08:43 03 OTT 2011
Fiat: lettera di Marchionne alla Marcegaglia
FTA Online News
L'Amministratore Delegato di Fiat e Presidente di Fiat Industrial,
Sergio Marchionne, ha inviato venerdì 30 settembre alla presidente di
Confindustria, Emma Marcegaglia, due lettere identiche il cui
contenuto viene di seguito riportato. "Cara Emma, negli ultimi mesi,
dopo anni di immobilismo, nel nostro Paese sono state prese due
importanti decisioni con l'obiettivo di creare le condizioni per il
rilancio del sistema economico. Mi riferisco all'accordo
interconfederale del 28 giugno, di cui Confindustria è stata
promotrice, ma soprattutto all'approvazione da parte del Parlamento
dell'Articolo 8 che prevede importanti strumenti di flessibilità oltre
all'estensione della validità dell'accordo interconfederale ad intese
raggiunte prima del 28 giugno. La Fiat fin dal primo momento ha
dichiarato a Governo, Confindustria e Organizzazioni sindacali il
pieno apprezzamento per i due provvedimenti che avrebbero risolto
molti punti nodali nei rapporti sindacali garantendo le certezze
necessarie per lo sviluppo economico del nostro Paese. Questo nuovo
quadro di riferimento, in un momento di particolare difficoltà
dell'economia mondiale, avrebbe permesso a tutte le imprese italiane
di affrontare la competizione internazionale in condizioni meno
sfavorevoli rispetto a quelle dei concorrenti. Ma con la firma
dell'accordo interconfederale del 21 settembre è iniziato un acceso
dibattito che, con prese di posizione contraddittorie e addirittura
con dichiarazioni di volontà di evitare l'applicazione degli accordi
nella prassi quotidiana, ha fortemente ridimensionato le aspettative
sull'efficacia dell'Articolo 8. Si rischia quindi di snaturare
l'impianto previsto dalla nuova legge e di limitare fortemente la
flessibilità gestionale. Fiat, che è impegnata nella costruzione di un
grande gruppo internazionale con 181 stabilimenti in 30 paesi, non può
permettersi di operare in Italia in un quadro di incertezze che la
allontanano dalle condizioni esistenti in tutto il mondo
industrializzato. Per queste ragioni, che non sono politiche e che non
hanno nessun collegamento con i nostri futuri piani di investimento,
ti confermo che, come preannunciato nella lettera del 30 giugno
scorso, Fiat e Fiat Industrial hanno deciso di uscire da Confindustria
con effetto dal 1 gennaio 2012. Stiamo valutando la possibilità di
collaborare, in forme da concordare, con alcune organizzazioni
territoriali di Confindustria e in particolare con l'Unione
Industriale di Torino. Da parte nostra, utilizzeremo la libertà di
azione applicando in modo rigoroso le nuove disposizioni legislative.
I rapporti con i nostri dipendenti e con le Organizzazioni sindacali
saranno gestiti senza toccare alcun diritto dei lavoratori, nel pieno
rispetto dei reciproci ruoli, come previsto dalle intese già raggiunte
per Pomigliano, Mirafiori e Grugliasco. E' una decisione importante,
che abbiamo valutato con grande serietà e attenzione, alla quale non
possiamo sottrarci perché non intendiamo rinunciare a essere
protagonisti nello sviluppo industriale del nostro Paese. Con i miei
migliori saluti. Sergio Marchionne".
(AGI) - Roma, 3 ott. - Fiat e Fiat Industrial usciranno dal primo
gennaio 2012 da Confindustria. E' quanto si apprende da una lettera
dell'amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne al presidente
di confindustria, Emma Marcegaglia. "Ti confermo - scrive Marchionne -
che, come preannunciato nella lettera del 30 giugno scorso, Fiat e
Fiat Industrial hanno deciso di uscire da Confindustria con effetto
dal 1 gennaio 2012. Stiamo valutando la possibilita' di collaborare,
in forme da concordare, con alcune organizzazioni territoriali di
Confindustria e in particolare con l'Unione Industriale di Torino. Da
parte nostra, utilizzeremo la liberta' di azione applicando in modo
rigoroso le nuove disposizioni legislative.
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