venerdì 7 ottobre 2011

Newsletter di Sinistra e Cittadinanza - n. 3




Newsletter di Sinistra e Cittadinanza
Coalizione civica ecologista e laica al Comune di Firenze            –           n.  3 / 2011

         
            Residenza per Anziani Le Civette : “Sostegno e partecipazione al presidio dei lavoratori e dei familiari.”

                Piscina Paganelli: "Necessaria soluzione che permetta ai ragazzi di allenarsi senza essere costretti a saltare la scuola."

Maggio Musicale : “Se qualcuno ha eretto un muero tra lavoratori e Fondazione questi sono il Sindaco Renzi e la Sovrintendente Colombo.”

Parco della Musica : “Firenza Parcheggi annuncia che non sarà realizzato il parcheggio sotterraneo.”

Processo su area di Castello : “Se la Convenzione è ‘ contra legem’, lo è anche il Piano Strutturale ?”

Mostra Gucci  1: “Il Comune affitta la sala del Consiglio. Il Sindaco si è dimenticato che ogni lunedì c’è il Consiglio Comunale ?”
Mostra Gucci  2: "Il Consiglio Comunale è stato davvero usato come magazzino per la cena di gala di Gucci ?" Siamo oltre ogni limite di indecenza e cattivo gusto. E per le auto di lusso che hanno invaso Piazza Signoria evidentemente la zona pedonale non conta ...

Publiacqua : “Con una mano si licenzia e con l’altra si fanno iniziative spot.”

Acqua 1 : “Firenze faccia come Napoli e approvi la ripubblicizzazione di Publiacqua.”
Acqua 2 : "Si elimini dalla bolletta il 7%, pari alla remunerazione del capitale investito"

ATAF 1: “Nessun mandato al Sindaco da parte del Consiglio. si tenga al più presto un Consiglio sul futuro dell'azienda”
ATAF 2 : “Sia la maggioranza che l’opposizione dovrebbero sentire la necessità di affrontare il tema in Consiglio Comunale”
ATAF 3 : "Se ne parlerà nel consiglio del 17.  Accolta la nostra proposta"

Maggio Musicale : “Se è vero che a giorni verranno pagati gli stipendi dei dipendenti lo si scriva come si è fatto la scorsa settimana per dire che fino al 15 ottobre non sarebbero stati pagati.”
Maggio Musicale 2: "un ultimo appello al comune perchè istituisca un tavolo fra lavoratori ed enti locali"


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LE CIVETTE, DE ZORDO E GRASSI: “SOSTEGNO E PARTECIPAZIONE AL PRESIDIO.”

“Parteciperemo al presidio di oggi davanti alla Regione Toscana insieme ai lavoratori e ai familiari delle persone assistite dalla RSA Le Civette per esprimere il nostro sostegno alla loro battaglia contro la chiusura improvvisa della struttura. Si tratta di una struttura di eccellenza (come ha riconosciuto la stessa ASL due anni fa) che offre un ottimo servizio ai pazienti con un personale che nel corso degli anni si è andato sempre più specializzando nell’assistenza di persone anziane non autosufficienti o con gravi problemi cognitivi.

Siamo di fronte a un clamoroso errore dal punto di vista socio-sanitario e a un ulteriore tassello nel disegno complessivo di dismissione delle funzioni entro l’area di San Salvi, che in un’ottica speculativa deve evidentemente essere svuotata degli attuali servizi.

Lunedì in Consiglio comunale presenteremo una interrogazione urgente per chiedere all’amministrazione comunale di assumere una posizione chiara contro la dismissione e ci auguriamo che anche consiglieri di maggioranza possano sottoscriverla e contribuire a sostenere la causa de Le Civette.”

Dopo il presidio sotto la sede della Regione Toscana lo scorso lunedì, i familiari degli anziani ricoverati nell’RSA Le Civette e i lavoratori sono venuti in Consiglio Comunale. Nell’occasione è stata presentata una interrogazione a cui ha risposto l’Assessore competente.

