Newsletter PRC n. 85
Vertice UE: "Solo le banche escono vittoriose dal summit europeo" 03.07.12Dichiarazione congiunta di Pierre Laurent, segretario nazionale del Partito comunista francese (Francia) e presidente del partito della Sinistra Europea, Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, Alexis Tsipras, presidente di Syriza (Grecia) e vice presidente del partito della Sinistra Europea, Cayo Lara, portavoce di Izquierda Unida (Spagna),Jose-Luis Centella, segretario generale del PCE (Spagna), Katja Kipping & Bernd Riexinger, co-presidenti di Die Linke (Germania): «I capi di Stato dei nostri paesi di ritorno dal vertice UE hanno dichiarato a gran voce che hanno strappato delle vittorie per i popoli, delle flessioni da parte della Cancelliera Merkel, di Mario Draghi o di Jean-Claude Junker. Avrebbero per la 19^ volta dall'inizio della crisi, "salvato l'Europa". Francois Hollande ha dichiarato persino che l’Europa si è “riorientata” nella giusta direzione. Questa è pubblicità ingannevole. Il patto di bilancio (fiscal compact) resta intatto. Non c’è stata alcuna "rinegoziazione" e la componente di crescita promossa da Francois Hollande non ha alcun valore legale. Leggi tuttoSpending review, si fa per dire di Romina Velchi - 03.07.12È oggi il giorno della verità, quello in cui il governo dovrà scoprire le carte sulla cosiddetta spending review, ovvero il decreto che deve tagliare la spesa pubblica per evitare l'aumento di due punti dell'Iva così come deciso dal precedente governo Berlusconi. Una spada di Damocle che avrebbe solo l'effetto di affondare ancor di più i consumi e quindi bloccare ulteriormente crescita e sviluppo. Ma, come si dice, le vie dell'inferno sono lastricate di buoni propositi e c'è il serio rischio che la spending review si riduca ad una mera operazione di tagli, per di più lineari, cioè uguali per tutti nel settore della pubblica amministrazione e della sanità, con conseguenti ricadute sui cittadini in termini di servizi tagliati e aumento di costi. Sennò perché, per esempio, il governo ha deciso di rinviare il tetto alle pensioni d'oro di dirigenti pubblici e grand commis di stato; non sarebbe quella un'ottima spending review? Un testo definitivo ancora non c'è, ma oggi il governo incontra i sindacati e gli amministratori locali ai quali dovrà illustrare, almeno a grandi linee, come intende rivedere la spesa pubblica. E dimostrare che la spending review non è l'ennesimo taglio ai danni dei soliti noti. Leggi tuttoEuropa, chi ha vinto? di Giulietto Chiesa - 03.07.12Tutti imbambolati gl’italiani hanno fatto confusione tra la vittoria dell’Italia sulla Germania e la “vittoria” di Mario Monti sulla Merkel. Hanno esultato le borse. Voglio ben vedere! Erano le uniche che potevano esultare, visto che sono state le banche a prendersi il bottino. E tutti ad applaudire come zombi. Non ci siamo accorti che tutta l’operazione serviva solo a ”rassicurare i mercati”. Cioè a sistemare i conti dei ladri. Non i nostri. Adesso facciamo i conti. Ma, prima di tutto, facciamo una scommessa: quanto credete che duri la bonaccia dello spread? Io dico che durerà qualche mese, fino a settembre-ottobre. Poi si ricomincia il ballo di San Vito, il “loro ballo”. Solo gl’ingenui di Repubblica e gli economisti di regime che tengono bordone possono pensare che la cosiddetta “speculazione” si accontenti di così poco. E’ come aspettarsi da una tigre affamata che ti mangi solo un braccio. Leggi tuttoGli operai contestano Bonanni e Angeletti di Francesca Pilla - 03.07.12È iniziata con un colloquio di mezz'ora con il cardinale Sepe ed è finita con un comizio a piazza Matteotti, dove tra l'altro sono stati contestati i leader