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domenica 30 settembre 2012
BIBLIOPRIDE” FIRENZE 13 OTTOBRE 2012
“BIBLIOPRIDE” FIRENZE
13 OTTOBRE 2012
LIBRI DI TUTTI, LIBERI TUTTI
“Fondare biblioteche
è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro l'inverno
dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire.”
I BIBLIOTECARI
RESISTENTI toscani
indicono
Sabato 13 ottobre 2012
in occasione del “Bibliopride”
PRESIDIO DAVANTI LA
BIBLIOTECA
NAZIONALE CENTRALE DI FIRENZE
Piazza dei Cavalleggeri
dalle ore 15.00 alle ore 19.00
per:
- la
difesa del servizio pubblico contro i tagli imposti dalla spending review
- la
valorizzazione del ruolo del bibliotecario e delle biblioteche
- la
salvaguardia dei posti di lavoro dei bibliotecari che servono la comunità
- la
tutela dei lavoratori precari nelle biblioteche
e invitano tutti i bibliotecari
alla riunione organizzativa di Venerdì 5.10.2012 alle ore 15.30 presso la
Libreria Cuculia, via de' Serragli 3 - Firenze
BIBLIOTECARI
RESISTENTI toscani
Aderiscono:
Cobas Empoli Valdelsa
Cobas Pubblico Impiego Pisa
Per adesioni e informazioni:
Elena Michelagnoli : e.michelagnoli@gmail.com
Lucia Taddei: lu1968@alice.it
sabato 29 settembre 2012
Parte la macchina referendaria. I quesiti punto per punto
Parte la macchina referendaria. I quesiti punto per punto
La campagna per le prossime elezioni politiche è già cominciata. L'iniziativa referendaria sarà uno dei fronti caldi. Guai però a sminuire l'importanza dei temi, ciascuno dei quali viaggerà separatamente da quelli che saranno gli schieramenti e le alleanze alle prossime consultazioni politiche. La Federazione della sinistra è impegnata su due quesiti riguardanti il lavoro presentati già in Cassazione con altre forze politiche, ai quali si aggiunge il quesito sulle indennità parlamentari presentato dall'Idv – che la Fds sostiene – più un quarto quesito sulle pensioni del Prc in via di formulazione.
Nel pacchetto spiccano – si diceva – i due quesiti sul lavoro, uno sull'abrogazione dell'articolo 8 che oggi consente la deroga alla contrattazione collettiva, l'altro che punta invece al ripristino del vecchio articolo 18 e della norma della reintegra del lavoratore licenziato. A sostenere i due quesiti è un arco di forze che raggruppa Idv, Federazione della sinistra e Sel, oltre alla Fiom e singoli giuristi. Il Pd ha deciso di non sostenerli, ma singoli suoi esponenti hanno fatto un'altra scelta. È il caso, per esempio, di Sergio Cofferati, l'ex leader della Cgil che a difesa dell'articolo 18 impegnò la propria organizzazione nel memorabile corteo dei tre milioni a Circo Massimo nel 2002. Anche il senatore del Pd Vincenzo Vita ha deciso di sostenere le proposte referendarie sul lavoro.
Nel dettaglio il quesito sulla contrattazione collettiva chiede l'abrogazione dell'articolo 8 del decreto legge del 13 agosto 2011, n. 138, (titolato “Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo”), poi convertito in legge. Allora c'era ancora il governo Berlusconi, oggi c'è il governo Monti. Ma le posizioni non cambiano. Anche l'attuale ministro del welfare, Elsa Fornero, è una fan dell'articolo 8. La norma vigente permette in sostanza la stipula di contratti in deroga alla contrattazione collettiva nazionale.