RESIDENZA SANITARIA ASSISTITA A SAN SALVI: "LE CIVETTE VANNO SALVATE E IL COMUNE DI FIRENZE FACCIA LA SUA PARTE"
Risposta in aula all'interrogazione firmata da De Zordo, Grassi, Cruccolini, Tenerani, Spini, Di Puccio

 “Non sono ancora rese note dalla ASL le motivazioni alla base della annunciata chiusura della RSA Le Civette, una struttura operante all'interno di San Salvi che è definita dalla stessa Azienda Sanitaria "d'eccellenza" e che è nota in città per offrire un ottimo trattamento ai 67 anziani non autosufficienti ospitati (60 residenti e 7 in CDA). Ora i pazienti dovrebbero essere trasferiti altrove e così sradicati dal luogo che da anni è la loro abituale residenza; con tutti i danni psicofisici che ne possono conseguire, come lo stesso ing.Marroni, direttore generale dell’ASL fiorentina, affermava appena un anno fa dichiarando che in questi casi "va rispettato il vincolo territoriale".

Non è neanche stato chiarito dalla ASL quale uso intenda fare della palazzina per la quale sono stati spesi fondi pubblici per adeguarla al tipo di servizio cui è stata finora dedicata; dalla realizzazione del Centro diurno, alle zone per il trattamento dei disturbi cognitivi e comportamentali, al giardino 'Alzheimer' e i molti e costosi adeguamenti interni ed esterni tutti a carico della regione Toscana. E non è davvero credibile che ci si vogliano fare uffici, come si è ventilato.
Il personale, 73 operatori, dotati di una formazione specifica nell'assistenza di persone anziane non autosufficienti o con gravi problemi cognitivi, a seguito della mobilitazione loro, dei pazienti e dei familiari, e del sostegno di varie associazioni del settore, sindacati e gruppi consiliari, hanno visto revocata la lettera di licenziamento che era già stata spedita. Questo tuttavia non tutela affatto la loro posizione lavorativa e non dà garanzie per il futuro che appare ancora da definire. Comunque non invalida la decisione della chiusura della struttura.

Lo svuotamento dell'edificio apre la porta a possibili speculazioni edilizie sull'area di San Salvi il cui futuro resta sospeso malgrado nel Piano Strutturale sia stato incluso il "Parco di San Salvi", dizione che dovrebbe tutelare la salvaguardia di una delle zone più ricche di storia e di verde della città”.


PAGANELLI: "NECESSARIA SOLUZIONE CHE PERMETTA AI RAGAZZI DI ALLENARSI SENZA ESSERE COSTRETTI A SALTARE LA SCUOLA."

“Apprendiamo con favore della volontà del vicesindaco Dario Nardella di trovare una soluzione accettabile per la divisione degli spazi acqua della piscina Paganelli". Lo affermano i consiglieri comunali Tommaso Grassi di Sinistra e Cittadinanza, Giuseppe Scola e Giovanni Fittante dell’IDV, Eros Cruccolini di SEL e Stefano Di Puccio del gruppo Misto che aggiungono: "Ribadiamo che una soluzione condivisibile debba prevedere che i ragazzi in età scolare si possano allenare senza essere costretti di saltare la scuola. Riteniamo importante che si ripristini un corretto clima nell’ambito sportivo più in generale e che ognuno possa avere la possibilità di far vivere la propria tradizione sportiva, agonistica e dilettantistica, nel campo del nuoto.” 


MAGGIO MUSICALE, GRASSI : “SE QUALCUNO HA ERETTO UN MURO TRA LAVORATORI E FONDAZIONE QUESTO E’ IL SINDACO RENZI E LA SOVRINTENDENTE COLOMBO”
Positivo che si siano riassunte le 37 maschere che hanno lavorato finora al Teatro Comunale

“Oggi, la stessa riassunzione delle 37 maschere del Teatro, sono l’ennesima dimostrazione che nel metodo e nel merito l’Amministrazione Comunale sta sbagliando completamente nel dirigere la Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino – afferma il Consigliere di Sinistra e Cittadinanza, Tommaso Grassi – Aver accettato condizioni di lavoro peggiori rispetto a quelle precedenti, rappresenta un alto senso di responsabilità di cui tutti dovremmo esserne grati.”