di Cisl e Uil, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti. La manifestazione unitaria dei sindacati su «Lavoro, equità e legalità», ha scelto il Sud per il suo corteo e Napoli dove le urgenze sono tante e le emergenze della crisi si fanno ancora più sentire, dalla disoccupazione alle imprese che chiudono l'una dopo l'altra: sono 80mila i posti a rischio in regione, secondo le stime sindacali. Ad aprire il lungo serpentone delle organizzazioni ci sono, oltre lo striscione con le 4 sigle, una bara portata dai lavoratori della linea 6 di Napoli che sono fermi perché la regione non eroga i fondi per il completamento delle opere di ristrutturazione. Dentro c'è Nicola 60 anni, tuta bianca e una croce in petto, non lavora da settimane è dipendente di una delle tante ditte che hanno in subappalto la linea. A seguire gli operai dell'Irisbus con lo striscione «Non molleremo». Un messaggio lanciato ai vertici del Lingotto nel giorno in cui si viene a sapere che l'Iveco, dopo aver dichiarato la morte dello stabilimento irpino e di quello spagnolo, ha intenzione di chiudere altre 5 fabbriche in Europa. Immancabili le tute blu della Fiom con la maglietta «Pomigliano non si piega» e lo striscione «Ha vinto la democrazia». Leggi tuttoTerremoto, i sindaci senza un euro: “Costretti a chiedere soldi alle banche” di Annalisa Dall’Oca e Giulia Zaccariello - 03.07.12Finora ci sono solo fatture su fatture da saldare. E richieste di prestiti con i relativi interessi. Di soldi liquidi, a 44 giorni dalla prima scossa, i sindaci dei tanti paesi emiliani messi in ginocchio dal terremoto, ne hanno visti ben pochi. Per toccare con mano le donazioni private infatti bisognerà aspettare mesi. Almeno due solo per quanto riguarda gli oltre 12 milioni di euro raccolti attraverso i messaggi sms solidali. Così come sarà necessario attendere ancora delle settimane per poter attingere ai 50 milioni del Fondo nazionale della protezione civile. Intanto però i fornitori battono cassa e così come i dipendenti comunali, che da più di un mese lavorano senza sosta, sabato e domenica compresi. Così ai comuni non resta altra soluzione che rivolgersi alle banche. “I lavoratori vanno pagati – mette in chiaro il sindaco di Novi di Modena, Luisa Turci -. E senza entrate sono obbligata a chiedere anticipazioni di cassa. Certo, non sono a costo zero. Ma è l’unico modo per ottenere liquidità immediata”. Leggi tuttoAuto: nuovo crollo delle vendite, a giugno -24,4% da rassegna.it - 03.07.12Continua l’andamento estremamente negativo del settore. Federauto lancia l’allarme occupazione: “Nel settore lavorano 1.200.000 addetti, 220.000 dei quali probabilmente non avranno protezione”. E secondo Promotor il mercato è ai livelli del 1979. Il ripetersi di dati pesantemente negativi mese dopo mese è ormai una costante per il settore auto in Italia: dopo il calo già pesante di maggio, -13,90%, a giugno le immatricolazioni di nuove vetture, secondo quanto afferma il ministero dello Sviluppo, Infrastrutture e Trasporti, sono scese del 24,42% attestandosi a 128.388 unità, contro le 169.870 di un anno fa. A Maggio 2012 le unità immatricolate erano state 147.707. Sempre a giugno le immatricolazioni del gruppo Fiat sono calate del 23,38%, a 39.387 vetture contro le 51.411 di giugno di una anno fa. Nonostante il risultato non certo esaltante, la quota di mercato del Lingotto è salita al 30,7% rispetto al 30,3% di giugno 2011. Tuttavia, a maggio la quota del gruppo torinese era stata del 31,6%. Leggi tuttoNokia Siemens, 445 licenziamenti in Italia da rassegna.it - 03.07.12A lanciare l’allarme è Sergio Bellavita, segretario nazionale Fiom-Cgil: “Siamo di fronte ad un ulteriore