venerdì 19 dicembre 2014

Newsletter PRC

18 dicembre, Giornata d’Azione Globale per i Diritti delle e dei Migranti, Rifugiati e Sfollati

Rifondazione Ccomunistadi Stefano Galieni – «Guarda che co’ sti immigrati famo più sordi che co la droga». Più o meno questo il testo della intercettazione che evidenzia come, nell’inchiesta Mafia Capitale, chi ha intenzione di fare lauti profitti ha da tempo compreso come tutto quello che ruota alle emergenze connesse all’immigrazione rappresentino un immenso business. Centri

Un giorno nero per Netanyahu

Rifondazione Ccomunistadi  Luisa Morgantini - http://ilmanifesto.info – Medio oriente/Ue. Il premier israeliano non trova niente di meglio che accusare l’Europa – che blandamente riconosce lo Stato di Palestina – delle responsabilità dell’Olocausto Ieri, anche se Kerry ha comu­ni­cato ai pale­sti­nesi che gli Usa por­ranno il veto alla loro richie­sta all’Onu di porre un ter­mine all’occupazione israe­liana e alla

Syriza, cambia la Grecia, cambia l’Europa

Rifondazione Ccomunistahttp://ilmanifesto.info – Appello. “Chiediamo a chiunque abbia a cuore la democrazia, la coesione sociale e la giustizia di sostenere il diritto del popolo greco a scegliere liberamente il proprio futuro” a Gre­cia ha fatto in que­sti anni da cavia per la can­cel­la­zione dello stato sociale e dei diritti demo­cra­tici in Europa. I pac­chetti di “sal­va­tag­gio”

Discorso del presidente Raul Castro sulle relazioni di Cuba con gli USA

Rifondazione Ccomunistahttp://italiano.prensa-latina.cu – L’Avana, 17 dic (Prensa Latina) Prensa Latina trasmette il testo integro del discorso del presidente cubano, Raul Castro, su importanti temi relativi alle relazioni Cuba-Stati Uniti. “Compatrioti: Dalla mia elezione come Presidente del Consiglio di Stato e dei Ministri, ho reiterato in occasioni multiple, la nostra disposizione per sostenere col governo degli Stati

Contro l’austerità, per il lavoro e i diritti: «Col pareggio ci perdi»

Rifondazione CcomunistaCONTRO L’AUSTERITÀ, PER IL LAVORO E I DIRITTI: “COL PAREGGIO CI PERDI”   Giovedì alle 17,30 presso l’Auditorium di via Rieti a Roma, nell’ambito della giornata nazionale di raccolta firme, incontro pubblico sulla campagna “COL PAREGGIO CI PERDI” a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare per l’abrogazione del pareggio di bilancio in Costituzione

Cuba, Ferrero: «La fine dell’arrogante embargo verso Cuba rappresenta una pesante sconfitta dell’imperialismo Usa. Cuba ha resistito e ha vinto: festeggiamo!»

Rifondazione Ccomunistadi Paolo Ferrero – «La fine dell’arrogante, lunghissimo embargo degli Usa contro Cuba, la liberazione dei cubani illegalmente detenuti nelle carceri statunitensi e l’apertura di normali relazioni diplomatiche rappresenta una pesante sconfitta dell’imperialismo degli Usa: il popolo cubano ha resistito per decenni e ha vinto; gli Usa hanno usato tutte le armi per distruggere l’esperienza

Frammenti di una vita: Bianca e il PCI

Rifondazione Ccomunistadi Fulvio Lorefice – redazionale Il primo riferimento a Bianca Bracci Torsi, nell’archivio storico de «l’Unità», reca la data di giovedì 26 novembre 1959. A pagina 4 de «l’Unità» – Cronaca di Roma, Rubrica «Convocazioni», si legge: «Tor de Schiavi, alle ore 16, Congresso di cellula con Braccitorsi». Comune destino di quanti possiedono un cognome

No Tav, caduta l’assurda accusa di terrorismo. Resta una condanna enorme e puramente repressiva

Rifondazione CcomunistaPer Paolo Ferrero, in merito all’assoluzione dall’accusa di terrorismo per i quattro attivisti No Tav«resta una condanna enorme e puramente repressiva per danneggiamenti. In Italia chi ruba molto, fa affari e corrompe vive tranquillo e chi lotta rischia la galera. Due pesi e due misure che ci parlano della modernizzazione reazionaria che è in corso

Pakistan, Ferrero: «Strage frutto della politica imperialista Usa. La guerra al terrore provoca solo nuova barbarie. La pace si prepara col disarmo e la cooperazione tra i popoli»

Rifondazione Ccomunistadi Paolo Ferrero – La strage di ieri nella scuola pakistana lascia senza parole. La tragedia del Pakistan è però purtroppo legata a quella dell’Afghanistan: i mostri che emergono non nascono dal nulla. Sono i prodotti della politica imperialista Usa, di una strategia volta a produrre il caos e la destabilizzazione dell’area, sostenuta anche dai

Europa, tutti aggrappati al «piano Juncker»

Rifondazione Ccomunistadi Jacopo Rosatelli – da il manifesto Il seme­stre di pre­si­denza ita­liana del Con­si­glio dell’Unione euro­pea volge al ter­mine. Per un bilan­cio vero e pro­prio, afferma Palazzo Chigi, dob­biamo aspet­tare il 13 gen­naio, quando Mat­teo Renzi par­lerà a Stra­sburgo. Ma il pre­mier ne ha offerto già ieri un’anticipazione, prima alla Camera e poi al Senato, nelle comu­ni­ca­zioni sul
 
 

mercoledì 17 dicembre 2014

Rischio licenziamento per 15 dipendenti del CESVOT

Comunicato Stampa

Rischio licenziamento per 15 dipendenti del CESVOT. Risposta all’interrogazione di Sgherri (PRC in Regione). Sgherri:”bene che Regione ne riconosca il valore, di conseguenza massimo impegno concreto per scongiurare licenziamenti”