Più articolato il quesito sull'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (la legge 20 maggio 1970), che chiede di abrogare diverse modifiche introdotte dal ministro Fornero – sempre lei – per evitare la riassunzione dei lavoratori ingiustamente licenziati. Per questi è prevista solo la liquidazione con un indennizzo economico. L'intervento più significativo sarebbe sul quinto comma che attualmente stabilisce, nel caso di licenziamenti senza giusta causa, un semplice indennizzo economico da parte del datore di lavoro. I referendari propongono di abolire il seguente passaggio: «Il giudice, nelle altre ipotesi in cui accerta che non ricorrono gli estremi del giustificato motivo soggettivo o della giusta causa addotti dal datore di lavoro, dichiara risolto il rapporto di lavoro con effetto dalla data del licenziamento e condanna il datore di lavoro al pagamento di un'indennità risarcitoria onnicomprensiva determinata tra un minimo di dodici e un massimo di ventiquattro mensilità dell'ultima retribuzione globale di fatto, in relazione all'anzianità del lavoratore e tenuto conto del numero dei dipendenti occupati, delle dimensioni dell'attività economica, del comportamento e delle condizioni delle parti, con onere di specifica motivazione a tale riguardo».
Un terzo quesito referendario, presentato dall'Idv e sostenuto anche dalla Fds, riguarda la modifica parziale dell'attuale legge per la «determinazione» dell'indennità dei parlamentari. Nel dettaglio si propone la cancellazione dell'articolo due e del terzo comma dell'articolo 5 che recita: «L'indennità mensile e la diaria per il rimborso delle spese di soggiorno prevista dall'art. 2 sono esenti da ogni tributo e non possono comunque essere computate agli effetti dell'accertamento del reddito imponibile e della determinazione dell'aliquota per qualsiasi imposta o tributo dovuti sia allo Stato che ad altri Enti, o a qualsiasi altro effetto».
Il quarto quesito è in corso di stesura. Rifondazione - come spiega il responsabile lavoro e welfare Roberta Fantozzi in questo numero di Ombre Rosse – ci sta lavorando con l'aiuto dei giuristi. A giorni conosceremo il testo.
Nel pacchetto spiccano – si diceva – i due quesiti sul lavoro, uno sull'abrogazione dell'articolo 8 che oggi consente la deroga alla contrattazione collettiva, l'altro che punta invece al ripristino del vecchio articolo 18 e della norma della reintegra del lavoratore licenziato. A sostenere i due quesiti è un arco di forze che raggruppa Idv, Federazione della sinistra e Sel, oltre alla Fiom e singoli giuristi. Il Pd ha deciso di non sostenerli, ma singoli suoi esponenti hanno fatto un'altra scelta. È il caso, per esempio, di Sergio Cofferati, l'ex leader della Cgil che a difesa dell'articolo 18 impegnò la propria organizzazione nel memorabile corteo dei tre milioni a Circo Massimo nel 2002. Anche il senatore del Pd Vincenzo Vita ha deciso di sostenere le proposte referendarie sul lavoro.
Nel dettaglio il quesito sulla contrattazione collettiva chiede l'abrogazione dell'articolo 8 del decreto legge del 13 agosto 2011, n. 138, (titolato “Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo”), poi convertito in legge. Allora c'era ancora il governo Berlusconi, oggi c'è il governo Monti. Ma le posizioni non cambiano. Anche l'attuale ministro del welfare, Elsa Fornero, è una fan dell'articolo 8. La norma vigente permette in sostanza la stipula di contratti in deroga alla contrattazione collettiva nazionale.
Più articolato il quesito sull'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (la legge 20 maggio 1970), che chiede di abrogare diverse modifiche introdotte dal ministro Fornero – sempre lei – per evitare la riassunzione dei lavoratori ingiustamente licenziati. Per questi è prevista solo la liquidazione con un indennizzo economico. L'intervento più significativo sarebbe sul quinto comma che attualmente stabilisce, nel caso di licenziamenti senza giusta causa, un semplice indennizzo economico da parte del datore di lavoro. I referendari propongono di abolire il seguente passaggio: «Il giudice, nelle altre ipotesi in cui accerta che non ricorrono gli estremi del giustificato motivo soggettivo o della giusta causa addotti dal datore di lavoro, dichiara risolto il rapporto di lavoro con effetto dalla data del licenziamento e condanna il datore di lavoro al pagamento di un'indennità risarcitoria onnicomprensiva determinata tra un minimo di dodici e un massimo di ventiquattro mensilità dell'ultima retribuzione globale di fatto, in relazione all'anzianità del lavoratore e tenuto conto del numero dei dipendenti occupati, delle dimensioni dell'attività economica, del comportamento e delle condizioni delle parti, con onere di specifica motivazione a tale riguardo».