drastico ridimensionamento prima di un disimpegno totale dall’Italia” “La multinazionale finno-tedesca Nokia Siemens Networks ha aperto le procedure per il licenziamento di 445 tra lavoratrici e lavoratori, cui vanno aggiunti lavoratori e dirigenti disponibili a dare dimissioni volontari”. A riferirlo in una nota è Sergio Bellavita, segretario nazionale Fiom-Cgil. “Nokia Siemens – dice Bellavita - mostra così di non avere particolare interesse a proseguire il confronto avviato con il Governo; confronto che, nelle scorse settimane, aveva visto il ministro dello Sviluppo Economico, Passera, incontrare i vertici dell’Azienda con l’obiettivo di verificare le condizioni di un suo possibile ripensamento rispetto al piano industriale che prevedeva 580 esuberi nel nostro Paese”. Leggi tuttoLa nuova Lega, se Maroni scopre Grillo di Roberto Biorcio - 03.07.12Come cambierà la Lega dopo la sostituzione della leadership di Bossi con quella di Maroni? Se non esistessero tensioni e contrapposizioni, le trasformazioni potrebbero essere progressive e senza scosse, come si è verificato con il passaggio della leadership del Front National da Jeanne-Marie Le Pen alla figlia Marine. Il cambiamento nella Lega è più difficile, perché Bossi ha mantenuto fino al congresso federale forti resistenze alla cessione di suoi poteri. E il Carroccio risente ancora delle tensioni e delle lacerazioni che erano emerse nell'ultimo anno di partecipazione al governo Berlusconi e si sono riprodotte anche nei congressi regionali. Bossi nel passare il ruolo di leader all'ex-ministro degli interni per «mantenere l'unità della Lega» non ha nascosto le distanze e le divergenze. Leggi tuttoDa che pulpito viene la predica di Manlio Dinucci - 03.07.12«Profondamente preoccupati per l'intensificazione della violenza», che rischia di allargare il conflitto a dimensioni regionali, chiedono con fermezza «la cessazione della violenza armata in tutte le sue forme». Chi sono i non-violenti? I membri del Gruppo di azione per la Siria che, riunitisi a Ginevra il 30 giugno, hanno emesso un comunicato finale. Alla testa dei non-violenti vi sono gli Stati uniti, registi dell'operazione bellica con cui, dopo la distruzione dello stato libico, tentano di smantellare anche quello siriano. Agenti della Cia, scrive il New York Times, operano segretamente nella Turchia meridionale, reclutando e armando i gruppi che combattono il governo siriano. Attraverso una rete ombra transfrontaliera, in cui opera anche il Mossad, essi ricevono fucili automatici, munizioni, razzi anticarro, esplosivi. Leggi tutto |
03.07.12Dichiarazione congiunta di Pierre Laurent, segretario nazionale del Partito comunista francese (Francia) e presidente del partito della Sinistra Europea, Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, Alexis Tsipras, presidente di Syriza (Grecia) e vice presidente del partito della Sinistra Europea, Cayo Lara, portavoce di Izquierda Unida (Spagna),Jose-Luis Centella, segretario generale del PCE (Spagna), Katja Kipping & Bernd Riexinger, co-presidenti di Die Linke (Germania): «I capi di Stato dei nostri paesi di ritorno dal vertice UE hanno dichiarato a gran voce che hanno strappato delle vittorie per i popoli, delle flessioni da parte della Cancelliera Merkel, di Mario Draghi o di Jean-Claude Junker. Avrebbero per la 19^ volta dall'inizio della crisi, "salvato l'Europa". Francois Hollande ha dichiarato persino che l’Europa si è “riorientata” nella giusta direzione. Questa è pubblicità ingannevole. Il patto di bilancio (fiscal compact) resta intatto. Non c’è stata alcuna "rinegoziazione" e la componente di crescita promossa da Francois Hollande non ha alcun valore legale.