Firenze, 17 dicembre. Rischio licenziamento per 15 dipendenti del Centro Servizi Volontariato Toscano (Cesvot). “Bene che la Regione riconosca e riconfermi il valore di questa realtà, tanto più per questo gli auspici per una soluzione positiva si traducano in atti concreti – per quanto ovviamente di competenza – per contribuire a scongiurare i licenziamenti annunciati. Così Monica Sgherri – esponente di Rifondazione Comunista e capogruppo in Consiglio Regionale – in merito alla risposta all’interrogazione sull’avvio della procedura di licenziamento suddetta, risposta giunta in aula dall’assessore al Lavoro.  Nella risposta – precisa Sgherri – si evidenzia il ruolo di punto di riferimento che il Cesvot svolge a livello regionale, l’alta qualità e professionalità dei suoi operatori, tanto che il medesimo svolge alcune e importanti compiti per la Regione stessa. E’ evidente – prosegue Sgherri – che perdere 15 lavoratori così qualificati oltre a colpire i diretti interessati in questo caso porterebbe a mettere in discussione importanti funzioni che la Regione stessa ha al Cesvot affidate (fra cui lo stesso recente Accordo di collaborazione con CESVOT per sviluppare azioni di supporto per lo sviluppo e la gestione delle attività del terzo settore), e quindi è tanto più importante ed urgente che la medesima agisca col massimo dell’impegno perché si apra un tavolo di crisi (mentre ad oggi risulta che la dirigenza del Cesvot non abbia accolto le richieste di confronto con i sindacati) ove provare a scongiurare i licenziamenti, tendendo anche conto che i lavoratori in questione – come emerso dalla risposta – si trovano in una condizione particolarmente difficile in quanto non avrebbero nemmeno diritto – a quanto emergerebbe dalla risposta - ad adire agli ammortizzatori sociali. Una vicenda sulla quale – conclude Sgherri – continueremo a porre il massimo dell’attenzione e dell’impegno.

venerdì 12 dicembre 2014

Diritto alla casa. Mozione di Monica Sgherri.

Diritto alla casa. Mozione di Monica Sgherri.

impegna la Regione Toscana a chiedere modifiche sostanziali alle norme nazionali: no alla vendita all’asta del patrimonio residenziale pubblico e alla negazione della residenza e dei diritti collegati.

Firenze, 11 dicembre Il governo sta facendo di tutto per far esplodere l’emergenza abitativa negando, con il Decreto Lupi e i decreti di attuazione, il diritto primario alla casa. Emergenza abitativa che, con la crisi economica, è già diventata gravissima anche in Toscana, prova né l’esponenziale aumento dei provvedimenti di sfratto per morosità incolpevole. Ma prova ne sono anche i veri e propri drammi che ci sono stati raccontati dalla delegazione del movimento di lotta nell’incontro con i Capogruppo regionali qualche giorno fa, a seguito della loro manifestazione sotto la sede del Consiglio regionale. Invece di dare risposte il governo agisce, con il decreto Lupi, da una parte con una logica securitaria folle e incostituzionale negando a chi occupa per necessità (o vivere per strada o occupare), diritti fondamentali qualli gli allacci a acqua gas, luce ma, soprattutto negando la residenza e conseguentemente il diritto ai bambini di potersi iscrivere a scuola. Dall’altra ponendo all’asta il patrimonio residenziale pubblico mettendo in gravissima difficoltà gran parte degli attuali affittuari che rischiano di non avere più la sicurezza di una casa, perché non hanno i soldi per comprarla o per pagare affitti esosi. La nostra Regione agisca nei confronti del governo nazionale per modificare la normativa nazionale, affinché non si continui nella logica “persecutoria” riguardo alla negazione del diritto alla residenza, garantito costituzionalmente. Agisca parimenti per chiedere il ritiro del decreto attuativo che prevede la vendita generalizzata all’asta del patrimonio residenziale pubblico. Così Monica Sgherri – esponente di Rifondazione Comunista e capogruppo in Consiglio Regionale – riguardo agli impegni chiesti alla Giunta toscana contenuti nella mozione presentata oggi. Mozione che andrà in discussione nella prossima seduta del Consiglio. Non agire – prosegue Sgherri – tutte le strade per fermare questa vera e propria “dichiarazione di guerra” nei confronti delle fasce sociali più deboli significherebbe farsi corresponsabili di una situazione di vera e propria “barbarie sociale” che nega i diritti minimi e primari della persona. L’auspicio – conclude Sgherri – è che la mozione trovi un ampia condivisione dei consiglieri regionali.  

PROTESTA FERROVIERI: CAPRIOLA DEL GOVERNO SI SCIOPERA OGGI E DOMENICA, DA MEZZANOTTE ALLE 21

                                                                       ancora
IN MARCIA !
GIORNALE DI CULTURA, TECNICA E INFORMAZIONE POLITICO SINDACALE, DAL 1908
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PROTESTA FERROVIERI: CAPRIOLA DEL GOVERNO
SI SCIOPERA OGGI E DOMENICA, DA MEZZANOTTE ALLE 21

CON UNA DECISIONE SENZA PRECEDENTI IL MINISTRO LUPI, SU SOLLECITAZIONE DEL
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, HA REVOCATO L'ORDINANZA DI PRECETTAZIONE


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RESTIAMO ALLIBITI PER LA LEGGEREZZA CON CUI IL GOVERNO 'MANEGGIA', GLI
STRUMENTI ECCEZIONALI A DISPOSIZIONE E IL DELICATISSIMO POTERE DI PROIBIRE LO SCIOPERO

MA NOI VEDIAMO ANCHE L'ASPETTO POSITIVO: UNA DECISIONE CHE SMONTA E NEUTRALIZZA IL MICIDIALE
GINEPRAIO DI NORME E CAVILLI CHE LA COMMISSIONE ANTISCIOPERO HA COSTRUITO IN QUESTI ANNI
PER OSTACOLARE OLTRE MISURA IL DIRITTO DI SCIOPERO

 DA OGGI UNA DELLE NORME BASE DELLA REGOLAMENTAZIONE - LA RAREFAZIONE
 DELLE PROTESTE NELLO STESSO SETTORE - NON HA PIU' VALORE ASSOLUTO

INOLTRE, CON QUESTE 'CAPRIOLE' ISTITUZIONALI, LE INCERTEZZE E IL CONSEGUENTE CAOS
INFORMATIVO, I VIAGGIATORI - DISORIENTATI COME GLI STESSI FERROVIERI -  
SUBIRANNO
ANCORA MAGGIORI DISAGI;
 CON BUONA PACE DELLA 'COMMISSIONE ANTISCIOPERO'
E DEL SUO PRESIDENTE, IL CUI RUOLO DA OGGI PERDE OGNI CREDIBILITA'

LA PRECETTAZIONE ERA STATA DISPOSTA, APPUNTO, PER LA 'VICINANZA' DELLA PROTESTA
DEL 12 CHE, SEPPUR A SUPPORTO DELLO SCIOPERO GENERALE, SI SOVRAPPONEVA A
QUELLO DICHIARATO NEL RISPETTO DELLE REGOLE DAL CAT, USB E CUB PER SABATO 13 E DOMENICA14