Un terzo quesito referendario, presentato dall'Idv e sostenuto anche dalla Fds, riguarda la modifica parziale dell'attuale legge per la «determinazione» dell'indennità dei parlamentari. Nel dettaglio si propone la cancellazione dell'articolo due e del terzo comma dell'articolo 5 che recita: «L'indennità mensile e la diaria per il rimborso delle spese di soggiorno prevista dall'art. 2 sono esenti da ogni tributo e non possono comunque essere computate agli effetti dell'accertamento del reddito imponibile e della determinazione dell'aliquota per qualsiasi imposta o tributo dovuti sia allo Stato che ad altri Enti, o a qualsiasi altro effetto».
Il quarto quesito è in corso di stesura. Rifondazione - come spiega il responsabile lavoro e welfare Roberta Fantozzi in questo numero di Ombre Rosse – ci sta lavorando con l'aiuto dei giuristi. A giorni conosceremo il testo.
Sul "decreto semplificazioni bis"
Mentre il Governo Monti si appresta a varare il decreto semplificazioni bis, a parte le forti prese di posizione dei sindacati confederali alle modifiche alla salute e sicurezza sul lavoro, a livello politico vige il silenzio più assoluto: nessuno di loro ha finora espresso, non dico critiche, ma nemmeno opinioni sul testo provvisorio del Decreto.
Questo bozza del decreto semplificazioni bis, contiene, una riduzione della formazione e della sorveglianza sanitaria per i lavori "brevi" (meno di 50 giorni) , l'eliminazione dell'obbligo di elaborare i dati aggregati sanitari di rischio dei lavoratori sottoposti a sorveglianza sanitaria, l'eliminazione del DUVRI e del coordinamento per lavori brevi, l'eliminazione del Documento di Valutazione dei rischi (DVR) per le piccole aziende (fino a 50 addetti) e per quelle a basso rischio, lo snaturamento del piano operativo di sicurezza e coordinamento per cantieri, l'eliminazione degli obblighi relativi ai cantieri per "piccoli" scavi, l'eliminazione dell'obbligo di comunicazione degli infortuni alle autorità di pubblica sicurezza, l'eliminazione delle competenze delle autorità di pubblica sicurezza e della Procura della Repubblica in caso di infortuni, l'eliminazione da parte dell'Organo di Vigilanza di richiedere prescrizioni per nuovi luoghi di lavoro o di ristrutturazione di quelli esistenti, la Deresponsabilizzazione dell'obbligo di notifica.
Con lo slogan del Governo di meno burocrazia per le aziende, si cancellano importanti norme per la salute e sicurezza sul lavoro, e tutto ciò è inaccettabile!
Per bloccare questo ennesimo e vergognoso attacca al TU Sicurezza sul lavoro (Dlgs 81/08), c'è bisogno dell'impegno di tutti, ecco perchè oltre a sindacati (che ringrazio per il loro intervento), ai partiti politici (che per ora tacciono), tutti sono chiamati a dire la loro su questo decreto semplificazioni bis, a cominciare dalle Regioni, alle Asl, ai medici competenti, ai tecnici della prevenzione, alle associazioni, al mondo dell'informazione, ecc.
Inoltre, chiedo a tutti, di fare sentire la propria voce, aderendo ad una petizione sacrosanta, inviando il proprio nominativo, azienda, qualifica e città a: bazzoni_m@tin.it
Marco Bazzoni-Operaio metalmeccanico e Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza-Firenze
Questo bozza del decreto semplificazioni bis, contiene, una riduzione della formazione e della sorveglianza sanitaria per i lavori "brevi" (meno di 50 giorni) , l'eliminazione dell'obbligo di elaborare i dati aggregati sanitari di rischio dei lavoratori sottoposti a sorveglianza sanitaria, l'eliminazione del DUVRI e del coordinamento per lavori brevi, l'eliminazione del Documento di Valutazione dei rischi (DVR) per le piccole aziende (fino a 50 addetti) e per quelle a basso rischio, lo snaturamento del piano operativo di sicurezza e coordinamento per cantieri, l'eliminazione degli obblighi relativi ai cantieri per "piccoli" scavi, l'eliminazione dell'obbligo di comunicazione degli infortuni alle autorità di pubblica sicurezza, l'eliminazione delle competenze delle autorità di pubblica sicurezza e della Procura della Repubblica in caso di infortuni, l'eliminazione da parte dell'Organo di Vigilanza di richiedere prescrizioni per nuovi luoghi di lavoro o di ristrutturazione di quelli esistenti, la Deresponsabilizzazione dell'obbligo di notifica.