“Dove sono finiti i bandi e i risparmi promessi dal Sindaco con l’esternalizzazione del servizio delle maschere : ci siamo resi conto che non erano altro che l’ennesimo bluff del Sindaco Renzi. Finalmente speriamo che il Comune abbia capito che i problemi non si risolvono con le esternalizzazioni ma con senso di responsabilità e senza procedere a continue e ripetute provocazione nei confronti dei lavoratori. Per questo abbiamo apprezzato la calma con cui il ViceSindaco ha risposto alla nostra domanda ma non possiamo che sottolineare come finora i modi del Sindaco Renzi erano in tutt’altro stile.”

“Non si può procedere ad una riorganizzazione della Fondazione lasciando all’oscuro l’intero Consiglio Comunale e i lavoratori: l’aula del Consiglio deve essere coinvolto nelle scelte strategiche nel futuro della Fondazione di una realtà importantissima del nostro tessuto culturale. – conclude Grassi – Inaccettabile per questo è vedere un Consiglio d’Amministrazione che delibera segretando i documenti: non è nascondendo i propri atti che si recupera un corretto rapporto con i lavoratori e con coloro che seguono il Maggio.”


PARCO DELLA MUSICA, GRASSI : “FIRENZE PARCHEGGI ANNUNCIA CHE NON SARA’ REALIZZATO IL PARCHEGGIO SOTTERRANEO.”
Che fine ha fatto il parcheggio interrato da 700 posti del Parco della Musica ?

“Molti sono gli aspetti del bilancio di Firenze Parcheggi che non ci convincono, primo fra tutti il risultato dell’esercizio che è positivo di circa 70.000 euro solo se non si considera la svalutazione delle quote in Firenze Mobilità e se si accetta la nuova modalità di ammortamento dei beni introdotta nel bilancio 2010 rispetto al 2009. – afferma il Consigliere Comunale di Sinistra e Cittadinanza Tommaso Grassi – Ma il vero aspetto che ci preoccupa è stato l’annuncio che a quanto risulta a Firenze Parcheggi non verrà realizzato il parcheggio interrato del Parco della Musica.”

“Cosa significa che non verrà realizzato il parcheggio da 700 posti interrato previsto nel progetto iniziale e che Firenze Parcheggi conta di ottenere, grazie a questa mancanza, maggiori e nuovi introiti dal parcheggio della Leopolda e ha messo in cantiere di recuperare il parcheggio di Piazza Vittorio Veneto ? Come mai dobbiamo sapere che una parte del secondo lotto non verrà realizzato nel Parco della Musica ? Forse questa notizia preannuncia che il secondo lotto del Parco della Musica non verrà realizzato ?”


PROCESSO SU AREA CASTELLO, GRASSI : “SE LA CONVENZIONE DI CASTELLO E’ ‘CONTRA LEGEM’, LO E’ ANCHE IL PIANO STRUTTURALE ?”
Pronti a votare a favore di una dleibera che annulli il Piano Urbanistico di Castello

“Alcune domande naturali possono scaturire dalle dichiarazioni del Sindaco Renzi al processo su Castello ed oggi riportate dai giornali, come per esempio, perché non ha mai detto finora che la convenzione su Castello, avvallata anche dalla Provincia di cui egli era Presidente, è ‘contra legem’, o perché ha firmato due accordi sulla Piana di Castello per spostare la sede della Provincia e realizzare il polo scolastico?" – si chiede il Consigliere Comunale di Sinistra e Cittadinanza Tommaso Grassi.

"Oppure, come mai fu rifiutata dalla Provincia l’offerta presentata dai proprietari dell’ex-Telecom di Via Masaccio, per spostare lì la sede della Provincia, anzichè a Castello? Tutte domande a cui sarebbe interessante che il sindaco desse una risposta politica”

“Ma quello che ci chiediamo con ancora più urgenza è come mai il Piano Strutturale del Sindaco Renzi abbia recepito una convenzione ‘contra legem’, e come mai non è stata immediatamente presentata in Consiglio una proposta per annullare tutti gli atti precedentemente sottoscritti dal Comune".