LO SCIOPERO RIAFFERMATO PER OGGI, MA LIMITATO FINO ALLE 16, NON HA BISOGNO DI INDICAZIONI
PERCHE' I TRENI SARANNO FERMATI DAL 'SISTEMA' ANCHE CON ADESIONI MOLTO BASSE

MENTRE LO SCIOPERO REALE DEI FERROVIERI, CONTRO LE POLITICHE NAZIONALI SUL LAVORO
NAZIONALE E LA DURA VERTENZA DI CATEGORIA, PENSIONI, CARICHI DI LAVORO, TURNI, ECC.
E' STATO RIDOTTO DI TRE ORE

PERTANTO LO SCIOPERO PROCLAMATO DA CAT, USB E CUB 
PER I FERROVIERI ADDETTI ALLA CIRCOLAZIONE DEI TRENI E' CONFERMATO:
 DA MEZZANOTTE ALLE 21 DI DOMENICA 14 DICEMBRE
IL NOSTRO SCIOPERO GENERALE
LE NORME TECNICHE E L'ELENCO DEI TRENI GARANTITI RESTANO APPLCABILI
 (vedi elenco treni garantiti)

A FRONTE DELLA RIDUZIONE DI TRE ORE DELLA PROTESTA, SU INDICAZIONE DEL MINISTERO,
  VI E' STATA UNA CONVOCAZIONE PER IL PROSSIMO 15 DICEMBRE PRESSO IL GRUPPO
FS PER DISCUTERE  SUI TEMI DELLA VERTENZA 

INVITIAMO TUTTI I FERROVIERI A PARTECIPARE AL "NOSTRO" SCIOPERO GENERALE


PER SAPERNE DI PIU': www.inmarcia.it



giovedì 11 dicembre 2014

Notizie Resistenti n. 523

Il Centro di cultura e documentazione Popolare, Via Reggio 14 - 10153 Torino,
ti invita alla lettura delle notizie pubblicate sul sito www.resistenze.org nell'ultima settimana:

Movimento Comunista Internazionale

- 16° IMCWP: In solidarietà con le lotte della classe operaia e dei popoli dell'America Latina
- 16° IMCWP: Contributo Partito Comunista del Messico (PCM)
- 16° IMCWP: Contributo del Partito Comunista Tedesco (DKP)

Imperialismo

- Libia ieri e oggi: uno sguardo d'insieme sull'opera della Nato (seconda parte)

Movimento operaio internazionale

- Il Sindacato internazionale del pubblico impiego chiama al Congresso mondiale

Della guerra

- Il Senato autorizza l'intervento militare italiano in Siria
- Altri droni italiani per i conflitti centrafricani

Mondo - politica e società

- Ttip e Isds: breve storia del tribunale privato delle multinazionali
- Nuove fasi di sviluppo delle relazioni tra Vietnam e Cuba

Mondo - salute e ambiente

- Contaminazione da rifiuti tossici nelle basi militari Usa

Brasile

- Il mio reincontro col Brasile

Grecia

- Il municipio di Kesarianí si tinge di rosso dopo il terzo turno elettorale
- Dimostrazioni del PAME: risposta immediata ai piani antioperai

Moldavia

- Elezioni: vincono i pro-russi ma è probabile che non possano formare un governo

Palestina

- Rawabi, la città del neoliberismo palestinese

Sudan

- Partito Comunista: Libertà per tutti i prigionieri politici

Italia - politica e società

- Le radici della corruzione e di "mafia capitale"
- Capitalismo è corruzione. Serve l'alternativa
- La prima alla scala, ovvero una metafora della nostra società
- Processo NO TAV: emergono le responsabilità

Lavoro

- Fronte Unitario dei Lavoratori Pubblico Impiego: Sciopero Generale

www.resistenze.org .
 

__,_._,___

CONFERMATO SCIOPERO FERROVIERI PER SABATO E DOMENICA. TRENI VIAGGIATORI FERMI DALLE 21

                       ancora
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GIORNALE DI CULTURA, TECNICA E INFORMAZIONE POLITICO SINDACALE, DAL 1908
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CONFERMATO SCIOPERO FERROVIERI PER SABATO E DOMENICA. TRENI VIAGGIATORI FERMI DALLE 21
ULTIM'ORA: RINVIATO LO SCIOPERO CGIL-UIL DI OTTO ORE PREVISTO PER DOMANI 12 DICEMBRE

IL "NOSTRO" SCIOPERO GENERALE: I FERROVIERI SI FERMANO 11, 12, 13 E 14 DICEMBRE
A DIFESA ART. 18 E PENSIONI, CONTRO PRECARIETA' E JOBS ACT

TRENI VIAGGIATORI FERMI DALLE 21 DI SABATO 13,
ALLE 21 DI DOMENICA 14 DICEMBE 2014

(vedi elenco treni garantiti)

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.

I FERROVIERI PARTECIPANO ASSIEME A TUT
TI I LAVORATORI ITALIANI ALLA
MOBILITAZIONE GENERALE IN ATTO CONTRO LE POLITICHE DEL GOVERNO
 IN MATERIA DI LAVORO, DI PENSIONI E DI ART. 18, CON LO SCIOPERO DI 24 ORE,
 GIÀ PROCLAMATO, 
PER I TRENI VIAGGIATORI, DALLE 21 DI SABATO 13 DICEMBRE 
(Il settore merci si ferma invece dalle 21 di giovedì 11, alle 21 di venerdì 12 dicembre. Mentre uffici
e impianti fissi non interessati alla circolazione dei treni, scioperano per l'intera giornata di venerdì 12 dicembre
)


A DIFESA DELLE PENSIONI E DELL’ART, 18, CONTRO PRECARIETA’, FLESSIBILITA’ E JOBS ACT

LO SCIOPERO PROCLAMATO DAL CAT, E CON ARTICOLAZIONI DIVERSE DA USB E CUB,
RAPPRESENTA UN IMPORTANTE MOMENTO DI UNITA' DEI SINDACATI EXTRACONFEDERALI
E LA CONIUGAZIONE TRA LA 
NECESSARIA PROTESTA DEI FERROVIERI CONTRO LE POLITICHE
  REAZIONARIE DEL GOVERNO E LE VERTENZE SPECIFICHE APERTE NEL SETTORE 


