martedì 30 settembre 2014

Novedades Lucha de Clases

A 150 años de la fundación de la Primera Internacional - La clase obrera necesita una Internacional revolucionaria

Escrito por Alan Woods
El 28 de septiembre de 1864, delegados de distintos países se reunieron en St Martin’s Hall de Londres. Era el intento más serio hasta la fecha de unir las capas más avanzadas de la clase obrera a escala internacional. La reunión fue convocada como un acto de solidaridad internacional en respuesta al alzamiento polaco de 1863.
Leer más: A 150 años de la fundación de la Primera Internacional - La clase obrera necesita una Internacional revolucionaria

 
Escrito por Carlos Marx
 
El día de hoy se cumplen 150 años de la fundación de la primera internacional. Ese día 28 de septiembre de 1864, en Saint Martin's Hall de Long Acre, Londres [1], se realizó la asamblea inaugural en la que se aprobarían los estatutos y este manifiesto escrito por Marx.
Leer más: 150 años de la fundación de la 1a Internacional - Manifiesto Inaugural de la Asociación Internacional de los Trabajadores

 
Escrito por Carmen Máximo
La retirada de la contrarreforma de la ley del aborto de Gallardón es el resultado de la gran movilización contra este ataque a las mujeres y a su derecho a decidir. Su dimisión llega demasiado tarde y está relacionado con el rechazo de la sociedad hacia esta ley represora.
Leer más: La lucha por los derechos de la mujer gana el pulso y Gallardón dimite

 
Escrito por Gil M. - México
 
La lucha que comenzó en el Instituto Politécnico Nacional (IPN) con un paro en la Escuela Superior de Ingeniería y Arquitectura (ESIA) ha despertado a un gigante que había permanecido aparentemente dormido. En menos de 24 horas, a partir del lunes 22, se ha desatado una verdadera avalancha. Escuela tras escuela los estudiantes nos hemos organizado de forma espontánea para pararlas o hacer manifestaciones de apoyo a la lucha. Esto es una bocanada de aire fresco.
Leer más: México: La lucha estudiantil del Instituto Politécnico Nacional y la estrategia de las autoridades

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3 ottobre 2014 - Giornata della memoria e della mobilitazione


3 ottobre 2014 - Giornata della memoria e della mobilitazione

Nella notte del 3 OTTOBRE 2013 a causa di un terribile naufragio, 368 persone persero la vita al largo delle coste di Lampedusa.
Ogni anno migliaia di donne, uomini, bambini muoiono perché costretti ad attraversare il Mar Mediterraneo su mezzi di fortuna in condizioni disumane.

Scappano da guerre, violenze, persecuzioni etniche e religiose, dittature e miseria. Pur consapevoli dei pericoli spesso non hanno altra scelta che la fuga.

Vogliamo ricordare e commemorare la data del 3 ottobre ma anche chiedere a gran voce una politica che vada in senso diametralmente opposto a quella attuata fino ad oggi. Ed è per questo che chiediamo alla politica di attivarsi per ottenere i seguenti risultati:

- Sospensione del Regolamento Dublino e tutte le sue successive modifiche. Un’armonizzazione effettiva degli standard minimi d’accoglienza per i richiedenti asilo e destinatari di protezione internazionale in Europa in modo da garantire uguali diritti e stesse possibilità di inserimento nel territorio.

- L’apertura di corridoi umanitari attraverso percorsi autorizzati e sicuri d’ingresso per chi fugge dalle guerre e l’immediata apertura dei confini interni all’ Europa che privano migliaia di persone del diritto di scegliere dove vivere. Uscire dalla logica che ha portato alla creazione della Fortezza Europa e all’esternalizzazione delle frontiere.

- La creazione di un permesso di soggiorno europeo che permetta ai migranti di potersi muovere all’interno dei 28 paesi EU senza l’attuale discriminazione vigente.

- La necessità del riconoscimento di una cittadinanza europea basata sullo ius soli e il riconoscimento del diritto di voto amministrativo ed europeo.

- Chiusura immediata dei CIE

Solo nel 2014 i morti in mare, secondo le stime dell’ Unhcr, sarebbero oltre 2.500, tanti, troppi per continuare ad affrontare l’ accoglienza con un sistema emergenziale.

Il mantenimento di un approccio emergenziale all’ accoglienza da parte del governo italiano e da parte dell’ Unione Europea è destabilizzante, a tratti assume caratteri surreali.

I dati sono chiari; affrontare l’ accoglienza come è stato fatto finora provoca morte, dispendio abnorme di soldi, sostegno alla criminalità organizzata e rende difficoltoso l’ intervento di tutte le associazioni, movimenti, che lavorano nell’ambito dell’ immigrazione.

La vita di ciascuna e ciascuno ha più valore di qualsiasi successo politico o speculazione finanziaria.
Non smetteremo mai di affermarlo, con tutto il fiato che abbiamo.

VI ASPETTIAMO IL 3 OTTOBRE 2014 PER UN PRESIDIO SOTTO LA PREFETTURA DI FIRENZE (via Cavour) DALLE 16.00 alle ALLE 18.00

Rete Antirazzista Firenze, Comitato Primo Marzo Firenze,Assopace Palestina - gruppo di Firenze, COSPE, Fondazione Michelucci, L'altro Diritto - onlus,Amalipe Romano - Amicizia Rom, il Becco.


domenica 28 settembre 2014

La settimana di Contropiano


Il feticcio assurdo della "legalità". Nuove prove contro il generale Mori

Stiamo vivendo in un paese devastato, in cui "la fermezza" vale come repressione solo dei più deboli o degli oppositori politici. Come dimostrano i casi di Nunzio, Luca, Paolo, "i quattro" della Val Susa,...Leggi tutto