"Nei prossimi giorni chiederemo un’audizione in Commissione Urbanistica del Sindaco e della neo – Assessore Meucci e pensiamo di presentare una mozione per impegnare l’Amministrazione a modificare ed annullare gli atti su Castello e dichiariamo fin da subito che saremmo pronti immediatamente a votare anche a favore una proposta che almeno riduca l’edificabile, in quanto ogni metro cubo in meno nell’area di Castello è un guadagno per l’intera Città di Firenze.” – conclude Grassi


GRASSI : “IL COMUNE AFFITTA LA SALA DEL CONSIGLIO A GUCCI. IL SINDACO RENZI SI E’ DIMENTICATO CHE OGNI LUNEDI’ C’E’ CONSIGLIO COMUNALE ?”
Lunedì 26 settembre con l’inaugurazione del Museo di Gucci si è creato un grave precedente

“Che ci fosse problemi di bilancio nel Comune di Firenze ce ne eravamo già accorti ma arrivare pur di avere due soldi nelle casse a obbligare il rinvio della seduta del Consiglio Comunale di lunedì prossimo rappresenta un gravissimo precedente. – afferma il Consigliere di Sinistra e Cittadinanza, Tommaso Grassi – Per una inaugurazione di un museo verranno occupate delle sale di Palazzo Vecchio, tra cui anche il Salone dei Duegento dove ogni lunedì si svolge la tradizionale seduta settimanale dell’assemblea cittadina. Al Sindaco Renzi forse è sfuggito che lunedì è il giorno del Consiglio Comunale ?”

“Che necessità c’era di occupare anche questa stanza ? Non dovrebbe essere indisponibile il Salone dei Duegento quando ospita la riunione del Consiglio ? Non si poteva trovare una data alternativa o un’altra sistemazione ? – ci domandiamo – Così si introduce per la prima volta, nella storia del Comune di Firenze, che un impegno istituzionale come è il Consiglio Comunale possa vedere annullata la propria seduta dietro un pagamento economico da parte di un soggetto privato, come stamani è stato confermato, sui giornali, dalla Giunta.”

“Ormai siamo abituati a veder chiudere al pubblico l’intero Palazzo Vecchio anche per iniziative non istituzionali, basti pensare al matrimonio del magnate olandese o al convegno dei petrolieri che sono stati autorizzati dal Sindaco Renzi e quindi non ci sorprendiamo neppure che si sia deciso di fare la stessa cosa anche per la mostra Gucci, ma quel che sorprende è che oltre al museo e al Salone dei Cinquecento questa volta si sia deciso da parte dell’Amministrazione di chiudere ‘a pagamento’ anche il Consiglio Comunale. Peraltro ad oggi non sappiamo ancora se i Consiglieri e i dipendenti potranno entrare lunedì prossimo in Palazzo Vecchio.”

“Ma in ogni caso è il principio che non mi torna: non è concepibile che se il Sindaco vuole affittare la sala, non si fa il Consiglio Comunale. E’ come se Berlusconi decidesse che il Parlamento deve stare chiuso per un evento che, magari, paga lui.”

“Ridicola infine la difesa d’ufficio del gruppo PD che motiva la scelta di chiudere a pagamento Palazzo Vecchio e di far saltare la seduta del Consiglio comunale in virtù del ‘grande evento’ e, aggiungiamo noi, di due o tre spiccioli nelle casse del Comune. – conclude Grassi –  Pur non condividendo il rinvio della seduta, avevamo proposto di concerto con il Capogruppo del gruppo Misto, Stefano di Puccio di recuperarla nel corso della settimana prossima ma anche questa nostra proposta è inspiegabilmente e senza argomentazioni stata respinta dalla maggioranza.”

Come sapete tutti il 26 settembre nonostante le proteste che abbiamo portato avanti nei giorni precedenti la settimanale seduta del Consiglio Comunale non si tenuta, al suo posto ha avuto luogo il Galà dell’inaugurazione del Museo Gucci. Questo il comunicato stampa che abbiamo fatto quando abbiamo scoperto che nessuna attività culturale si è svolta nel Salone dei Duegento …

"Il Consiglio Comunale è stato davvero usato come magazzino per la cena di gala di Gucci?" Siamo oltre ogni limite di indecenza e cattivo gusto. E per le auto di lusso che hanno invaso Piazza Signoria evidentemente la zona pedonale non conta ...