di Romina Velchi - 03.07.12È oggi il giorno della verità, quello in cui il governo dovrà scoprire le carte sulla cosiddetta spending review, ovvero il decreto che deve tagliare la spesa pubblica per evitare l'aumento di due punti dell'Iva così come deciso dal precedente governo Berlusconi. Una spada di Damocle che avrebbe solo l'effetto di affondare ancor di più i consumi e quindi bloccare ulteriormente crescita e sviluppo. Ma, come si dice, le vie dell'inferno sono lastricate di buoni propositi e c'è il serio rischio che la spending review si riduca ad una mera operazione di tagli, per di più lineari, cioè uguali per tutti nel settore della pubblica amministrazione e della sanità, con conseguenti ricadute sui cittadini in termini di servizi tagliati e aumento di costi. Sennò perché, per esempio, il governo ha deciso di rinviare il tetto alle pensioni d'oro di dirigenti pubblici e grand commis di stato; non sarebbe quella un'ottima spending review? Un testo definitivo ancora non c'è, ma oggi il governo incontra i sindacati e gli amministratori locali ai quali dovrà illustrare, almeno a grandi linee, come intende rivedere la spesa pubblica. E dimostrare che la spending review non è l'ennesimo taglio ai danni dei soliti noti.
di Giulietto Chiesa - 03.07.12Tutti imbambolati gl’italiani hanno fatto confusione tra la vittoria dell’Italia sulla Germania e la “vittoria” di Mario Monti sulla Merkel. Hanno esultato le borse. Voglio ben vedere! Erano le uniche che potevano esultare, visto che sono state le banche a prendersi il bottino. E tutti ad applaudire come zombi. Non ci siamo accorti che tutta l’operazione serviva solo a ”rassicurare i mercati”. Cioè a sistemare i conti dei ladri. Non i nostri. Adesso facciamo i conti. Ma, prima di tutto, facciamo una scommessa: quanto credete che duri la bonaccia dello spread? Io dico che durerà qualche mese, fino a settembre-ottobre. Poi si ricomincia il ballo di San Vito, il “loro ballo”. Solo gl’ingenui di Repubblica e gli economisti di regime che tengono bordone possono pensare che la cosiddetta “speculazione” si accontenti di così poco. E’ come aspettarsi da una tigre affamata che ti mangi solo un braccio.
di Francesca Pilla - 03.07.12È iniziata con un colloquio di mezz'ora con il cardinale Sepe ed è finita con un comizio a piazza Matteotti, dove tra l'altro sono stati contestati i leader di Cisl e Uil, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti. La manifestazione unitaria dei sindacati su «Lavoro, equità e legalità», ha scelto il Sud per il suo corteo e Napoli dove le urgenze sono tante e le emergenze della crisi si fanno ancora più sentire, dalla disoccupazione alle imprese che chiudono l'una dopo l'altra: sono 80mila i posti a rischio in regione, secondo le stime sindacali. Ad aprire il lungo serpentone delle organizzazioni ci sono, oltre lo striscione con le 4 sigle, una bara portata dai lavoratori della linea 6 di Napoli che sono fermi perché la regione non eroga i fondi per il completamento delle opere di ristrutturazione. Dentro c'è Nicola 60 anni, tuta bianca e una croce in petto, non lavora da settimane è dipendente di una delle tante ditte che hanno in subappalto la linea. A seguire gli operai dell'Irisbus con lo striscione «Non molleremo». Un messaggio lanciato ai vertici del Lingotto nel giorno in cui si viene a sapere che l'Iveco, dopo aver dichiarato la morte dello stabilimento irpino e di quello spagnolo, ha intenzione di chiudere altre 5 fabbriche in Europa. Immancabili le tute blu della Fiom con la maglietta «Pomigliano non si piega» e lo striscione «Ha vinto la democrazia».