Con lo slogan del Governo di meno burocrazia per le aziende, si cancellano importanti norme per la salute e sicurezza sul lavoro, e tutto ciò è inaccettabile!
Per bloccare questo ennesimo e vergognoso attacca al TU Sicurezza sul lavoro (Dlgs 81/08), c'è bisogno dell'impegno di tutti, ecco perchè oltre a sindacati (che ringrazio per il loro intervento), ai partiti politici (che per ora tacciono), tutti sono chiamati a dire la loro su questo decreto semplificazioni bis, a cominciare dalle Regioni, alle Asl, ai medici competenti, ai tecnici della prevenzione, alle associazioni, al mondo dell'informazione, ecc.
Inoltre, chiedo a tutti, di fare sentire la propria voce, aderendo ad una petizione sacrosanta, inviando il proprio nominativo, azienda, qualifica e città a: bazzoni_m@tin.it
Marco Bazzoni-Operaio metalmeccanico e Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza-Firenze
Cremaschi sul No Monti Day
NO MONTI DAY di Giorgio Cremaschi Dopo l'annuncio della ricandidatura di fatto di Mario Monti il palazzo della politica ha accusato il colpo. In fondo molti nel centro destra e nel centro sinistra speravano di passare le elezioni facendo finta di niente, presentando il governo dei tecnici come una breve parentesi all'interno delle solite alternanze della secondarepubblica. Ma la realtà è come sempre più forte. Le controriforme sociali sono tutte passate con voto bipartizan e in più lo stesso schieramento ha già impegnato le prossime legislatura per almeno vent'anni.
Gli Yanomami del Venezuela chiedono azioni urgenti contro i cercatori d’oro
COMUNICATO STAMPA DI SURVIVAL INTERNATIONAL
28 settembre 2012
Gli Yanomami del Venezuela chiedono azioni urgenti contro i cercatori d’oro
28 settembre 2012
Gli Yanomami del Venezuela chiedono azioni urgenti contro i cercatori d’oro
Gli Yanomami sostengono che i cercatori d'oro illegali stanno distruggendo e contaminando le loro terre e le loro vite. © Fiona Watson/Survival |
Gli Indiani Yanomami si sono appellati al governo del Venezuela chiedendogli di affrontare il problema della “presenza e dell’impatto” dei minatori d’oro illegali invece che negarne l’esistenza.
PER LA RICOSTRUZIONE DEL PARTITO COMUNISTA
(una lettera di Marco Rizzo)
Questa affermazione può sembrare una frase retorica o un imperativo volontaristico, non lo vuole essere!
Semplicemente, dopo l'euforia del post '89 e le teorie sulla fine della storia, nella sua ultima evoluzione il capitalismo dimostra la sua crisi irreversibile e l'incapacità di dare una prospettiva credibile ed accettabile per il genere umano. La guerra e le aggressioni imperialiste sono prepotentemente ritornate a regolare i rapporti tra gli stati. L'aggressione ai salari e ai diritti dei lavoratori, l'impoverimento e la proletarizzazione dei ceti medi, l'aggressione all'ambiente sono condizioni oramai comuni a tutte le società capitalistiche. Tendenze che nei prossimi anni proseguiranno, in assenza di alternative e di un forte ciclo di lotte dei lavoratori.