 A COMINCIARE DALLA MANCATA SOLUZIONE DEL GRAVISSIMO PROBLEMA
DELLE PENSIONI DEI FERROVIERI, DOBBIAMO CONTRASTARE LE ULTERIORI PRECARIETA',
 LE FLESSIBILITÀ E LA RIDUZIONE DI TUTELE IN CASO DI LICENZIAMENTI,
CHE IL GOVERNO STA IMPONENDO AI LAVORATORI CALPESTANDO FINANCHE
LE PREROGATIVE PARLAMENTARI CON L'ABUSO DEL 'VOTO DI FIDUCIA'

 PROTESTIAMO, INOLTRE, CONTRO LA ‘PRIVATIZZAZIONE’ DEI REGOLAMENTI, L’AGGRAVAMENTO
 DEI TURNI, DEI CARICHI DI LAVORO E LA RIDUZIONE DEGLI STANDARD DI SICUREZZA
 MEDIANTE L’ELIMINAZIONE DEGLI ATTUALI ‘CONTROLLI INCROCIATI’ CON LA CANCELLAZIONE 
 DELLE FUNZIONI DEL CAPOTRENO E IL LORO AFFIDAMENTO AL SOLO MACCHINISTA

"LA SCELTA DEL CAT DI SCIOPERARE TRA SABATO E DOMENICA - SI LEGGE
 IN UN COMUNICATO - CONFERMA LA TOTALE CONTRARIETÀ DEI FERROVIERI 
ALLE SCELTE POLITICHE DEL GOVERNO E ATTENUA I DISAGI PER I LAVORATORI PENDOLARI
"

INVITIAMO TUTTI I FERROVIERI A PARTECIPARE AL "NOSTRO" SCIOPERO GENERALE


PER SAPERNE DI PIU': www.inmarcia.it

martedì 9 dicembre 2014

SCIOPERO GENERALE PER BATTERE NELLE PIAZZE E NELLE FABBRICHE IL GOVERNO RENZI-BERLUSCONI

SCIOPERO GENERALE PER BATTERE NELLE PIAZZE E NELLE FABBRICHE IL GOVERNO RENZI-BERLUSCONI. LA CLASSE OPERAIA A PALAZZO CHIGI!


Compagni! Operai! Lavoratori! Disoccupati! Studenti e donne del popolo!
La lotta contro le conseguenze della crisi capitalistica e l’infame politica di austerità, imposta dai governi controllati dalla troika UE-BCE-FMI, ha avuto negli ultimi mesi significativi sviluppi.
La manifestazione del 25 ottobre, la rivolta degli operai di Terni, gli scioperi dei metalmeccanici, dei sindacati di base, la grande partecipazione alle mobilitazioni dei precari, degli studenti, dei migranti, dimostrano come il popolo dei “1000 euro al mese” sta opponendosi con sempre più rabbia e determinazione ai signori “delle cene da 1000 euro” rappresentati dal governo antioperaio e repressivo di Renzi e Berlusconi.
       E’ evidente che la politica di questo governo è reazionaria, di attacco frontale agli interessi e all’organizzazione dei lavoratori, ad esclusivo beneficio dei monopoli capitalistici. E’ una politica non emendabile, che non si può combattere con l’ipocrita astensione parlamentare dei riformisti.
In questo scenario, mentre il Parlamento borghese ha approvato il Jobs Act con la cancellazione dell’art.18, i vertici di CGIL e UIL hanno indetto per  il 12 dicembre lo sciopero generale. Il colpevole ritardo nella sua proclamazione, che ha bloccato la continuità e il processo di unificazione delle lotte, è una boccata di ossigeno per il governo e il PD. I bonzi sindacali parlano di “politiche del governo sbagliate ed inefficaci”, senza porsi l’obiettivo della sua caduta, ma preoccupandosi solo di frenare la lotta operaia e recuperare un ruolo concertativo.
Non ci servono scioperi rituali, tanto per far vedere che si fa qualcosa. E’ l’attacco capitalistico che costringe a cercare un indirizzo diverso da quello finora seguito dai capi riformisti e opportunisti. Ci vuole la mobilitazione dura e coerente fino al ritiro delle misure antioperaie! L’ascesa della lotta di massa conduce verso lo sciopero politico generale e continuato, per infliggere seri colpi ai progetti dell’oligarchia finanziaria. Dobbiamo perciò scioperare e scendere in piazza il 12 dicembre su parole d’ordine e obiettivi chiari, rafforzando l’organizzazione operaia e preparandoci a  cacciare il governo Renzi con la lotta!
NO AI DIKTAT DEL GOVERNO E DELL’UE! NO AL JOBS ACT! BASTA PRECARIETA’! NESSUN CEDIMENTO O SCAMBIO SULL’ARTICOLO 18, MA SUA ESTENSIONE A TUTTI I LAVORATORI! STOP AI LICENZIAMENTI PER I PROFITTI! LAVORO PER TUTTI I DISOCCUPATI! GIU’ LE MANI DAI CONTRATTI! ABOLIZIONE DELLA LEGGE FORNERO! SCONFIGGIAMO NELLE FABBRICHE E NELLE PIAZZE LA POLITICA ANTIOPERAIA, REAZIONARIA E GUERRAFONDAIA DEL GOVERNO RENZI-BERLUSCONI E CACCIAMOLO VIA!
Il fronte unico di lotta della classe operaia è in grado di respingere l’offensiva del capitale e di accelerare la fine inevitabile del sistema di sfruttamento capitalista. Con la lotta, l’unità e l’organizzazione di classe, con la direzione delle lotte nelle mani dell’avanguardia della classe operaia vinceremo!
Per uscire dalla crisi e dal declino e per dare un lavoro degno bisogna colpire i patrimoni, i profitti, le rendite, i redditi, l’evasione di padroni, banche, ricchi e corrotti. Insomma, bisogna farla finita col capitalismo, far diventare fabbriche e imprese di proprietà sociale, ripudiare il debito nelle mani degli strozzini dell’alta finanza, cancellare il Fiscal compact, uscire da UE, EURO e NATO.
Il solo governo che può adottare queste misure è un Governo operaio e degli altri lavoratori sfruttati, che sia deciso a sbaragliare l’oligarchia finanziaria, le forze reazionarie interne ed esterne, ad abolire lo sfruttamento, a costruire il socialismo, la società dei lavoratori.
Questo Governo può e deve sorgere dal movimento rivoluzionario delle masse sfruttate e oppresse, basandosi sui loro organismi (Consigli e Comitati operai e popolari, sindacati di classe, etc.).
Il tempo delle illusioni è finito. Assistiamo alla bancarotta del sistema imperialista attanagliato da una profonda crisi, che cerca di salvarsi intensificando lo sfruttamento del proletariato e l’oppressione dei popoli, preparando nuove guerre di rapina.
La situazione attuale chiama la classe operaia e i suoi alleati alla preparazione della rivoluzione proletaria, che è la vera alternativa per liberarci dalla schiavitù e dallo sfruttamento padronale, dalla miseria e dalla devastazione ambientale, dall’ignoranza, dalle guerre di rapina.
      Lottare contro i governi borghesi, per la rivoluzione e il socialismo significa avvalersi dello strumento indispensabile per dirigere il processo di emancipazione degli sfruttati: un forte e combattivo Partito comunista del proletariato. E’ ora che gli operai più coscienti e combattivi rompano nettamente e definitivamente con il riformismo e l’opportunismo politico e sindacale, si uniscano ai marxisti-leninisti per disporre di questo vittorioso Partito comunista.

