenso stress che tolgono anni di vita, condizionano 
il tuo modo di lavorare, per anni, rendendolo sicuramente più "faticoso".

A questo si aggiunga lo stress di venire indagati con quel che ne consegue: atti giudiziari che arrivano a 
casa, contatti con avvocati,  tutte cose che coinvolgono anche la famiglia condizionandone l'armonia.

Signor Presidente,

chi Le scrive, lo ha già fatto lo scorso 9 febbraio 2015, per chiedere un Suo intervento atto a correggere
 una palese ingiustizia:  l’errore contenuto nell’art. 24 comma 18, della Legge Fornero (erroneo utilizzo della
 parola “articolo” anziché “comma”) a causa del quale 
l’età pensionabile del personale mobile 
delle ferrovie è stato aumentato di ben nove anni, 
unico caso al mondo.

Prima di allora, questa categoria di ferrovieri andava in pensione all’età di 58 anni e, si badi bene, non
 per un privilegio di casta, ma per il riconoscimento al disagio e all’usura che la salute e
 la vita sociale di questi lavoratori ha sempre subìto e ancora subisce durante l’intera loro vita.

Probabilmente anche per una tutela nei confronti dell’utenza, tenuto conto di quale possa essere la garanzia
 che, in materia di sicurezza pubblica, dei lavoratori anziani possano offrire all’utenza ferroviaria soprattutto in caso di emergenza.

Forse Lei non è a conoscenza che l’aspettativa di vita dei macchinisti sia di 64,5 anni  e siamo certi che Lei sia 
d’accordo col fatto che pretendere che chi è stato spremuto notte e giorno, ha mangiato quando e dove ha potuto,
 ha sacrificato amici, famiglia e salute, vada in pensione a 67 anni, sia indegno di un Paese europeo, di un Paese 
civile, di un Paese la cui Costituzione definisca il diritto alla salute come l’unico “fondamentale”,
essendo il presupposto del godimento di tutti gli altri.


Signor Presidente,

in occasione del recente  scambio di auguri con i rappresentanti delle istituzioni, Lei ha giustamente
 voluto ricordare che “Sono di importanza primaria la trasparenza, la correttezza e l’etica".

Tali requisiti sono infatti le basi irrinunciabili ed insostituibili di un Governo ed 
un Parlamento che intendano garantire una credibilità all’interno di un Paese.

Oggi, a causa di un banale errore contenuto nella legge Fornero, che lo stesso Parlamento ha
formalmente  
riconosciuto nei propri atti,  ma anche volontariamente ignorato coi governi 
Letta e Renzi, noi lavoratori e le nostre famiglie subiamo questa grave ingiustizia.

Siamo dunque a rivolgerci a Lei come garante di tutti i cittadini e della correttezza delle nostre Istituzioni 
affinché intervenga sul nostro caso per restituirci ciò che dovrebbe semplicemente essere già nostro, non elemosinato, 
avendolo sudato col garantire la mobilità altrui senza mai obiettare nulla davanti alla pioggia, 
al freddo, al sonno, alla fame, all’impossibilità di essere presenti alle feste coi propri cari.

Solo Lei può restituirci quanto ci è stato finora ingiustamente negato senza una spiegazione.

Con l’occasione Le auguriamo un felice anno nuovo".

Marco Crociati   30 dicembre 2015

 

Calcio, partita tra vecchie glorie della Roma organizzata allo stadio Olimpico da neofascisti. Con la benedizione del Coni - Il Fatto Quotidiano

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giovedì 24 dicembre 2015

Venezuela, dopo la sconfitta, va in scena il conflitto

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Novedades Lucha de Clases

Victoria pobre del PP – El gran resultado de PODEMOS y de sus candidaturas aliadas prepara un avance decisivo de la izquierda anti-austeridad

Escrito por Lucha de Clases 
Las elecciones generales del 20 de diciembre en el Estado español dibujan el escenario parlamentario más inestable e incierto desde 1977. Pese a que la clase dominante trata de presentar los resultados aparentando cierto alivio, escudándose en la victoria del PP, en realidad está aterrada ante las dificultades que existen para formar un gobierno viable que mantenga la dura política de ajuste que exige la crisis del capitalismo español. El verdadero protagonista  del 20D no es la victoria del PP, que fue muy pobre, sino el fortalecimiento de las tendencias más radicales dentro de la izquierda y la pérdida de sustentación  social del PSOE, que entrega a PODEMOS y a sus candidaturas aliadas sus bastiones más importantes en la clase obrera y las grandes ciudades.
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¡En Común Ganamos! Una victoria histórica

Escrito por Lluita de Classes - Barcelona 
Cataluña se despierta roja y morada. Gracias a una campaña realizada por miles de militantes comprometidos, gracias a una postura valiente sobre el derecho a decidir, a un programa radical que incluye la re-apropiación de los sectores estratégicos a partir de las eléctricas, gracias a un liderazgo de activistas, luchadores como Ada Colau, Xavier Doménech, Marta Sibina, Lucía Martin, hemos sabido darle la vuelta todas las encuestas y a la propaganda de la clase dominante. Los compañeros de Lucha de Clases y de Podemos Socialismo hemos contribuido humildemente, con nuestras pequeñas fuerzas a esta victoria histórica del pueblo trabajador de Cataluña y esto nos llena de orgullo. Es un honor participar en Barcelona en Comú, en Podemos y En Comú Podem.
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En Comú Guanyem! Una victòria històrica