Lettera aperta agli operai della Alcoa
Lettera aperta agli operai della Alcoa
Operai dell'Alcoa, vi scriviamo questa lettera perché lunedì 10 settembre, quando avete fatto la vostra manifestazione a Roma, e noi eravamo in piazza per essere al vostro fianco, ci è stato veramente difficile discutere, parlare, entrare in contatto con voi, in una parola ci è stato impossibile esercitare quella solidarietà attiva della quale ci facciamo promotori e che vorremmo esistesse tra tutti i settori della nostra classe sociale.
venerdì 28 settembre 2012
Multiutility, beni comuni e Sel
Multiutility, beni comuni e Sel
mercoledì 26 settembre 2012 | Paolo Cento |
La decisione a Trieste e Padova di votare a favore della fusione tra Acegas-APS con Hera da parte dei comsiglieri di Sel la ritengo sbagliata e rischia di generare confusione sull’orientamento nazionale di una forza politica impegnata a sostenere il pieno rispetto dei referendum.
La legittima autonomia dei consiglieri e assessori di Sel negli enti locali non puo esimere Sel da una discussione politica nazionale su questa vicenda anche perche’ altrettanto chiaro quale era ed e’ il giudizio nazionale contrario nel merito e nel metodo su questa fusione.
Queta fusione rappresenta una mera operazione finanziaria che allontana la gestione di servizi pubblici territoriali dal controllo dei comuni e dei cittadini. Non ci sono garanzie sulla gestione dell acqua, né sulla chiusura della stagione degli inceritori nella gestione del ciclo dei rifiuti.
Sel non e’ il partito del no e anzi sono convinto della necessita di essere forza di governo:proprio per questo ritengo che un diverso orientamento dei nostri amministratori su questa vicenda avrebbe potuto aprire una grande discussione pubblica nel centrosinistra sul futuro delle aziende locali in relazione all’esito dei referendum, alle decisioni della Corte Costituzionale. Almeno ora, prendiamo atto del problema e facciamo questa discussione, perche’ siamo solo all’inizio di scelte che ci coinvolgeranno a livello nazionale e locale.
Paolo Cento
LICENZIAMENTO MACCHINISTA DE ANGELIS: 1° OTTOBRE UDIENZA D'APPELLO A ROMA, ORE 9,30
ancora
IN MARCIA !
GIORNALE DI CULTURA, TECNICA E INFORMAZIONE POLITICO SINDACALE, DAL 1908
---------------------------------------------------------------
LICENZIAMENTO MACCHINISTA DE ANGELIS: 1° OTTOBRE UDIENZA D'APPELLO A ROMA, ORE 9,30
UDIENZA ORE 9,30 PRESSO CORTE D'APPELLO
DI ROMA, VIA R. ROMEI ANGOLO VIA V. VARISCO
PER TESTIMONIARE VICINANZA E SOLIDARIETA':
APPUNTAMENTO ALLA STAZIONE TERMINI, ALLE 8,450 AL BINARIO 1
SI TERRÀ LUNEDÌ 1° OTTOBRE 2012 ALLE ORE 9,30 L'UDIENZA CONCLUSIVA SUL RICORSO
PRESENTATO DA TRENITALIA, PRESSO LA CORTE D'APPELLO DI ROMA, CONTRO LA SENTENZA
DEL TRIBUNALE DI ROMA CHE IL 26 OTTOBRE 2009 HA REINTEGRATO IL 'NOSTRO' MACCHINISTA
DANTE DE ANGELIS AL SUO POSTO DI LAVORO, DOPO IL CLAMOROSO LICENZIAMENTO
DI FERRAGOSTO DEL 2008, RELATRICE LA DOTT.SSA DONATELLA CASABLANCA
DI ROMA, VIA R. ROMEI ANGOLO VIA V. VARISCO
PER TESTIMONIARE VICINANZA E SOLIDARIETA':
APPUNTAMENTO ALLA STAZIONE TERMINI, ALLE 8,450 AL BINARIO 1
SI TERRÀ LUNEDÌ 1° OTTOBRE 2012 ALLE ORE 9,30 L'UDIENZA CONCLUSIVA SUL RICORSO