“Ci risulta che il Salone dei Duegento che doveva, secondo quanto riferito dai membri della Giunta nelle ultime Conferenze dei Capogruppo, essere occupato per una iniziativa legata all’inaugurazione del museo Gucci, così da non poter essere adibito per la seduta del Consiglio Comunale di ieri pomeriggio, invece sia stato utilizzato solo come magazzino per la cena di Gala nel Salone dei Cinquecento. – afferma il Consigliere Comunale di Sinistra e Cittadinanza, Tommaso Grassi – Il Sindaco e l’Amministrazione che governa la Città ci spieghino allora se una seduta del Consiglio Comunale è meno importante di un magazzino o se il Consiglio sia stato rinviato solo perchè i Consiglieri davano fastidio in giro per Palazzo Vecchio.”

“Una pessima pagina di democrazia si è consumata nella giornata di ieri che ha visto una seduta di Consiglio Comunale saltare per far diventare Palazzo Vecchio e Piazza Signoria la vetrina del lusso e dello spreco, basti pensare al continuo passare di auto di lusso che portavano gli ospiti in piazza per le quali le aree pedonali erano state revocate ad hoc. Ebbene si dice ai fiorentini che il centro si può attraversare a piedi quando si fanno le pedonalizzazioni ma poi quando si tratta di feste e di party anche solo per fare 200 metri e per il solo gusto di arrivare in un’auto di lusso Sindaco e invitati chiedono la deroga alle aree pedonali e si consente di far arrivare per centinaia di volte in una sola sera numerose macchine in Piazza Signoria.”

“Sicuramente lo sapevamo che il Sindaco preferisce un set televisivo al dibattito in Consiglio Comunale, che preferisce una festa ad un convegno, che predilige farsi vedere ovunque e comunque piuttosto che occuparsi della Città, ma ieri ha forse superato ogni limite: far saltare il Consiglio Comunale che si sarebbe occupato di bilancio e di ATAF, per adibirlo a magazzino, aver affittato Palazzo Vecchio per due soldi, peraltro ridotti se si considerano le entrate cui il Comune ha rinunciato per i permessi concessi, è davvero fuori da ogni misura.”


ACQUA, GRASSI : “CON UNA MANO SI LICENZIA E CON L’ALTRA SI FANNO INIZIATIVE SPOT.”
Il Consigliere Comunale Tommaso Grassi presente domani alla contro-staffetta dei comitati

“Se fosse una pubblicità potremmo definirla ingannevole e falsata rispetto alla realtà. – afferma il Consigliere Comunale di Sinistra e Cittadinanza Tommaso Grassi in riferimento al Festival dell’acqua che domani vedrà una tappa della staffetta passare da Firenze – Quale strategia migliore potevano avevano i privati, che vogliono speculare sul bene pubblico dell’acqua, dopo la sonora sconfitta che hanno avuto dal referendum dello scorso giugno, che andare a dire in giro per l’Italia che l’acqua è stata sempre pubblica e che tutto continuerà come prima ?”

“Due festoni e un bicchiere d’acqua prelevato da un fontanello in Piazza Signoria non possono cancellare tutto ciò che dietro le quinte, al riparo da occhi indiscreti e dai cittadini, le società che gestiscono l’acqua stanno realizzando come se non fosse mai esistito un referendum. In Toscana per esempio si è sottratto l’intero settore dell’ingegneria alle aziende di gestione, creando una società parallela, Ingegnerie Toscane srl, su cui l’ATO e i Comuni soci, ripetutamente interpellati con interrogazioni e richieste di accesso agli atti, dichiarano di non essere mai stati coinvolti e di non avere atti ufficiali. Inoltre se già la costituzione di questo tipo di società non fosse abbastanza ci è giunta notizia che a breve cominceranno persino a licenziare parte del personale appena trasferito alla nuova società.”