Escrito por Lluita de Classes - Barcelona 
Catalunya es desperta roja i morada. Gràcies a una campanya feta per milers de militants compromesos, gràcies a una postura valenta sobre el dret a decidir, a un programa radical que inclou la re-apropiació dels sectors estratègics a partir de les elèctriques, gràcies a un lideratge d’activistes, lluitadors com l'Ada Colau, el Xavier Domench, La Marta Sibina, la Lucia Martin hem sabut capgirar totes les enquestes i la propaganda de la classe dominant. Els companys de Lluita de Classe i els de Podem Socialisme hem contribuït humilment, amb les nostres petites forces a aquesta victòria històrica del poble treballador de Catalunya i això ens omple d'orgull. És un honor participar a Barcelona en Comú, a Podemos i a En Comú Podem.
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Cronache di ordinario razzismo - La verità sul sistema Hot Spot - Violazioni e illegalità a Lampedusa

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domenica 20 dicembre 2015

Sanità toscana, il PD accentra e taglia

COMUNICATO STAMPA – Firenze, 18 dicembre 2015
Approvazione della Riforma sanitaria, Fattori e Sarti (Sì): “Il PD sacrifica i sindaci e le istanze locali bocciando ogni proposta. Avevamo ragione noi, si tratta di un accentramento delle decisioni da prendere al vertice, penalizzando i territori.”  
“Bocciata dalla maggioranza questa notte e questa mattina in Aula una serie di proposte di Si Toscana a Sinistra, condivisa da tutte le
opposizioni, che era un tentativo di riconoscere il ruolo rilevante che spetta ai territori e quindi agli enti locali sia nel disegno complessivo del sistema sia come portavoce del reale stato di salute delle comunità locali, dei loro bisogni e delle loro criticità.” affermano Fattori e Sarti (Si Toscana a Sinistra).  
“Abbiamo chiesto di preservare le funzioni dei piccoli presidi ospedalieri nelle zone più disagiate, di riaffermare la sanità di iniziativa vicina al cittadino che affronta il nodo cruciale delle malattie croniche, di rendere protagoniste le Conferenze dei sindaci almeno nell’individuazione delle zone distretto socio-sanitarie, di vincolare la grande programmazione di Area Vasta ai piani locali e di permettere ai sindaci di revocare il Direttore. Tutto respinto senza alcuna discussione, con il voto favorevole di molti ex sindaci o rappresentanti di enti locali dai quali ci saremmo aspettati un altro atteggiamento”.
“Il comportamento del PD è la conferma della ferma volontà di creare una struttura enorme e burocraticamente complessa al cui vertice siedono poche persone, politicamente gradite in quanto di nomina diretta del Presidente di Giunta, distanti mille chilometri dai territori.  Il potere di budget e di programmazione del Direttore di Area Vasta a Firenze deciderà delle sorti dei servizi socio-sanitari da Grave in Chianti fino all’Abetone, interessando un milione e seicentomila persone.” 
“Invece di collaborare in un confronto leale e sereno con le opposizioni e le parti sociali per ripensare insieme il nuovo assetto del Servizio sanitario regionale, la maggioranza continua a forzare la mano in una folle corsa con l’unico obiettivo di evitare un referendum abrogativo chiesto a gran voce dai cittadini toscani e soprattutto dagli operatori sanitari.  Se ne assumeranno tutte le responsabilità”.

venerdì 4 dicembre 2015

Novedades Lucha de Clases

Venezuela: Elecciones parlamentarias del 6 de diciembre, el reto más difícil de la revolución bolivariana

Escrito por Jorge Martín
Los venezolanos acudirán a las urnas el 6 de diciembre para elegir a los diputados a la Asamblea Nacional. Una combinación de factores han hecho de este evento uno de los retos más difíciles a los que se ha enfrentado la Revolución Bolivariana en los últimos 17 años, desde que el presidente Chávez fuera elegido por primera vez en 1998. Aparte de los problemas habituales de una oposición profundamente antidemocrática y de las provocaciones imperialistas beligerantes, tenemos que añadir una combinación de factores económicos nacionales e internacionales que están haciendo todo lo posible para poner a Venezuela en una situación muy complicada, pero que al mismo tiempo llevan a una conclusión: la revolución tiene que completarse, o será derrotada.
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Escrito por David Rey

Lecciones de Grecia

El problema de Tsipras, como el de muchos dirigentes de la izquierda española y europea, es que tienen una concepción “reformista”, y no revolucionaria, de la lucha por la transformación de la sociedad; es decir, buscan dentro de un capitalismo en profunda crisis soluciones imposibles a los problemas y necesidades de las familias trabajadoras y demás sectores populares.
Leer más: Cómo podemos hacer la revolución (2ª Parte)

Andalucía: éxito de la primera huelga de las trabajadoras intérpretes de lengua de signos

Escrito por Corresponsal de Lucha de Clases
Ayer, 2 de diciembre, se produjo la primera huelga en la historia de este nuevo colectivo de trabajadoras, que realizan su trabajo en los institutos de secundaria. Con un 85-90% de paro real, la huelga fue un rotundo éxito, uniéndose en algunas provincias hasta las trabajadoras eventuales. Y todo ello a pesar de las más o menos veladas presiones por parte de las diferentes empresas concesionarias del servicio, en forma de correos o llamadas telefónicas "interesándose" sobre si las trabajadoras iban a la huelga o no.
Leer más: Andalucía: éxito de la primera huelga de las trabajadoras intérpretes de lengua de signos
 

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