Ucraina: la Carovana Antifascista è arrivata a Mosca

Sono partiti ieri mattina da Roma i componenti della Carovana Antifascista diretta in Donbass con l’intenzione di esprimere la solidarietà dell’antifascismo europeo a chi nell’est dell’Ucraina,...Leggi tutto

Roma. Manifestazione sotto il carcere per Nunzio D’Erme e Marco Bucci

Nel vecchio carcere romano di Regina Coeli, sul lungotevere e sotto al Gianicolo, una volta si facevano le chiamate e si mandavano i saluti dall’alto verso le celle dei detenuti per fargli sentire...Leggi tutto

Kiev: fosse comuni e crimini di guerra, ma i media hanno perso la testa

Alcune ore fa il presidente ucraino, l’oligarca Petro Poroshenko, ha fatto sapere di aver firmato un decreto che autorizza il governo a chiudere temporaneamente le frontiere con la Russia. La possibilità...Leggi tutto

Roma: parteciparono a Presa Diretta, sospesi dal servizio. L'Usb occupa l’assessorato

I delegati sindacali dell’USB Ilario Ilari e Valentino Tomasone sono stati sospesi dal servizio in via cautelativa dalla loro azienda, la “Trotta Bus Service”, dopo essere stati intervistati dal...Leggi tutto

Roma. Arrestato Nunzio D'Erme

Questa mattina è stato arrestato a Roma il compagno Nunzio D'Erme, una delle figure più conosciute e stimate della sinistra antagonista del nostro paese, ex consigliere comunale al Campidoglio e protagonista...Leggi tutto

Riparte il processo Cucchi. Il Pg: "condannate tutti"

Il processo di primo grado sulla morte di Stefano Cucchi si concluse con un'immagine emblematica: il dito medio di uno dei tre secondini imputati per lesioni aggravate, rivolto a chi contestava la sentenza...Leggi tutto

La “pace” di Madrid: tortura e caccia al basco, nuova retata

Una nuova retata, una nuova dimostrazione di tracotanza da parte del governo spagnolo che trema davanti alla prospettiva della separazione della Catalogna e che non sa fare altro che rispondere con più...Leggi tutto

Cento anni dopo, l’Europa ancora al centro della guerra

Ascoltare due lectio magistralis di storia è sempre un’esperienza di straordinario interesse.  Vederne cogliere le connessioni con la situazione attuale è una ginnastica salutare sul piano della...Leggi tutto

Gli Stati Uniti bombardano in Siria. Contro l’Isis… per ora

Aerei da combattimento, bombardieri e missili Tomahawk lanciati dalle navi Usa che incrociano nel Mediterraneo e nel Golfo hanno colpito nel corso della notte obiettivi dell’Isis nel nord dell’ Iraq...Leggi tutto

Il Pkk: “combattete i jihadisti”. Esodo curdo dalla Siria, scontri al confine turco

Secondo fonti di diverso tipo sarebbero ormai 100 mila, o addirittura 130 mila, i profughi curdi che hanno attraversato il confine tra Siria e Turchia per sfuggire all’avanzata delle bande jihadiste...Leggi tutto

Controsemestre Popolare. "Subito lo sciopero generale"

Un resoconto sull'assemblea del Controsemestre svoltasi sabato a Roma presso lo  spazio sociale occupato Scup. Sabato 20 settembre si è svolto a Roma l'incontro nazionale del Controsemestre Popolare...Leggi tutto

I ribelli del Donbass

Putin “socialista”? Per quanto sembri incredibile, c’è chi pare crederlo veramente, sia tra chi lo appoggia che tra chi lo avversa. Poco importa che al recente Foro Nazionale della Gioventù...Leggi tutto

La Cgil si arrende, non passa di lì la Resistenza

E' già finita l'alzata di testa della Cgil davanti al Jobs Act di Renzi & co.  Anzi, il ducetto di Pontassieve parte alla carica contro i malpancisti interni al Pd, certo di non trovare alcuna...Leggi tutto

La foglia di fico dell'art. 18

Ormai siamo alle repliche.
La questione articolo 18 torna a riempire le prime pagine dei giornali con una ciclicità neanche tanto sorprendente ogni qual volta ci sia da alzare un polverone capace...Leggi tutto

Come Berluska, Renzi usa un travestimento al giorno

Ricordate i bei tempi (solo qualche anno fa) in cui Berlusconi appariva ogni giorno con una mise diversa? Un giorno era il presidente-imprenditore, un altro il presidente-operaio, un terzo uomo da avanspettacolo...Leggi tutto
  