“Aderiamo e parteciperemo perciò giovedì alle 18.00 in piazza Signoria a Firenze, alla manifestazione promossa dal Comitato 2sì per l'acqua bene Comune di Firenze per manifestare il nostro dissenso all’iniziativa portata avanti da Federutility ma anche per ribadire che vogliamo che siano applicati immediatamente gli effetti dell’esito referendario: e che l’acqua torni pubblica e ad essere gestita come un bene comune e non privato di soli alcuni. - conclude Grassi - A Napoli si sta marciando verso una vera ripubblicizzazione del servizio idrico a Firenze l'unica cosa che il Sindaco è riuscito a pensare è privatizzare la società di trasporto pubblico ATAF e di dimenticarsi gli esiti referendari.”

In questa settimana abbiamo presentato due atti importanti sul tema dell’acqua pubblica : una mozione per chiedere su quanto è accaduto a Napoli che si proceda verso la ripubblicizzazione della società di gestione del servizio idrico, l’altra che chiede di eliminare immediatamente il 7% del deposito cauzionale dalle bollette.

ACQUA : “FIRENZE FACCIA COME NAPOLI E APPROVI LA RIPUBBLICIZZAZIONE DI PUBLIACQUA.”
I due Consiglieri hanno depositato una mozione che impegna il Sindaco a portare la delibera in Consiglio

“Abbiamo depositato una mozione del tutto simile alla Delibera presentata e approvata della Giunta del Comune di Napoli in Consiglio Comunale a Firenze. – affermano i Consiglieri Comunali Tommaso Grassi di Sinistra e Cittadinanza e Ornella De Zordo di Perunaltracittà in occasione della contromanifestazione che è stata organizzata dal Comitato fiorentino per l’acqua pubblica oggi in Piazza Signoria in occasione della staffetta dell’acqua promossa da Federutility – Firenze faccia come Napoli dia un segnale chiaro che porti alla trasformazione di Publiacqua Spa in un soggetto giuridico di  diritto pubblico, con le caratteristiche di azienda improntata a criteri di economicità, efficienza, trasparenza e partecipazione.”

“Un segnale che speriamo sia accolto dal resto dei Consiglieri Comunali e dalla maggioranza che governa la Città. – concludono Grassi e De Zordo – Se si crede che l'acqua sia un bene comune, un diritto umano universale non assoggettabile a meccanismi di mercato e che la proprietà e la gestione del servizio idrico debbano essere pubbliche e improntate a criteri di equità, solidarietà (anche in rapporto alle generazioni future) e rispetto degli equilibri ecologici non c’è altra strada che la ripubblicizzazione delle società di gestione.”

ACQUA, DE ZORDO E GRASSI. "SI ELIMINI DALLA BOLLETTA IL 7%, PARI ALLA REMUNERAZIONE DEL CAPITALE INVESTITO"
Depositata oggi una mozione in merito

"Il Comune di Firenze rispetti i risultati del Referendum del 12 e 13 giugno scorso che ha determinato l'abrogazione sia dell'articolo 23bis del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con la legge 6 agosto 2008, n.133 e successive modificazioni e integrazioni, sia del comma 1 dell'articolo 154 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152.

Con particolare riferimento a questo secondo quesito abbiamo richiesto con una mozione che il Comune si attivi affinché nella prima assemblea dell'ATO 3 si approvi la proposta di adeguare subito la tariffa dei servizi idrici eliminando dalla bolletta "la remunerazione del capitale investito" pari al 7%. Siamo allarmati da quanto dichiarato dal presidnte del Cispel Toscana sull'indirizzo che sarebbe stato espresso dai Comuni a favore del mantenimento del 7% nelle bollette, nonostante il referendum.

Sosteniamo l'operato del Comitato fiorentino del Forum dei movimenti per l'acqua che ha diffidato i Sindaci dei Comuni dell'Ato 3 che, a distanza di 4 mesi, non hanno ancora provveduto a far eliminare dalle bollette l'utile certo garantito al gestore del servizio idrico, la cui abrogazione è immediatamente esecutiva e per la quale non serve attendere alcun intervento legislativo".