PRESENTATO DA TRENITALIA, PRESSO LA CORTE D'APPELLO DI ROMA, CONTRO LA SENTENZA
DEL TRIBUNALE DI ROMA CHE IL 26 OTTOBRE 2009 HA REINTEGRATO IL 'NOSTRO' MACCHINISTA
DANTE DE ANGELIS AL SUO POSTO DI LAVORO, DOPO IL CLAMOROSO LICENZIAMENTO
DI FERRAGOSTO DEL 2008, RELATRICE LA DOTT.SSA DONATELLA CASABLANCA
UN LICENZIAMENTO CHE HA ASSUNTO UN RILIEVO SIMBOLICO ENORME SIA PER LA SICUREZZA
SUL LAVORO ED IL RUOLO DEGLI RLS CHE PER LA LIBERTÀ DI ESPRESSIONE DEI LAVORATORI
SUL LAVORO ED IL RUOLO DEGLI RLS CHE PER LA LIBERTÀ DI ESPRESSIONE DEI LAVORATORI
PER QUESTO RIGUARDA TUTTI I CITTADINI INTERESSATI ALLA SICUREZZA FERROVIARIA,
I VIAGGIATORI, UTENTI DEL TRASPORTO FERROVIARIO E IL MONDO DELL'INFORMAZIONE
I VIAGGIATORI, UTENTI DEL TRASPORTO FERROVIARIO E IL MONDO DELL'INFORMAZIONE
COME SI RICORDERÀ IL PROVVEDIMENTO ERA STATO MOTIVATO DALLE DICHIARAZIONI CHE EGLI AVEVA
RILASCIATO A SEGUITO DEI RIPETUTI INCIDENTI ACCADUTI AI TRENI EUROSTAR IN QUEL PERIODO
SECONDO L'AZIENDA GLI ALLARMI LANCIATI RISULTAVANO
NON VERITIERI E DANNOSI PER LA SUA IMMAGINE (... LEGGI TUTTO)
Perchè la legge 953 non è una buona legge
Avviata la mobilitazione dei lavoratori della Selex Elsag
Avviata la mobilitazione dei lavoratori della Selex Elsag ( ex Ote, azienda storica e di punta per l’alta tecnologia a Firenze di proprietà di Finmeccanica) per contrastare la possibile dismissione del sito fiorentino, le cui sorti sono appese ad un filo che si chiama “commessa Tetra”. I lavoratori richiedono un intervento presso il Governo per sbloccare l’importante commessa. Oltre al destino incerto dello stabilimento fiorentino sono in gioco 400 posti di lavoro. Rifondazione Comunista nelle’esprimere solidarietà ai lavoratori chiede alla Provincia di Firenze, unitamente alla Regione Toscana e al Comune di Firenze di predisporre un celere intervento presso Governo e Ministeri al fine di salvaguardare il lavoro e l’occupazione
IL PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA A FIANCO DEI LAVORATORI PUBBLICI IN SCIOPERO
28
settembre 2012
IL PARTITO
DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA A FIANCO DEI LAVORATORI PUBBLICI IN SCIOPERO
Una
giornata di sciopero generale dei servizi pubblici per il 28 settembre
2012 non è solo finalizzata a difendere
i diritti ma anzitutto a difendere lo “spazio pubblico”. Più lo spazio pubblico
si indebolisce o riduce, meno sono i diritti le protezioni garantite a tutti.
Il Decreto “spending review”, convertito in legge ad Agosto, è l’ultimo atto di
una lunga serie di interventi di natura
finanziaria che, a cominciare dal precedente decreto “salva-Italia”, hanno
operato su di un'unica direttrice di marcia: il restringimento dei diritti e
degli spazi pubblici quali pre-condizioni per la completa
liberalizzazione/privatizzazione delle attività con rilevanza pubblica.
Destino terre di scavo per il nodo Alta Velocità di Firenze. Interrogazione di Sgherri.
CONSIGLIO REGIONALE DELLA TOSCANA
GRUPPO CONSILIARE “FEDERAZIONE DELLA SINISTRA – VERDI”
Destino terre di scavo per il nodo Alta Velocità di Firenze. Interrogazione di Sgherri. Sgherri: “l’Europa si pronunci sul decreto governativo che sblocca di fatto il trasferimento delle terre nel sito di Cavriglia”.