Dicembre 2014.

                                                               COMITATO NAZIONALE DI UNITA’ MARXISTA-LENINISTA
                                                   Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista
                                                               Piattaforma Comunista

--
Piattaforma Comunista
www.piattaformacomunista.com





domenica 7 dicembre 2014

MANIFESTAZIONE ANTIFASCISTA: UNA BRUTTA PAGINE PER LA CiTTA' DI FIRENZE


MANIFESTAZIONE ANTIFASCISTA: UNA BRUTTA PAGINE PER LA CiTTA' DI FIRENZE


Segreteria Provinciale PRC Firenze, 7 dicembre 2014

Quella si sabato 6 dicembre 2014 è stata una brutta pagina per la città di Firenze. Poche decine di militanti di Forza Nuova hanno tentato di tenere un appuntamento pubblico per promuovere una campagna di odio verso gli extracomunitari. Il metodo scelto è proprio di chi nel corso della storia ha manifestato il proprio coraggio solo con la protezione della monarchia italiana e dei nazisti tedeschi: si è individuato un quartiere abbandonato dalla politica locale per tentare di innescare uno scontro tra strati sociali più deboli.
Ci siamo mossi con altre realtà della sinistra cittadina per evitare che accadesse, recandoci dal Questore, insieme alla Camera del Lavoro e allo storico rappresentante della Comunità de Le Piagge Don Santoro, oltre che con gli altri partiti.
Avevamo avuto garanzie sul fatto che ai fascisti non sarebbe stata data agibilità politica su via Pistoiese, nelle zone in cui la provocazione razzista avrebbe assunto livelli grotteschi e surreali.
Purtroppo da parte del livello istituzionale c’è stato scarso rispetto rispetto alla volontà politica di dare un ruolo a quella Repubblica democratica che è nata dopo la Seconda Guerra Mondiale. Il nostro Paese ha infatti già pagato il prezzo del fascismo e dovrebbe garantire la libertà a tutti, meno che a quelli il cui scopo primario e togliere diritti a chi la pensa diversamente (o è ritenuto “troppo diverso”). Siamo convinti che la Firenze Medaglia d’Oro della Resistenza dovrebbe vedere coinvolti tutti i soggetti sinceramente democratici e impedire la sgradevole situazione di confusione tra chi voleva sapere cosa stava succedendo nella nostra città.

Abbiamo poi saputo che il Questore aveva assegnato ai fascisti Piazza Garibaldi per il loro presidio: una presa di giro, dal momento che la richiesta di non far svolgere la manifestazione in zona è stata ignorata, spostando Forza Nuova a circa un chilometro da Le Piagge. Ai fascisti è stato dato il permesso di fare la passerella in un quartiere difficile mentre l’importante appuntamento in piazza lanciato da Firenze Antifascista, sempre in via Pistoiese, ha purtroppo registrato momenti di tensione e scontri.

Riteniamo che la principale responsabilità di quanto avvenuto oggi sia da attribuire alle istituzioni e alla debolezza della sinistra istituzionale. Quando si sa che esistono situazioni di tensione, queste vanno gestite con la massima serietà e disponibilità all’ascolto, sapendo che sul fascismo non esistono compromessi neanche per quanto riguarda i principi costituzionali.
I soggetti che si erano recati dal questore, noi compresi, dovevano insistere maggiormente nell’avere un ruolo di opposizione a Forza Nuova, esigendo trasparenza e chiarezza, oltre che tempestività nel fornire le informazioni.

Sul fascismo non ci si può permettere una sinistra troppo attenta alle proprie differenze interne, che poi assiste divisa allo svolgersi di scontri. Il nostro compito dovrebbe essere piuttosto quello di fare in modo che una piazza antifascista sia partecipata, cheveda facce nuove e dei quartieri in cui manifesta, facendo così di queste manifestazioni degli eventi di coinvolgenti e non un qualcosa di cui, alla fine, si ricordano solo gli scontri, ottenendo così come effetto controproducente quello di farsi notare dai residenti nei quartieri solo per questi atteggiamenti.