ATAF, DE ZORDO E GRASSI: “NESSUN MANDATO AL SINDACO DA PARTE DEL CONSIGLIO. SI TENGA AL PIÙ PRESTO UN CONSIGLIO SUL FUTURO DELL'AZIENDA”
Questo l’intervento dei consiglieri Ornella De Zordo e Tommaso Grassi

“Il Consiglio comunale, malgrado le ripetute richieste, non ha mai potuto discutere del futuro di Ataf né ha mai dato gli indirizzi alla partecipata, come invece prevede la norma. Su quale base andrà quindi a sostenere questa o quella posizione il Sindaco o chi per lui nell'assemblea dei soci proprietari? Deve essere chiaro che qualunque posizione venga lì sostenuta è in realtà solo sua opinione personale.
Riteniamo assai grave che l'assessore Mattei nella risposta in aula abbia affermato che il Consiglio sarà chiamato a ratificare le decisioni prese: chiediamo perciò che al più presto si ponga l'argomento all'ordine del giorno in Consiglio; ne va anche della trasparenza di atti che riguardano una realtà cittadina di cui al momento non si conosce neppure il piano industriale e le implicazioni relative alla non partecipazione alla gara regionale.

La dichiarazione del sindaco di non partecipare alla gara regionale apre scenari ancora più inquietanti sul futuro di un'azienda che ora più che mai dovrebbe essere sostenuta e non penalizzata o trattata come merce di scambio in un contenzioso tra comune di Firenze e Regione Toscana”.
  
Segue il testo della domanda di attualità presentata oggi in Consiglio

Domanda d'attualità
Considerato quanto appreso dall'intervista del sindaco Renzi pubblicata dal quotidiano La Repubblica in data 2 ottobre nella quale, a proposito della gara unica regionale per il trasporto pubblico locale, si legge: "Per ora non abbiamo dato la delega alla Regione, né intendiamo darla",

i sottoscritti consiglieri interrogano il Sindaco per sapere

1. Quali siano le motivazioni alla base della contrarietà alla gara unica regionale, e se intenda presentare la sua personale posizione, non discussa all'interno del consiglio comunale, come la posizione del Comune di Firenze,
2. Se, in alternativa alla gara unica regionale, stia pensando alla possibilità di una gara per l'affidamento del tpl che riguardi la sola area del comune di Firenze o a un affidamento in house (nel qual caso l'azienda dovrebbe rimanere in mano di enti pubblici),
3. Se intenda procedere nel sostenere la cessione a privati delle quote di Ataf,
4. Quale indirizzo porterà il comune di Firenze alla prossima riunione dei soci proprietari di Ataf prevista per il 4 ottobre, e chi avrà dato tali indirizzi che spettano al Consiglio comunale, il quale non si è mai potuto esprimere in materia.

ATAF, DE ZORDO E GRASSI: “SIA LA MAGGIORANZA CHE L’OPPOSIZIONE DOVREBBERO SENTIRE LA NECESSITÀ DI AFFRONTARE IL TEMA IN CONSIGLIO COMUNALE”

“Formalizziamo la richiesta già annunciata nel Consiglio Comunale di ieri, che si tenga al più presto una seduta consiliare con all’ordine del giorno un punto specifico sul futuro di ATAF e sulla gara regionale del trasporto pubblico locale.” Lo affermano Ornella De Zordo e Tommaso Grassi “Giovedì 6 ottobre sottoporremo la richiesta alla Conferenza dei Capogruppo. – concludono i due consiglieri –. Crediamo che questa esigenza dovrebbe essere sentita trasversalmente dai gruppi di maggioranza e di opposizione”.

ATAF: "SE NE PARLERÀ NEL CONSIGLIO DEL 17. ACCOLTA LA NOSTRA PROPOSTA"
Questa la dichiarazione dei consiglieri Ornella De Zordo e Tommaso Grassi

"Nella seduta odierna della conferenza dei capigruppo è stata accolta la proposta da noi formalmente inoltrata e sottoscritta da tutti i capigruppo presenti, di mettere quanto prima all'ordine del giorno del Consiglio comunale un punto specifico sul futuro di Ataf.
La prima data utile è stata individuata in lunedì 17 ottobre.