Firenze, 27 settembre. Destino delle terre di scavo provenienti dai lavori per il nodo Alta Velocità di Firenze. La Regione chieda formalmente in tutte le sedi che l’avvio dei lavori di scavo della talpa per la realizzazione del tunnel sotterraneo venga vincolato ad un pronunciamento ufficiale preventivo della Commissione Ambiente dell’UE sul recente decreto del governo. L’atto infatti ricalca nella sostanza uno simile del precedente esecutivo, che era stato già bocciato in sede europea. Di conseguenza – a tutela dell’ambiente ma anche per le potenziali danni economici che potrebbero derivare qualora si arrivasse ad una procedura di infrazione dell’Unione Europea nei confronti dell’Italia – un pronunciamento dell’Unione stessa deve a mio avviso essere dato prima di avviare i lavori. Così Monica Sgherri – Capogruppo di “Federazione della Sinistra – Verdi” in Consiglio Regionale spiega le motivazioni di fondo dell’interrogazione presentata oggi alla Giunta Regionale. La vicenda – ricorda Sgherri – riguarda la localizzazione presso l’ex cava di Santa Barbara a Cavriglia del sito per il conferimento di parte delle terre di scavo che deriveranno dai lavori per il nodo AV di Firenze; tali materiali risultavano essere – almeno parzialmente – considerati rifiuti speciali e quindi inidonei a finire a Cavriglia (dove si prevede un ripristino ambientale e la realizzazione di un parco !) e quindi mancava di conseguenza il sito di smaltimento in Toscana (e a quanto risulta anche in Italia) per una così grande quantità di rifiuti. Senza un pronunciamento preventivo di conformità alla proprie norme da parte dell’Unione Europea, con la prossima entrata in vigore del decreto governativo la loro classificazione cambierebbe da rifiuti a sottoprodotti, e quindi vi potrebbe essere l’ok per la destinazione a Cavriglia: quindi alcuni milioni di tonnellate che usciranno dal sottosuolo di Firenze, entro certi limiti, potranno contenere cementiti e additivi chimici ed essere comunque trasportati a nel sito aretino, per la realizzazione della collina schermo. Alla faccia del ripristino ambientale! In tutto questo però dall’Unione Europea è stato espresso – tramite il Capo ufficio della Direzione Generale Ambiente a Bruxelles, recentemente interpellato dall’Associazione Idra - sostanzialmente che se gli atti del governo italiano fossero in contrasto con le norme UE “la Commissione assumerà le iniziative necessarie per garantire il rispetto del diritto ambientale UE da parte della Repubblica italiana, inclusa, ove necessario, l’apertura di una procedura d’infrazione”. Se si tiene conto che l’Europa ha già bocciato un precedente decreto governativo molto simile a quello presto in vigore, questa eventualità emerge in tutta la sua concretezza. Da qui la richiesta di chiedere formalmente in tutte le sedi deputate che l’avvio dei lavori di scavo della talpa venga vincolato ad un pronunciamento ufficiale preventivo della Commissione Ambiente dell’UE sul decreto in oggetto. E’ inoltre necessario – conclude Sgherri – fare chiarezza sulla questione dell’Osservatorio Ambientale decaduto da qualche mese, ne va infatti dei controlli sull’applicazione delle prescrizioni ambientali per il progetto di Alta Velocità Fiorentina. Insomma incognite e rischi che devono trovare risposte prima di proseguire l’iter di realizzazione di un progetto sul quale ribadiamo tutta la nostra – storica – contrarietà .
Liberamente – Appunti di lavoro n° 20
Liberamente – Appunti di lavoro n° 20
Il Sommario:
Segnaliamo in Italia: No Monti Day
Economie: La decrescita è in atto, si chiama povertà. - La recessione peggiora: nel 2013 il PIL calerà ancora. - Il lungo inverno delle famiglie con reddito da lavoro. CGIL:"Altro che ripresa". - Il catastrofico day after per gli italiani
Democrazie: Report del convegno "Province, democrazia, rappresentanza, ripartiamo dai territori"
Segnaliamo in Toscana: Contributo CD diagnostico. Presentata mozione in Consiglio Regionale
Dal Consiglio Sgherri: "Preoccupazione sul campo profughi di via Pietrasantina" - Ex Mabro. Interrogazione di Sgherri e Marini. - Sgherri su indirizzi per la nuova Autorità Idrica Toscana.