venerdì 19 settembre 2014

[Castelfiorentino] VANE PROMESSE


VANE PROMESSE

Sono bastati pochi mesi della nuova amministrazione per poterne apprezzare due caratteristiche principali, almeno per il momento: l'estremo verticismo e l'assenza di serietà nelle politiche produttive (e dunque sociali).
Delle tante promesse fatte in campagna elettorale, la Giunta e il Sindaco hanno perso forse memoria: non passa giorno o comunicato che non facciano altro che ricordare che i SOLDI NON CI SONO!!
Non lo sapevano prima? Il loro stesso Partito non li aveva messi al corrente ?
I soldi non c’erano prima e purtroppo non ci sono adesso: il Sindaco invece di dare dell’incapace alle opposizioni, dovrebbe rendere conto di tutto quello che ha promesso in campagna elettorale (dare lavoro e abbassare le tasse, principalmente).
Ritorna quindi il tema sul quale solo Castello A Sinistra ha puntato il dito in campagna elettorale (vedasi soprattutto il dibattito organizzato da CNA e Confesercenti): perché fare tante promesse ai cittadini quando le risorse sono poche? Perché attaccarsi a speranze molto deboli senza prevedere piani più ponderati, più seri e completi?
Ad oggi ci pare chiaro che non esista un “piano B”. Il sindaco di un comune di 17000 abitanti non può creare occupazione in maniera diretta, ma nel nostro caso non ha saputo nemmeno salvare le lavoratrici ed i lavoratori della Pucci: contratto di solidarietà e licenziamento rimandato per un anno. In sostanza, caro lavoratore, inizia a cercarti un'altra sistemazione da solo. Di concreto cosa sta facendo l'amministrazione Falorni? Creare percorsi di ricollocamento attraverso l'attivazione di corsi professionali con l'Unione dei Comuni? Niente.
Dunque con questa esperienza, come potremmo fidarci delle sue parole riguardo al dramma della Shelbox? Un dramma occupazionale che da anni è stato utilizzato dal Partito Democratico come serbatoio di voti in cambio di inutili promesse. Adesso si tratta di ripartire da zero: quali sono le proposte del PD? Affidarsi a qualche altro “buon investitore”?
Quanto successo alla Shelbox permette purtroppo di analizzare il sottofondo culturale di PD, Forza Italia e similari, e quindi anche dell'attuale amministrazione. L'azienda è entrata in crisi non per mancanza di mercato, ma per errori dei proprietari; i lavoratori conoscevano quanto c'era da fare per continuare la produzione e gli ordini non mancavano. L'ideologia dominante, che pervade purtroppo anche parte del maggiore sindacato, la CGIL, ha spinto a fidarsi delle istituzioni e di qualche provvidenziale investitore. In questo momento di crisi, inoltre, lo Stato ha rimpinzato di soldi le maggiori banche, e non i lavoratori, dicendo che sicuramente le prime avrebbero investito in favore dei secondi. Quanto accaduto alla Shelbox è un esempio che questa pagliacciata non funziona, e che, al di là dell'esperienza dei lavoratori nel proprio settore, i grandi imprenditori e le banche rappresentano un problema e non la soluzione per l'occupazione.
Ci preme sottolineare che stiamo puntando il dito sui grandi imprenditori, non sulle piccole partite IVA che, a conti fatti, non sono altro che lavoratori dipendenti dal mercato (e quindi dai pesci più grandi) e dalle banche, ma senza diritti sindacali.
Cogliamo l'occasione anche per volgere una critica, costruttiva s'intende, a chi, anche tra i lavoratori, si è affidato a chi governa da anni attaccando e distruggendo i loro stessi diritti. Il Partito Democratico ritiene che si debba dare la stessa importanza all'imprenditore che licenzia (e si salva) e al lavoratore licenziato (e magari senza più diritti); questa è la realtà ormai da tempo e non c'è più ragione per avere fiducia in questo partito e nei suoi maggiori rappresentanti.
Riteniamo che si debbano dimenticare le promesse e le demagogie e che da tempo sia giunto il momento dell'autorganizzazione tra i lavoratori. Su questa base siamo aperti a discutere e proporre soluzioni per l'occupazione in Valdelsa.

CASTELLO A SINISTRA

mercoledì 17 settembre 2014

ANCHE SE RADIO, TELEVISIONI, GIORNALI E AZIENDE NON LO DICONO ..... E' CONFERMATO LO SCIOPERO DI TUTTI I FERROVIERI PER SABATO E DOMENICA PROSSIMI

                                                                    ancora
IN MARCIA !
GIORNALE DI CULTURA, TECNICA E INFORMAZIONE POLITICO SINDACALE, DAL 1908
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FERROVIE: CONFERMATO SCIOPERO DALLE 21 DI SABATO ALLE 21 DI DOMENICA.
TRENI FERMI PER PENSIONI, SICUREZZA, ORARI E LICENZIAMENTI


ANCHE SE RADIO, TELEVISIONI, GIORNALI E AZIENDE NON LO DICONO .....
E' CONFERMATO LO SCIOPERO DI
 TUTTI I FERROVIERI PER SABATO E DOMENICA PROSSIMI
(Aumentare i disagi per i viaggiatori, non informandoli correttamente e per tempo, è un
 modo subdolo e cinico per creare un clima di avversione sociale contro i ferrovieri)


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LA PROTESA E' STATA PROCLAMATA DA:
 COORDINAMENTO AUTORGANIZZATO TRASPORTI (CAT)
DALL'UNIONE SINDACALE DI BASE (USB)
E  SOSTENUTA DALLA CONFEDERAZIONE UNITARIA DI BASE (CUB)
  
 TRENI FERMI DALLE 21,00 DI SABATO 20, ALLE ORE 21,00 DI DOMENICA 21 SETTEMBRE 2014
Scarica le NORME TECNICHE dello sciopero


 INVITIAMO A RINVIARE I VIAGGI O A UTILIZZARE SOLO I TRENI 'GARANTITI'
(Scarica la tabella dei TRENI GARANTITI)

CHIUSE ANCHE BIGLIETTERIE, OFFICINE E STAZIONI
(I BIGLIETTI SI POSSONO ACQUISTARE IN TRENO SENZA ALCUN SOVRAPPREZZO )


LA COMMISSIONE 'ANTISCIOPERO' BLOCCA LA PROTESTA NEL SOLO SETTORE MERCI
 Per il solo trasporto merci lo sciopero E' SOSPESO a causa di un intervento
 subdolo e minaccioso della Commissione 'antisciopero' che vorrebbe vietare
 anche ai lavoratori addetti al trasporto merci l'esercizio del diritto di
 sciopero imponendo un numero imprecisato di servizi 'essenziali'



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LE NOSTRE RAGIONI:


PENSIONI: NO AI 67 ANNI DELLA MONTI-FORNERO !
MACCHINISTI, CAPITRENO, MANOVRATORI E GLI ALTRI ADDETTI ALLA CIRCOLAZIONE
 SI FERMERANNO PER PROTESTARE CONTRO LA MODIFICA DELL'ETA' PENSIONABILE
INTRODOTTA CON LA MICIDIALE RIFORMA MONTI-FORNERO CHE CI COSTRINGERA' A
LAVORARE SUI TRENI FINO A 67 ANNI
PROBLEMI TRASCURATI E LASCIATI IRRISOLTI - ANZI AGGRAVATI - CON LA FIRMA DELL'ULTIMO
CCNLE DOPO IL VOLTAFACCIA DEL GOVERNO E DEL MINISTRO POLETTI, CHE HA ACCANTONATO
 LA SOLUZIONE  (GIA' APPROVATA DALLA COMMISSIONE LAVORO DELLA CAMERA)
PER UNA ETA'  PENSIONABILE RAGIONEVOLE ED EQUA PER CHI LAVORA SUI TRENI.