venerdì 5 dicembre 2014

Contro l'inutile barbarie del Jobs Act



Contro l'inutile barbarie del Jobs Act

Nonostante i vari comunicati di giubilo, non ultimo quello della senatrice castellana Cantini, si sono intensificate nelle ultime settimane le proteste contro il Jobs Act, la legge approvata in questi giorni che di fatto liberalizza i licenziamenti nelle aziende sopra i 15 dipendenti.
Siamo alla mercificazione del lavoro! Nel Jobs Act non vi è alcun elemento né innovativo né rivoluzionario; si tratta di una legge delega, un grosso contenitore semivuoto che dovrà essere riempito nei prossimi mesi. Il Jobs Act potrebbe tranquillamente esser stato scritto da un ministro di un passato governo Berlusconi perché Renzi continua nel solco di politiche di destra impostate sul taglio ai diritti sul lavoro, sulla compressione salariale e sulla possibilità di un maggiore controllo delle imprese sui dipendenti, vedi l’uso delle telecamere.
Saremo in piazza il 12 Dicembre per lo sciopero generale, e saremo per le strade di Castelfiorentino domattina, sabato 6 Dicembre, per manifestare la nostra opposizione a questa manovra scellerata!
Vogliamo utilizzare le parole di Ken Loach, perché la “manovra di Renzi” è invece una manovra comune in tutta Europa, un attacco totale alla classe lavoratrice:
"Sta succedendo in tutta Europa: la chiamano flessibilità del mercato del lavoro, pensano che i lavoratori siano talmente flessibili da essere degli schiavi. Ma la flessibilità funziona solo a favore dei datori di lavoro, non dei lavoratori, che invece chiedono sicurezza del loro impiego e uno stipendio sicuro".
Era ed è necessaria una mobilitazione continua e duratura, fino alla sconfitta di Renzi. La politica di Renzi non è infatti un incidente di percorso, ma il distillato ultimo di tutti gli attacchi che abbiamo subito negli ultimi 20 anni, di tutti i voleri e i programmi dei vari Confindustria, Marchionne e Banca Centrale Europea.
Contro ogni tentativo di deviare questa mobilitazione sui binari morti di corsi e ricorsi giudiziari, perché a questo sciopero generale ne segua un altro e un altro ancora fino alla sconfitta del Governo, per il ritiro del Jobs Act, l’abolizione della riforma Fornero e l’estensione dello Statuto dei Lavoratori a tutti i dipendenti: invitiamo tutti, cittadini, studenti, lavoratori tutti i sindacati a unirsi contro questa manovra. Il protagonismo di lavoratori e studenti è la chiave di volta per vincere questo scontro. Il 12 dobbiamo esprimerlo in piazza.
Non dimentichiamoci che il Jobs Act arriva nello stesso momento in cui il Governo inizia a privatizzare vari settori, primi fra tutti i beni comuni. C'è stato un referendum nel 2011 con un risultato chiaro: stop alla privatizzazione dei beni comuni, partendo dall'acqua. In completa sintonia con Berlusconi e Monti, Renzi ignora quel risultato e prosegue la distruzione dei beni comuni: un processo che, manco a dirlo, colpisce e colpirà di più le classi meno abbienti, oltre a distruggere l'ambiente.

In piazza, adesso!               CONTRO IL JOBS ACT - CONTRO IL GOVERNO RENZI

Castello a Sinistra

Per la partecipazione allo sciopero generale e oltre

Per la partecipazione allo sciopero generale e oltre
Appello per uno spezzone nel corteo del 12 dicembre

Qualsiasi sia la nostra valutazione – e la nostra è irreversibilmente critica – delle direzioni sindacali che hanno convocato lo sciopero generale del 12 dicembre, il 12 rappresenta la prima occasione di mobilitazione di massa dopo l’approvazione del Jobs Act. 
Il fallimento dello sciopero generale non sarebbe un colpo assestato al moderatismo della maggioranza dei dirigenti sindacali Cgil né alla strumentalità di quelli Uil e Ugl. Il fallimento dello sciopero sarebbe semmai un colpo per milioni di lavoratori che saranno investiti dalle misure del Jobs Act e un alibi per la resa delle stesse organizzazioni sindacali.
Per questo il 12 è necessario esserci e lavorare alla sua massima riuscita. Ma è necessario esserci anche con un messaggio preciso: la mobilitazione non può finire qui e non può continuare semplicemente così.
Dopo la manifestazione del 25 ottobre esisteva da parte della Cgil la possibilità di convocare in tempi rapidi lo sciopero generale, di conferire alla mobilitazione ben altro ritmo e radicalità. Lo sciopero è arrivato invece soltanto il 12 dicembre. La data non sarebbe di per sé un problema, se il tempo fosse stato usato per organizzare al meglio lo sciopero, per organizzare coordinamenti di Rsu e lavoratori per dar vita a volantinaggi e picchetti prima, durante e dopo lo sciopero stesso.
Così non è stato. Tutto il ritmo della mobilitazione è stato dettato dal tentativo di reimbarcare Cisl, Uil, di convincere il fronte imprenditoriale che – se non fosse per la rigidità di Renzi – la mobilitazione non sarebbe stata necessaria.
Questa mobilitazione è invece necessaria ed è necessario che vada fino in fondo, fino alla sconfitta di Renzi. La politica di Renzi non è infatti un incidente di percorso, ma il distillato ultimo di tutti gli attacchi che abbiamo subito negli ultimi 20 anni, di tutti i voleri e i programmi dei vari Confindustria, Marchionne e Banca Centrale Europea.
Contro ogni tentativo di deviare questa mobilitazione sui binari morti di corsi e ricorsi giudiziari, perchè a questo sciopero generale ne segua un altro e un altro ancora fino alla sconfitta del Governo, per il ritiro del Jobs Act, l’abolizione della Fornero e l’estensione dello Statuto dei Lavoratori a tutti i dipendenti: questi sono i contenuti su cui daremo vita a uno spezzone dentro il corteo del 12 dicembre.
Invitiamo tutti, studenti, lavoratori di altre aziende della provincia e provenienti dal resto della Toscana, lavoratori dei sindacati di base a unirsi a noi. Il protagonismo di lavoratori e studenti è la chiave di volta per vincere questo scontro. Il 12 dobbiamo esprimerlo in piazza.

12 dicembre h 9.00, corteo da Piazza Poggi, lungarno Serristori, Firenze
Rsu Gkn, Il Sindacato è un’altra cosa Firenze, Radio Fabbrica Firenze, Coordinamento 20 Maggio
PER ADESIONI: UNIRELELOTTE@GMAIL.COM

giovedì 4 dicembre 2014

Cronache di ordinario razzismo - La foto della pagliuzza

Cronache di ordinario razzismo - La foto della pagliuzza

Assemblea: “Trattato Transatlantico sul Commercio e Investimenti (TTIP) e la nuova Legge Elettorale Toscana”



Il Circolo “M. Tognetti” di Rifondazione Comunista fed. di Siena

Invita

Venerdì 5 dicembre ore 21
Presso il Centro Congressi di Casole D’Elsa (SI)
Via Casolani, 32

Incontro dibattito sui seguenti due temi

“Trattato Transatlantico sul Commercio e Investimenti (TTIP)
e
la nuova Legge Elettorale Toscana”


Interverranno (fra gli altri):

Fiorenza Bettini  - Comitato senese Acqua Bene Comune - Attac

Monica Sgherri – Consigliera Regionale Rifondazione Comunista



Di seguito una nota di presentazione del segretario provinciale di Rifondazione Comunista Francesco Adreini:

Al Centro Congressi di Casole d'Elsa (in via Casolani n. 32), organizzato dal Circolo 'M.Tognetti' di Rifondazione Comunista, venerdì 5 dicembre, alle ore 21, si terrà un incontro, su due temi d'attualità: il primo, sul Trattato Transatlantico sul Commercio e gli Investimenti (TTIP) e il secondo sulla nuova legge elettoraletoscana (con la quale si voterà a primavera per il rinnovo del Consiglio Regionale). Interverranno Fiorenza Bettini, del Comitato Senese Acqua Bene Comune e di Attac sul primo tema, e la consigliera regionale Monica Sgherri (PRC) sulla legge elettorale toscana, che ripropone severi sbarramenti, 'listini' bloccati di designati, generosi premi di maggioranza, elezione diretta del presidente non a maggioranza assoluta ma anche soltanto con il 40% dei voti. Su questa legge si è registrato in Consiglio il voto contrario di Rifondazione e di Sel. Quanto al Trattato commerciale allo studio tra Europa e Usa (TTIP), si considera che esso avrà conseguenze nefaste sulla sovranità, sulla sicurezza alimentare (Ogm), sulla filiera corta dei prodotti (con danno evidente per agriturismo ecc.), sulla gestione dell'acqua e dell'energia e del territorio.  
  