Dalle Provincie: FI: ADINA. - FI: AAA Cercasi Istituzioni a sostegno vertenza ex ISI. - PI: Santa Luce. AR: Cavriglia e materiale di scavo della TAV. PI: Barbuti su IKEA
Siamo su Facebook: FdS-Verdi Gruppo Toscana
e su internet: www.prcgruppotoscana.it - www.pdcitoscana.blogspot.com - www.rifondazionetoscana.it
e su internet: www.prcgruppotoscana.it - www.pdcitoscana.blogspot.com - www.rifondazionetoscana.it
Il 27 ottobre in piazza contro Monti
la politica di austerità e chi l’appoggia,
contro l’UE dell’oligarchia finanziaria
Sos casa, la protesta interrompe il consiglio
Sos casa, la protesta interrompe il consiglio
Gli antagonisti dell’ex Caserma Occupata ottengono che il presidente Bianchi legga un loro documento. Polemiche dai banchi Pdl. E Rifondazione va all’attacco
Gli antagonisti dell’ex Caserma Occupata ottengono che il presidente Bianchi legga un loro documento. Polemiche dai banchi Pdl. E Rifondazione va all’attacco
dal tirreno
giovedì 27 settembre 2012
SCUOLA – FERRERO (PRC-FDS): UFFICIALIZZATO IL CONCORSO-TRUFFA
COMUNICATO
STAMPA
SCUOLA – FERRERO (PRC-FDS): «UFFICIALIZZATO IL
CONCORSO-TRUFFA: SCELTA DEMAGOGICA DEL MINISTRO PROFUMO. NOI STIAMO COI
PRECARI, PRC ADERISCE A MOBILITAZIONI PER TUTELA SCUOLA PUBBLICA»
Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, ha dichiarato:
Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, ha dichiarato:
«Il
ministro Profumo, senza dar retta alle numerose proteste, a partire dalla
manifestazione di sabato scorso, e neppure alla presa di posizione del
Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione, ha confermato, con la pubblicazione
del bando, la sua scelta demagogica di indire il concorso-truffa per una
manciata di cattedre. Noi stiamo coi precari e pensiamo che il concorso sia una
farsa: per difendere la scuola pubblica ci vuole ben altro, un’inversione
totale di tendenza, dopo gli sfaceli e i tagli degli ultimi anni. Aderiamo
quindi alle mobilitazioni dei prossimi giorni, a partire dalle giornate di
lotta indette dalle organizzazioni studentesche per il 5 e il 12 ottobre e
dallo sciopero della scuola indetto dalla FLC per la stessa giornata del 12».
25
settembre 2012
Ufficio stampa Prc:
cell. 366 6292992
Firenze: L'AD di Publiacqua SpA Alberto Irace contro le Lavoratrici (Part-Time)
Acea-Suez, accolto il ricorso dell’Antitrust gara privatizzazione Publiacqua SpA
Firenze: L'AD di Publiacqua SpA Alberto Irace contro le Lavoratrici (Part-Time)
Fonte: La Stampa.it
Acea-Suez, accolto il ricorso dell’Antitrust - Acquisizione del 40% del capitale di Publiacqua
11,3 milioni di sanzione dovranno essere pagati
Leggi tutto: http://www.usbpubliacqua.it/spip.php?article40
La prima sentenza emessa nel 2007 Leggi tutto: http://www.acquabenecomunetoscana.it/spip.php?article5828
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LAVORATRICI IN PUBLIACQUA DISCRIMINATE (Firenze)
Lettera ai Delagtai RSU Publiacqua
PART-TIME - UTILE ATTIVARCI SUBITO
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[Empolese Valdelsa] Raccolta fondi di Rifondazione per i terremotati - gonews.it