UNA LEGGE INGIUSTA CHE HA CALPESTATO E UMILIATO LE ASPETTATIVE DI
MILIONI DI LAVORATORI E CHE PER I FERROVIERI HA SIGNIFICATO UN
AUMENTO DELLA SOGLIA PER LA PENSIONE DI CIRCA 9 ANNI
TANTI DI NOI - VISTA L'ASPETTATIVA DI VITA MOLTO PIU' BASSA DELLA
MEDIA NAZIONALE - NON ARRIVERANNO VIVI A QUELL'ETA'
E COMUNQUE E' IMPENSABILE ED INGIUSTO IPOTIZZARE CHE UN MACCHINISTA
CONTINUI A GUIDARE UN TRENO E UN CAPOTRENO A LAVORARCI SU FINO A 67 ANNI


ORARI DI LAVORO E TURNI
CONTRO LE 10 ORE DI LAVORO GIORNALIERE, I TURNI INDIVIDUALI DISUMANIZZATI E LE
TERRIBILI FLESSIBILITA' DI IMPIEGO CHE RENDONO IL LAVORO INSOSTENIBILE E NOCIVO

  DEMOCRAZIA SINDACALE
CONTRO LE NUOVE REGOLESULLA 'RAPPRESENTANZA SINDACALE' CHE
SOFFOCANO LA DEMOCRAZIA PER TUTELARE LA CASTA SINDACALE, INAMOVIBILE
E PARASSITARIA
 CHE VIVE ALLE SPALLE DI MILONI DI LAVORATORI


CONTRO IL 'RIORDINO' NORMATIVO
ABOLIZIONE DEL CAPOTRENO E SOVRACCARICO
DI RESPONSABILITA' AL MACCHINISTA, DELEGA ALLE IMPRESE DI IMPORTANTI
ASPETTI NORMATIVI, OVVERO LA PRIVATIZZAZIONE DEI REGOLAMENTI FERROVIARI

CONTRO I LICENZIAMENTI

DEI FERROVIERI CHE SI SONO IMPEGNATI PER DIFENDERE LA SICUREZZA


(PER SAPERNE DI PIU', LEGGI TUTTO...)


martedì 16 settembre 2014

Africa: Cuba invia medici e infermieri per combattere l'Ebola - contropiano.org

Africa: Cuba invia medici e infermieri per combattere l'Ebola - contropiano.org

Newsletter PRC

La Banda Bassotti per il Donbass: no pasaran!

Rifondazione CcomunistaEmanuele e Giulia, circolo Che Guevara Roma – Il centro sociale autogestito Intifada di Roma ha ospitato Venerdì sera una delle più importanti tappe della Carovana Antifascista organizzata dalla Banda Bassotti. Si tratta di un tour pensato dalla Banda al fine di raccogliere fondi economici e solidarietà per il popolo del Donbass. Le tappe successive

Sinistra sarda fa un primo bilancio sulle politiche della giunta Pigliaru. Cominciamo dal lavoro

Rifondazione Ccomunistacomunicato stampa della Sinistra Sarda – Il flop sardo del programma Garanzia Giovani e le inconsistenti politiche regionali per il lavoro Nonostante i proclami e i buoni propositi, a 180 giorni dall’insediamento della Giunta Pigliaru e a quattro mesi dal lancio in Sardegna del programma Garanzia Giovani, emerge in maniera drammatica l’inconsistenza delle politiche

RENZI HA PERSO SU TUTTA LA LINEA E LE POLITICHE LE DECIDE LA GERMANIA

Rifondazione CcomunistaEUROPA – FERRERO (PRC): RENZI HA PERSO SU TUTTA LA LINEA E LE POLITICHE LE DECIDE LA GERMANIA. ADESSO DISOBBEDISCA AI TRATTATI E RITIRI LA MOGHERINI DALLA COMMSSIONE E ATTUI LA POLITICA DELLA SEDIA VUOTA. Paolo Ferrero, segretario nazionale del Prc-SE, ha dichiarato: “L’ultima riunione europea rappresenta la piena conferma che Renzi ha perso su

Essere (ancora) comunisti/e

Rifondazione Ccomunistadi Lidia Menapace – Mi occuperò dell’importante recente relazione di Bertinotti, ma vorrei poter avere il testo completo, spero sarà pubblicato: anche se è possibile che non lo condivida o non del tutto o in qualche parte ecc., si tratta comunque di una riflessione ad ampio raggio, a quanto sembra senza rete e senza accorgimenti

Zanotelli: Cento milioni di euro al giorno in armi

Rifondazione Ccomunistadi Alex Zanotelli – L’appello. Chiediamo al governo sia di bloccare le spese militari che di «tagliare le ali» agli F-35 che ci costeranno 15 miliardi di euro La guerra imper­versa ormai dall’Ucraina alla Soma­lia, dall’Iraq al Sud Sudan, dal Calif­fato isla­mico (Isis), al Calif­fato del Nord della Nige­ria (Boko Haram), dalla Siria al Cen­tra­frica,

Francesco, Ferrero: “Piena condivisione delle parole del Pontefice: la guerra è follia”

Rifondazione Ccomunistadi Paolo Ferrero – Sono importanti le parole del Pontefice di condanna della guerra, che Francesco ha pronunciato stamattina al sacrario di Redipuglia, parole che condivido totalmente. In particolare oggi, in un momento in cui le politiche statunitensi e l’ignavia dell’Unione Europea stanno provocando la guerra in Ucraina e stanno dando vita ad una nuova

Lettera dal carcere di Leonard Peltier per il 70° compleanno

Rifondazione Ccomunistatraduzione di Maurizio Acerbo – maurizioacerbo.it – Il 12 settembre Leonard Peltier ha compiuto 70 anni, 38 dei quali passati nelle prigioni americane. Leonard Peltier è un esponente del movimento indiano americano (AIM) contro il quale – come nel caso delle Pantere Nere – l’Fbi scatenò una strategia di scientifica persecuzione giudiziaria e repressione violenta.
 