Toscana, dichiarazioni sulla TAV

Agenzie di stampa su dichiarazioni Sgherri su dibattito commissione inchiesta su TAV
 
ADNK''L'impressione è che in questa vicenda ci si sia giocati la 
credibilità di un'istituzione a favore del decisionismo''. Questo il 
parere di Monica Sgherri (Rc-Ci), che ha sottoscritto la relazione di 
Mauro Romanelli. Secondo Sgherri il punto non è la rimozione del 
dirigente Zita ''ma come e perché essa sia avvenuta, e a questo 
proposito sono emersi punti di debolezza e di non condivisione. Sono 
state usate parole pesantissime nei confronti di un dipendente che 
invece ha sempre goduto di credibilità e fiducia a livello locale e 
nazionale e al quale, se è vero quel che si è detto, avrebbe dovuta 
essere tolta la qualifica. Se si utilizzano toni denigratori per 
motivare una rimozione qualcosa non torna''. (segue)

 
 
 
Av:Romanelli-Sgherri,da Commissione no interpretazione certa
 
   (ANSA) - FIRENZE, 3 DIC - "La complessità delle vicende, e i
limitati strumenti di indagine e acquisizione di conoscenze a
disposizione della Commissione, non ci ha potuto portare ad
un'univoca e certa interpretazione dei fatti". E' quanto
scrivono Mauro Romanelli (Sel-Misto) e Monica Sgherri (Prc-Ci)
nella loro relazione di minoranza della Commissione d'inchiesta
del Consiglio Regionale della Toscana sull'Alta velocità.
   "Ci premeva soprattutto mettere in risalto un quadro politico
e culturale", scrivono Romanelli e Sgherri, "un vero e proprio
Pensiero Unico, una scala di valori e proiorità che mette al
primo posto la velocità e il decisionismo", dove "la cautela, la
precauzione, la valutazione attenta delle alternative e delle
ricadute non sono cancellate in toto ma diventano valori
secondari, subordinati".
   L'Alta velocità infatti, secondo i relatori, è un'opera che
"aveva molte alternative, non valutate", le cui ricadute
ambientali e sociali "potrebbero essere assai pesanti", e che
"non sembra così utile sotto tanti punti di vista all'interesse
collettivo". (ANSA)


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Notizie Resistenti

Il Centro di cultura e documentazione Popolare, Via Reggio 14 - 10153 Torino,
ti invita alla lettura delle notizie pubblicate sul sito www.resistenze.org nell'ultima settimana:

Movimento Comunista Internazionale

- 16° IMCWP: Azioni comuni e convergenti dei Partiti Comunisti e Operai
- 16° IMCWP: Contributo del Partito Comunista Operaio Russo (RCWP)
- 16° IMCWP: Contributo del Partito Comunista Brasiliano (PCB)

Storia

- 2 dicembre 1914: Karl Liebknecht, unico al Reichstag, vota contro i crediti di guerra

Gioventù comunista

- WFDY: Solidarietà con il movimento studentesco in Messico

Imperialismo

- Libia ieri e oggi: uno sguardo d'insieme sull'opera della Nato (prima parte)

Mondo - politica e società

- Dove il denaro conduce la politica
- Questioni di principio: lettera del PCM al Forum di San Paolo

Colombia

- La morale comunista in un paese in guerra

Corea del nord

- La rapida puntata a Sud di tre alti esponenti nordcoreani

Grecia

- Sciopero generale di 24 ore: rompiamo le catene della schiavitù contemporanea

Stati Uniti

- Il mito del Giorno del Ringraziamento: Giorno di lutto per un tentato genocidio
- Da Michael Brown ad Assata Shakur, la continuità dello stato razzista USA

Ucraina

- Per il PCU si sta trasformando in una colonia

Italia - politica e società

- Le delocalizzazioni italiane nei Balcani
- Libia, la nuova "causa sacrosanta" di Gentiloni
- Grattacieli di lusso ed occupazioni abusive
- Le mani sporche sulla città

Lavoro

- L'art. 18 ed il "jobs act": una farsa ad orologeria

Scuola

- L'ondata repressiva contro le occupazioni

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mercoledì 3 dicembre 2014

Sulla manifestazione di Forza Nuova a Le Piagge

Sulla manifestazione di Forza Nuova a Le Piagge
La notizia di un presidio di Forza Nuova a Le Piagge, alla periferia di Firenze, ha allarmato tutta la città: è indegno come questi fascisti sfruttino le difficoltà, accentuate dalla crisi, che quotidianamente è costretto ad affrontare chi vive in una periferie piena di problemi come quella in questione.
Le iniziative da parte delle forze antifasciste sono state molteplici. In particolare, la Federazione fiorentina del Partito della Rifondazione Comunista ha stimolato la formazione di una delegazione, formata da ANPI, ARCI, CGIL, SEL e PD e dalla Comunità de Le Piagge rappresentata da Don Santoro, che si è recata dal Questore della città richiedendo esplicitamente che la manifestazione di Forza Nuova venisse vietata: coloro che non si riconoscono negli ideali antifascisti e democratici che costituiscono le fondamenta della nostra Repubblica non possono avere agibilità politica.
Il Questore si è impegnato affinché la manifestazione fascista non si svolga a Le PiaggeLa nostra opposizione a che il presidio abbia luogo, anche in altre zone della città, rimane comunque ferma.
È poi necessario che questa periferia sia posta al centro dell’attenzione politica delle forze democratiche che già agiscono sul territorio per evitare che la crisi ed oggettive situazioni di disagio possano diventare oggetto di strumentalizzazione da parte di fascisti.
Su questo ci impegniamo a lavorare, aperti al confronto.