Riteniamo che questa decisione che prevede una relazione della Giunta, un dibattito in aula e la possibilità di presentare atti di consiglio, rappresenti un passo rilevante per ovviare almeno in parte all'assenza di dibattito e di indirizzi da parte del Consiglio comunale sul futuro di Ataf e sulla gara regionale del Trasposto pubblico locale".


MAGGIO MUSICALE, GRASSI E DE ZORDO: “SE È VERO CHE A GIORNI VERRANNO PAGATI GLI STIPENDI DEI DIPENDENTI LO SI SCRIVA COME SI È FATTO LA SCORSA SETTIMANA PER DIRE CHE FINO AL 15 OTTOBRE NON SAREBBERO STATI PAGATI”
“Non si può procedere solo con promesse verbali”

“Con una ermetica lettera del Direttore delle Risorse del Maggio musicale è stata data comunicazione che gli stipendi di settembre dei dipendenti come minimo fino al 15 ottobre non saranno pagati”. Lo affermano i consiglieri Tommaso Grassi e Ornella de Zordo.

“Oggi l'assessore Di Giorgi ci ha detto che a giorni verranno pagati: non abbiamo motivi per dubitarne ma se devono essere impegni precisi e non solo promesse verbali, lo si scriva nero su bianco – hanno aggiunto i due consiglieri –. Speriamo di non doverci ritrovare la prossima settimana a riproporre il problema degli stipendi dei lavoratori del Maggio Musicale in consiglio comunale”.

“Altro aspetto da approfondire è il mancato finanziamento del mutuo ponte che avrebbe garantito più stabilità alla Fondazione del Maggio Musicale e per il quale la Giunta comunale ha anticipato il finanziamento comunale del 2012 – concludono De Zordo e Grassi -. Chiediamo al Comune, come Ente locale e non solo come socio della Fondazione, di aprire un tavolo con i lavoratori per affrontare insieme la situazione non facile e avviare un dibattito nel merito della proposta che i sindacati hanno avanzato nelle scorse settimane”.

Fortunatamente i soldi per pagare gli stipendi sono arrivati il giorno dopo il nostro intervento in Consiglio Comunale ma … poteva andare tutto bene ? No, la Fondazione del Maggio per decisione del Sindaco Renzi e della Sovrintendente Colombo ha annunciato che gli stipendi sarebbero stati tagliati almeno del 30% … nessuno naturalmente ha potuto accettare una tale decisione unilaterale.

MAGGIO MUSICALE, GRASSI E DE ZORDO: "UN ULTIMO APPELLO AL COMUNE PERCHÈ ISTITUISCA UN TAVOLO FRA LAVORATORI ED ENTI LOCALI"
"Sostegno alla mobilitazione dei lavoratori"

“Sostegno ai lavoratori e condivisione per i motivi che hanno portato oggi i sindacati della Fondazione del Maggio Musicale ad indire lo sciopero per la giornata di domani". Lo affermano i consiglieri comunali Tommaso Grassi e Ornella De Zordo.

"Il fatto che il consiglio d’amministrazione non abbia risposto per settimane alla proposta che era arrivata dai sindacati in merito alla riorganizzazione della Fondazione, unito alla notizia che prima gli stipendi di settembre non sarebbero stati pagati fino a metà ottobre, e poi una volta ridotto il ritardo, che essi sarebbero stati pagati decurtati di una percentuale elevata, non ha sicuramente contribuito a risolvere gli evidenti problemi di rapporto tra Fondazione e lavoratori.”

“Facciamo quindi un ultimo appello al Comune di Firenze di unirsi a Regione e Provincia che in queste ultime ore hanno accolto l’invito dei sindacati a riunire gli Enti locali soci della Fondazione in un tavolo in cui poter affrontare i numerosi nodi, ancora irrisolti, della vicenda 'Maggio' – concludono i Consiglieri –.  Sicuramente l’apertura di questo tavolo di trattativa potrebbe rappresentare un utile segnale di distensione e un’apertura da parte del Comune e del Sindaco Renzi che finora ha preferito le provocazioni e le accuse sui giornali, piuttosto che un rapporto con i lavoratori serio e costruttivo nell’interesse collettivo di una realtà artistiche importante del nostro territorio.”



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