 

Appuntamenti e feste


lunedì 15 settembre 2014

Newsletter ci Controlacrisi


CONTROLACRISI ti segnala le seguenti notizie:
  1. I No Triv sparano a zero contro il capitolo idrocarburi dello Sblocca Italia. Il documento del coordinamento nazionale
    Su alcuni passaggi dello "Sblocca Italia" il coordinamento nazionale "No Triv" ha provato ha provato ad entrare nel merito scoprendo tutti i regali ai petrolieri e il massacro programmato del...
  2. Lavoro: Fisac-Cgil, reddito famiglie lavoratori -8 mila euro dal 2000
    I contratti nazionali dal duemila ai giorni nostri sono stati un argine contro l'inflazione ma non abbastanza forte per reggere il combinato disposto, peso del fisco e bassa produttività. Il...
  3. "Renzi a Chiomonte? Non può non incontrare i No Tav". Sindaci pronti al dialogo, "ma sulle nostre idee"
    "Matteo Renzi a Chiomonte? Non puo' non incontrare i NoTav". La mobilitazione prevista per mercoledi' mattina in occasione della possibile visita del premier al cantiere Tav della Maddalena ha tutta...
  4. STrikemeeting, il documento finale dopo la plenaria di ieri ad Acrobax di Roma
    Ecco il comunicato finale dello #strikemeeting che si è svolto a Roma in questo fine settimana. Oltre 500 tra precari/e, lavoratrici/ori, attivist*, student* hanno discusso e lanciato alcune...
  5. Italia in caduta libera. L'Ocse rivede al ribasso il Pil del 2014
    Doppia doccia gelata per l'Italia: la prima arriva dall'Ocse, la seconda da Standard&Poor's. Secondo l'organizzazione parigina il nostro paese chiudera' anche il 2014 in recessione: il Pil si...
  6. Europa, una minaccia credibile per cambiare rotta
    Regole fiscali, austerity, pareggio di bilancio in Costituzione. E, dopo l’Ecofin di Milano, arriva un diretto controllo europeo sull’attuazione delle riforme su giustizia, mercato del...
  7. Svezia, l'exploit del partito razzista di Akesson, così simile a Le Pen e Farage
    Una margherita blu con centro giallo, un innocuo e rassicurante simbolo che evoca natura e pulizia oltre ai colori della bandiera nazionale: cosi' si è presentato all'elettorato svedese il...
  8. Paracadutisti italiani nell’inferno centrafricano
    Nuovo intervento delle forze armate italiane in terra africana. Nei giorni scorsi si è concluso a Bangui, capitale della martoriata Repubblica Centrafricana, lo schieramento di una cinquantina...
  9. Svezia, il centrosinistra batte il governo neoliberista del disastro sociale
    La coalizione 'Social Democratici-Verdi-Sinistra' dell’ex metalmeccanico Stefan Lovfen e' nettamente in testa nella competizione elettorale in Svezia con il 43,7%. Pur lontano dalla maggioranza...

  10. ControLaCrisi: Notizie, Conflitti, Lotte


Novedades Lucha de Clases

 
Escrito por Alan Woods Sábado 13 de Septiembre de 2014
El camarada Riaz Lund, miembro destacado de la sección pakistaní de la Corriente Marxista Internacional (CMI) y conocido luchador de la clase obrera de Karachi, ha sido disparado a sangre fría por unos asesinos. En un asalto cobarde y brutal, fue tiroteado tres veces, dos en el estómago y una en el pecho.

 
 
Escrito por Corriente Marxista Internacional Lunes 15 de Septiembre de 2014
El estado de ánimo revolucionario está creciendo en todo el mundo mientras el capitalismo se pudre y la élite gobernante trata de mantener su posición atacando a la clase obrera. Mientras tanto, la Corriente Marxista Internacional –CMI– está creciendo en número, desarrollando una comprensión más profunda de los procesos que tienen lugar, interviniendo en las luchas y peleando por las ideas socialistas en los movimientos de los trabajadores y de la juventud.
Leer más: Entusiasmo revolucionario en el Congreso Mundial de la Corriente Marxista Internacional

 
Escrito por Rachel Gibbs, Marxistas de Glasgow Viernes 12 de Septiembre de 2014
A tan sólo 7 días del referéndum sobre la independencia escocesa, la semana pasada ha visto un gran cambio en las encuestas. Hasta ahora la mayoría de las encuestas situaban a la campaña del "no" por delante, con alrededor de un 10% de distancia. Esta ventaja ya era menor a la que había sido el año pasado, pero aún así parecía predecir una cómoda victoria para el bando pro-unión.
Leer más: Referéndum de Escocia: ¿Por qué la campaña del Sí está ganando terreno?