La Segreteria PRC Firenze

Consiglieri incontrano delegazione movimenti per la casa

Consiglieri incontrano delegazione movimenti per la casa. Sgherri(PRC in Regione): impegno perché ci si arrivasse. Situazione gravissima e drammatica.

Comunicato di ieri. Sgherri:"Ci batteremo perché il diritto alla casa – e tutto quel che ne consegue - non venga cancellato. E che non si voglia vedere il problema trincerandosi dietro uno sterile rispetto delle regole .”

Firenze, 2 dicembre La situazione dell’emergenza abitativa, a Firenze e in Toscana è molto grave, come mai era stata: un dramma sociale in continuo incremento sia nell’ampiezza che nella drammaticità, come abbiamo sentito con le nostre orecchie oggi incontrando una delegazione del movimento di lotta per la casa, che aveva tenuto un presidio sotto il Consiglio Regionale. Incontro con i consiglieri che avevo sollecitato oggi con una lettera inviata a tutti i capigruppo consiliari. Abbiamo ascoltato veri e propri drammi, dove la crisi ha fatto esplodere radicalmente i bisogni, con l’ormai nota “trafila” del perdi il lavoro, la casa, la famiglia e il diritto a una vita dignitosa. A fronte di questo un atteggiamento degli enti locali di totale inefficienza e, di fronte a bisogni veri e drammatici, una mancanza di risposte. E quindi con la scelta non voluta ma subita o di occupare o di dormire per strada! Quindi non occupante per scelta ma per necessità. In un quadro di crisi economica che allarga le maglie della povertà e dei bisogni e sul quale viene invece introdotto un cd piano casa (il decreto Lupi) che al bisogno estremo di casa risponde con una vera e propria dichiarazione di “guerra”, vietando l’allacciamento di acqua, luce e gas (quindi no ad una vita dignitosa) e il non ottenimento della residenza (e quindi l’impossibilità di iscrivere i figli a scuola!). Così Monica Sgherri – esponente di Rifondazione Comunista e capogruppo in Consiglio Regionale. Il quadro fattoci della delegazione è sconfortante: tanti sgomberi annunciati e in parte già effettuati (cinquemila quelli previsti per morosità per i prossimi due anni) provvedimenti a livello nazionale (il cd decreto Lupi) che come detto non fa che esacerbare i problemi invece di risolverli, provvedimenti su cui la Regione – a quanto riferito dalla delegazione - si accoda annunciando una revisione della legge quadro sulla casa che presenterà meno finanziamenti per l’edilizia residenziale pubblica, innalzamento dei canoni di locazione, non incremento del patrimonio edilizio pubblico. Ho espresso soddisfazione per l’espressa volontà del presidente della commissione consiliare competente di prendersi tutto il tempo necessario per varare una riforma così importante. Quel che – aggiunge Sgherri – dal mio punto di vista aggiungo che la legge in vigore (96/96) è buona, e che tale è la situazione di gravità che non ci si può permettere di mettere sotto scacco il diritto all’abitare (di cui c’è sempre più “fame sociale”). Quindi meglio nessun cambiamento piuttosto che cambiamenti che peggiorino la legge attuale. Nella scorsa legislatura – ricorda Sgherri – abbiamo lavorato per anni al testo base dell’allora assessore Baronti e sul proseguimento del lavoro con l’assessore Allocca, dove vi era il riconoscimento dello sfratto per morosità incolpevole. Oggi non possiamo accettare che non si veda il problema, e poi esigere uno sterile “rispetto delle regole”. Presenteremo – conclude Sgherri – una mozione perché si affronti il bisogno di casa, si tuteli il diritto sacrosanto (per tutti i cittadini indipendentemente dalla loro condizione) alla “residenza” in un Comune, il diritto alla sanità e alla scuola per i minori. Sono diritti fondamentali che le istituzioni per prime non possono scordarsi, e tanto più trasferire le “colpe” dei padri e madri sui figli (negando appunto il diritto alla scuola)!

Novedades Lucha de Clases

Su miedo es un programa que termine con sus privilegios

Editorial de Lucha de Clases nº 21
Por primera vez, varias encuestas sitúan a PODEMOS como primera fuerza en intención de voto. Esto refleja el agudo giro a la izquierda que se ha producido en la sociedad española. La clase dominante está histérica y en pánico, tratando de atemorizarnos con un desastre económico si PODEMOS aplicara su programa.
Leer más: Su miedo es un programa que termine con sus privilegios

 
Escrito por Miguel Jiménez
Todo activista de la izquierda, milite en PODEMOS o en IU, debe ver como algo positivo la candidatura de Alberto Garzón para las primarias que deben elegir al cabeza de lista de Izquierda Unida por Madrid y candidato de la coalición a Presidente del Gobierno, para las elecciones generales.
Leer más: Alberto Garzón se postula como candidato electoral ¿Qué cambia en IU?

  
 
Escrito por Deivi Peña
 
Luego del fallecimiento del presidente Hugo Chávez, la revolución parece encaminada en su encrucijada final, entre un giro radical hacia la profundización de socialismo o la simple liberación del capitalismo de mercado. Sin embargo ciertos elementos enquistados en la dirección del gobierno, quienes durante el mandato de Chávez pasaron desapercibidos con un discurso clasista y radical, ahora parecen haberse quitado la máscara y presionan desde adentro para la liberación de los controles, y del capitalismo.
Leer más: Venezuela: Jugar para ganar – o aún estamos a tiempo de corregir

 
¡Solicita y adquiere tu ejemplar!
Tenemos la grata noticia que ofrecer a nuestros lectores, de la publicación por Lucha de Clases del libro Revolución y Contrarrevolución en España, del escritor y periodista marxista norteamericano, Félix Morrow. Publicada por primera vez a fines de 1938, esta obra es, sin duda, el mejor análisis marxista que se ha escrito sobre la II República, la guerra civil y la revolución española de la década de los 30 del siglo pasado. Esta versión, que ha sido traducida directamente del inglés, cotejada exhaustivamente con el texto original, y comparada con las versiones anteriores en castellano, es la mejor versión de las publicadas hasta ahora en nuestro país -donde se encontraba descatalogada hace tiempo- ya que las versiones anteriores adolecían de numerosos errores ortográficos y de traducción, e incluso de mutilaciones del texto original. El libro ha sido prologado por el escritor y pensador marxista británico, Alan Woods.

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