Ucrania: La hipocresía de la OTAN sobre la "Invasión rusa" cuando Kiev sufre una derrota

Escrito por Jorge Martin Lunes 15 de Septiembre de 2014
En vísperas de la Cumbre de la OTAN en Gales, la crisis en Ucrania ha visto un recrudecimiento de la retórica. Los mismos que denunciaron las "armas de destrucción masiva" de Saddam han lanzado la alarma acerca de la invasión de miles, tal vez decenas de miles de tropas rusas en Ucrania, exigiendo medidas rápidas para contrarrestar el ataque.
Leer más: Ucrania: La hipocresía de la OTAN sobre la "Invasión rusa" cuando Kiev sufre una derrota


Escrito por ¡Ahora o Nunca!
Quienes hemos compartido el manifiesto “Ahora o Nunca”, tenemos algo en común: con la lucha cotidiana desde diversos ámbitos, queremos ser capaces de ofrecer una alternativa de transformación socialista de la sociedad que sitúe a IU como parte del instrumento de ese proceso en construcción.
Leer más: Por una IU democrática y combativa: ¡AHORA O NUNCA! Asamblea Abierta en la sede Federal de IU


El Capital de Piketty y el fantasma de la desigualdad

Escrito por Adam Booth Lunes 15 de Septiembre de 2014
Thomas Piketty, un economista y académico francés, se ha convertido de la noche a la mañana en todo un fenómeno gracias a su libro “El capital en el siglo XXI”, un bestseller que ha avivado el debate de la desigualdad bajo el capitalismo, con entusiasmo y halagos desde la izquierda reformista y con horror y miedo desde la derecha del libre mercado.
Leer más: El Capital de Piketty y el fantasma de la desigualdad


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Batte il tempo dello sciopero sociale


Batte il tempo dello sciopero sociale

Partiamo da un dato: nei tre giorni dello Strike Meeting, oltre 500 tra lavoratrici e lavoratori, precari, studentesse/studenti, attiviste/i sindacali, dei centri sociali e dei comitati che difendono i beni comuni, provenienti da tutta Italia e non solo, si sono incontrati e hanno discusso per ore, mettendo a confronto forme organizzative, pretese programmatiche, pratiche di lotta. Un dato per nulla scontato, che non si limita a registrare la forza quantitativa dell'evento, ma segnala, semmai, la qualità di un processo politico dove alla competizione tra gruppi si sostituisce la composizione virtuosa delle differenze. Da qui dunque occorre prendere le mosse per passare in rassegna i punti salienti del dibattito. 

Nei workshop come nelle plenarie, nei tavoli programmatici come nella tavola rotonda con gli attivisti provenienti da Germania, Francia, Grecia, Spagna e Portogallo, centro dell'attenzione sono state le politiche neoliberali, approfondite dalla crisi, che stanno ridisegnando lo scenario europeo: attacco ai salari, compressione dei diritti sindacali, dequalificazione e aziendalizzazione della formazione e della ricerca, privatizzazione delle public utilities, recinzione dei beni comuni, nuovo governo della mobilità della forza-lavoro e sfruttamento del lavoro migrante. Altrettanto, e al seguito di una definizione non superficiale di questi fenomeni, è emersa l'esigenza di fare un salto di qualità nell'articolazione delle lotte e delle istanze programmatiche.

È evidente a tutte e tutti ‒ e l'avvio della tre giorni con la tavola rotonda animata dagli attivisti europei non è stato casuale ‒ che l'Europa è il terreno minimo dello scontro, la scala transnazionale decisiva per affermare conflitti capaci di incidere. Ed è evidente che senza la costruzione di uno spazio di relazione permanente e innovativo tra le lotte e i movimenti è inimmaginabile rompere l'impasse e sovvertire il presente. Lo sciopero sociale, generale e generalizzato, precario e metropolitano vuole essere un primo approdo, indubbiamente parziale ma fondamentale, di questa sperimentazione. Un modo per cominciare a rovesciare la narrazione tossica che sostituisce il merito all'uguaglianza, la competizione selvaggia alla felicità comune.

La piattaforma dello sciopero non può che comporre le istanze che segnano il mondo del lavoro e della formazione, del non lavoro e della cooperazione sociale. Rifiutare e respingere il Jobs Act e la riforma renziana della scuola, oltre alla nuova stagione di privatizzazione e mercificazione dei beni comuni, in generale la trasformazione neoliberale del mercato del lavoro e la rinazionalizzazione della cittadinanza, significa infatti battersi per un nuovo welfare, per il diritto all'abitare, per il reddito europeo sganciato dalla prestazione lavorativa, per il salario minimo europeo, per l'accesso gratuito all'istruzione, e lottare contro i dispositivi di selezione e di controllo che, attraverso le retoriche meritocratiche, aprono le porte delle scuole e delle università ai privati e fanno del sapere strumento docile degli interessi d'impresa. Non c'è solo la disoccupazione a colpire giovani e meno giovani, non è solo la sottoccupazione a trafiggere milioni di donne e di uomini. Si tratta del nuovo mantra dell'occupabilità che spinge ad accettare il lavoro purché sia, quello senza diritti e, addirittura, gratuito (vedi il modello Expo). Rivendicare reddito garantito e salario minimo europeo deve quindi procedere di pari passo con la pretesa della libertà e della democrazia sindacale, del diritto di coalizione e di sciopero, dentro e fuori i posti di lavoro. Ancora: senza la difesa dei beni comuni e la riappropriazione democratica del welfare è impensabile un processo di conflitto espansivo che sappia mettere all'angolo la gestione neoliberale della crisi.

Una piattaforma comune per uno sciopero sociale che sappia combinare le diverse forme di lotta e di sciopero sperimentate e progettarne di nuove, potenzialmente capaci di estendersi su scala europea: lo sciopero generale del lavoro dipendente, lo sciopero precario e metropolitano, lo sciopero di chi non ha diritto di sciopero, il netstrike, lo sciopero nei luoghi della formazione, lo sciopero di genere. Un caleidoscopio di pratiche da costruire pazientemente attraverso dei veri e propri laboratori territoriali dello sciopero. 

Verso lo sciopero sociale, per il quale proponiamo la data del 14 novembre ‒ per avere il tempo di far crescere un processo reale che vada oltre l'evocazione roboante, e perché proprio a novembre si concluderà l'iter parlamentare del Jobs Act, mentre si procederà speditamente verso l'approvazione della Legge di stabilità e il giorno successivo si concluderà la consultazione del Governo sul Piano Scuola ‒, sono diversi gli appuntamenti importanti che rilanciamo con forza: il 2 ottobre a Napoli, per contestare il board della BCE; il 10 ottobre, la grande mobilitazione  e gli scioperi delle studentesse e degli studenti, dei docenti e del personale ATA; l'11 e 12 ottobre a Milano, avviando la lunga agenda di conflitto contro l'Expo che avrà come approdo il 1 maggio; dal 9 al 12 ottobre, la guerriglia tag contro l'Internet Festival di Pisa; il 16 ottobre dove con buona probabilità prenderà forma lo sciopero generale della logistica. Proponiamo inoltre a tutte le reti europee di avviare una discussione sull'estensione transnazionale della pratica dello sciopero: saremo a Bruxelles al meeting lanciato dal coordinamento di Blockupy il prossimo 26 e 27 settembre per discutere iniziative comuni. Proponiamo anche per il 7 novembre una giornata di azioni dislocate in tutte le città contro il programma Youth Guarantee e più in particolare contro gli enti pubblici e privati (centri per l'impiego, Regioni, agenzie interinali, università/fondazioni) che il programma gestiscono. Sabato 1 novembre, e se la data del 14 novembre sarà accolta come la migliore per lo sciopero sociale, proponiamo di rivederci a Roma, un'assemblea dei laboratori territoriali per entrare nel vivo della preparazione dello sciopero stesso.

Da tutte e tutti coloro che hanno partecipato allo Strike Meeting un caloroso abbraccio agli attivisti ancora privi della libertà, nella speranza di rivederli presto con noi nelle lotte.


Abbiamo detto è tempo di sciopero sociale, da oggi cominciamo a battere questo tempo!       


Roma 14.09.2014

Verso il 10 ottobre Costruiamo dal basso lo sciopero generale della scuola

 

Verso il 10 ottobre
Costruiamo dal basso lo sciopero generale della scuola
 
Lassemblea delle scuole di Roma e provincia, convocata l11 settembre da Autoconvocati scuolaCoordinamento precari scuolaCoordinamento delle scuole e Precari uniti contro i tagli, dopo unampia e articolata discussione indica nel 10 ottobre, giorno in cui manifesteranno gli studenti, la data per costruire dal basso uno sciopero unitario del mondo della scuola. Per la riuscita di questo primo momento di mobilitazione nazionale unitario e di massa, contro il progetto di (contro)-riforma della scuola proposto dal governo, si ritiene necessario il seguente percorso:
 
Contribuire alla riuscita della manifestazione unitaria dei precari della scuola indetta per il giorno 15 settembre alle ore 15 a via Pianciani, confluendo poi al presidio delle elementari previsto per le 17 sotto il Miur.
 
Riunirsi nuovamente in unassemblea-presidio al ministero della Pubblica istruzione giovedì 25 settembre dalle ore 15,30 per portare in piazza la protesta del mondo della scuola e organizzare:
 
Assemblee in tutte le scuole, nei giorni mercoledì 1 e giovedì 2 ottobre, per promuovere lo sciopero unitario del 10 ottobre, su una piattaforma comune.
 
I punti della piattaforma comune emersi dallassemblea possono essere così sintetizzati:
 
1)      Lotta in difesa della democrazia della scuola e dellorizzontalità degli organi collegiali e delle assemblee degli studenti, di contro al tentativo di ulterioregerarchizzazione della scuola promosso dal governo, che intende accentrare tutte le decisioni nella figura del Dirigente-Manager, coadiuvato dai privati, fino allachiamata diretta dei lavoratori.
 
2)      Lotta contro lingresso dei privati nella gestione della scuola (che ricalca la proposta di legge Aprea sconfitta dalla mobilitazione unitaria di studenti e lavoratori) e la conseguente privatizzazione dellistruzione pubblica.
 
3)      Lotta alla falsa meritocrazia, che nasconde gli ulteriori tagli alle retribuzioni dei lavoratori della scuola e conferma la pesantissima riduzione di risorse alla scuola statale realizzata dalla (contro)-riforma Gelmini, che non a caso oggi esalta le misure del governo rivendicandone la paternità.
 
4)      Lotta alla demagogia di un governo, che sotto la pressione delle mobilitazioni e di una imminente condanna a una pesante multa dalla Unione Europea, ora che ne ha la presidenza, promette 150.000 assunzioni di docenti (mentre il personale Ata rischia di essere ulteriormente ridotto e le sue funzioni esternalizzate), senza però mantenere le reiterate promesse di mandare in pensione i 4.500 lavoratori di Quota 96, che hanno da tempo raggiunto tutti i requisiti. Tanto più che la giustificazione del governo per gli impegni non mantenuti, non ci sono le risorse economiche, è smentita, ad esempio, dalle sempre crescenti spese militari.
 
5)      Lotta per lavorare meglio, lavorare tutti, contro laumento dellorario dei docenti di ruolo, chiamati dal governo a fare, senza retribuzione, le supplenze brevi, con conseguente soluzione finale dei precari delle graduatorie di istituto che, dopo aver lavorato per anni nella precarietà più totale e aver investito soldi e tempo per conseguire abilitazioni e titoli conferenti punteggio, verrebbero rispediti a casa. Laumento dellorario di lavoro, inoltre, andrà necessariamente a discapito dellaqualità dellofferta formativa, che va al contrario rifinanziata come chiedono anche le famiglie.
 
6)      Lotta per migliorare la qualità dellistruzione riabbassando il numero di alunni per classe,  ripristinando il tempo pieno e i posti tagliati dalla riforma Gelmini e dallinnalzamento delletà pensionabile, per immettere in ruolo i precari (personale Ata e insegnanti) sui posti disponibili e non su un indefinito organico funzionale.
 
7)      Lotta per il rinnovo e la salvaguardia del Contratto nazionale di lavoro e degli scatti, che sono stati ulteriormente bloccati dal governo, e che rischiano ora di essere definitivamente eliminati da un presunto merito stabilito in modo arbitrario dai dirigenti e dai test Invalsi. Si tratta, al contrario, di recuperare in pieno ilpotere di acquisto, calato di almeno 200 al mese, perso dai lavoratori della scuola negli ultimi anni di blocco delle retribuzioni, mediante la richiesta di un significativo aumento uguale per tutti, di fronte ai tentativi di divisioni portate avanti dal governo.
 

FERROVIE: TRENI FERMI PER QUATTRO GIORNI, SCIOPERO ARTICOLATO DAL 18 AL 21 SETTEMBRE 2014. I FERROVIERI PROTESTANO ANCORA, SU PENSIONI, SICUREZZA, ORARI E LICENZIAMENTI

                                                                    ancora
IN MARCIA !
GIORNALE DI CULTURA, TECNICA E INFORMAZIONE POLITICO SINDACALE, DAL 1908
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FERROVIE: TRENI FERMI PER QUATTRO GIORNI, SCIOPERO ARTICOLATO DAL 18 AL 21 SETTEMBRE 2014.
I FERROVIERI PROTESTANO ANCORA, SU PENSIONI, SICUREZZA, ORARI E LICENZIAMENTI


SCIOPERO DI TUTTI I FERROVIERI PROCLAMATO DA:
 COORDINAMENTO AUTORGANIZZATO TRASPORTI (CAT)
DALL'UNIONE SINDACALE DI BASE (USB)


Per il trasporto Merci dalle 21 di giov. 18 alle 21 di ven. 19 settembre
Per il trasporto Viaggiatori dalle 21 di sab. 20 alle 21 di dom. 21 settembre

CHIUSE ANCHE BIGLIETTERIE, OFFICINE E STAZIONI
(Scarica la tabella dei treni garantiti)
.
<Allegato di posta elettronica.png>.

              TENUTO CONTO DEL SILENZIO DELLE AZIENDE E DEI MEZZI DI COMUNICAZIONE, AVVISIAMO TUTTI I VIAGGIATORI:<ejbiachf.png>
PENSIONI: NO AI 67 ANNI DELLA MONTI-FORNERO !
MACCHINISTI, CAPITRENO, MANOVRATORI E GLI ALTRI ADDETTI ALLA CIRCOLAZIONE
 SI FERMERANNO PER PROTESTARE CONTRO LA MODIFICA DELL'ETA' PENSIONABILE
INTRODOTTA CON LA MICIDIALE RIFORMA MONTI-FORNERO CHE CI COSTRINGERA' A
LAVORARE SUI TRENI FINO A 67 ANNI
PROBLEMI TRASCURATI E LASCIATI IRRISOLTI - ANZI AGGRAVATI - CON LA FIRMA DELL'ULTIMO
CCNLE DOPO IL VOLTAFACCIA DEL GOVERNO E DEL MINISTRO POLETTI, CHE HA ACCANTONATO
 LA SOLUZIONE  (GIA' APPROVATA DALLA COMMISSIONE LAVORO DELLA CAMERA)
PER UNA ETA'  PENSIONABILE RAGIONEVOLE ED EQUA PER CHI LAVORA SUI TRENI.

UNA LEGGE INGIUSTA CHE HA CALPESTATO E UMILIATO LE ASPETTATIVE DI
MILIONI DI LAVORATORI E CHE PER I FERROVIERI HA SIGNIFICATO UN
AUMENTO DELLA SOGLIA PER LA PENSIONE DI CIRCA 9 ANNI
TANTI DI NOI - VISTA L'ASPETTATIVA DI VITA MOLTO PIU' BASSA DELLA
MEDIA NAZIONALE - NON ARRIVERANNO VIVI A QUELL'ETA'
E COMUNQUE E' IMPENSABILE ED INGIUSTO IPOTIZZARE CHE UN MACCHINISTA
CONTINUI A GUIDARE UN TRENO E UN CAPOTRENO A LAVORARCI SU FINO A 67 ANNI


ORARI DI LAVORO E TURNI
CONTRO LE 10 ORE DI LAVORO GIORNALIERE, I TURNI INDIVIDUALI DISUMANIZZATI E LE
TERRIBILI FLESSIBILITA' DI IMPIEGO CHE RENDONO IL LAVORO INSOSTENIBILE E NOCIVO

  DEMOCRAZIA SINDACALE
CONTRO LE NUOVE REGOLESULLA 'RAPPRESENTANZA SINDACALE' CHE
SOFFOCANO LA DEMOCRAZIA PER TUTELARE LA CASTA SINDACALE, INAMOVIBILE
E PARASSITARIA
 CHE VIVE ALLE SPALLE DI MILONI DI LAVORATORI


CONTRO IL 'RIORDINO' NORMATIVO
ABOLIZIONE DEL CAPOTRENO E SOVRACCARICO
DI RESPONSABILITA' AL MACCHINISTA, DELEGA ALLE IMPRESE DI IMPORTANTI
ASPETTI NORMATIVI, OVVERO LA PRIVATIZZAZIONE DEI REGOLAMENTI FERROVIARI

CONTRO I LICENZIAMENTI


DEI FERROVIERI CHE SI SONO IMPEGNATI PER DIFENDERE LA SICUREZZA


(PER SAPERNE DI PIU', LEGGI TUTTO...)

Polizia uccide migrante a Firenze

Ragazzo nigeriano precipita da palazzo e muore per fuggire a un controllo di polizia - Repubblica.it

sabato 13 settembre 2014

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