di Annalisa Dall’Oca e Giulia Zaccariello - 03.07.12Finora ci sono solo fatture su fatture da saldare. E richieste di prestiti con i relativi interessi. Di soldi liquidi, a 44 giorni dalla prima scossa, i sindaci dei tanti paesi emiliani messi in ginocchio dal terremoto, ne hanno visti ben pochi. Per toccare con mano le donazioni private infatti bisognerà aspettare mesi. Almeno due solo per quanto riguarda gli oltre 12 milioni di euro raccolti attraverso i messaggi sms solidali. Così come sarà necessario attendere ancora delle settimane per poter attingere ai 50 milioni del Fondo nazionale della protezione civile. Intanto però i fornitori battono cassa e così come i dipendenti comunali, che da più di un mese lavorano senza sosta, sabato e domenica compresi. Così ai comuni non resta altra soluzione che rivolgersi alle banche. “I lavoratori vanno pagati – mette in chiaro il sindaco di Novi di Modena, Luisa Turci -. E senza entrate sono obbligata a chiedere anticipazioni di cassa. Certo, non sono a costo zero. Ma è l’unico modo per ottenere liquidità immediata”.
da rassegna.it - 03.07.12Continua l’andamento estremamente negativo del settore. Federauto lancia l’allarme occupazione: “Nel settore lavorano 1.200.000 addetti, 220.000 dei quali probabilmente non avranno protezione”. E secondo Promotor il mercato è ai livelli del 1979. Il ripetersi di dati pesantemente negativi mese dopo mese è ormai una costante per il settore auto in Italia: dopo il calo già pesante di maggio, -13,90%, a giugno le immatricolazioni di nuove vetture, secondo quanto afferma il ministero dello Sviluppo, Infrastrutture e Trasporti, sono scese del 24,42% attestandosi a 128.388 unità, contro le 169.870 di un anno fa. A Maggio 2012 le unità immatricolate erano state 147.707. Sempre a giugno le immatricolazioni del gruppo Fiat sono calate del 23,38%, a 39.387 vetture contro le 51.411 di giugno di una anno fa. Nonostante il risultato non certo esaltante, la quota di mercato del Lingotto è salita al 30,7% rispetto al 30,3% di giugno 2011. Tuttavia, a maggio la quota del gruppo torinese era stata del 31,6%.
da rassegna.it - 03.07.12A lanciare l’allarme è Sergio Bellavita, segretario nazionale Fiom-Cgil: “Siamo di fronte ad un ulteriore drastico ridimensionamento prima di un disimpegno totale dall’Italia” “La multinazionale finno-tedesca Nokia Siemens Networks ha aperto le procedure per il licenziamento di 445 tra lavoratrici e lavoratori, cui vanno aggiunti lavoratori e dirigenti disponibili a dare dimissioni volontari”. A riferirlo in una nota è Sergio Bellavita, segretario nazionale Fiom-Cgil. “Nokia Siemens – dice Bellavita - mostra così di non avere particolare interesse a proseguire il confronto avviato con il Governo; confronto che, nelle scorse settimane, aveva visto il ministro dello Sviluppo Economico, Passera, incontrare i vertici dell’Azienda con l’obiettivo di verificare le condizioni di un suo possibile ripensamento rispetto al piano industriale che prevedeva 580 esuberi nel nostro Paese”.
di Roberto Biorcio - 03.07.12Come cambierà la Lega dopo la sostituzione della leadership di Bossi con quella di Maroni? Se non esistessero tensioni e contrapposizioni, le trasformazioni potrebbero essere progressive e senza scosse, come si è verificato con il passaggio della leadership del Front National da Jeanne-Marie Le Pen alla figlia Marine. Il cambiamento nella Lega è più difficile, perché Bossi ha mantenuto fino al congresso federale forti resistenze alla cessione di suoi poteri. E il Carroccio risente ancora delle tensioni e delle lacerazioni che erano emerse nell'ultimo anno di partecipazione al governo Berlusconi e si sono riprodotte anche nei congressi regionali. Bossi nel passare il ruolo di leader all'ex-ministro degli interni per «mantenere l'unità della Lega» non ha nascosto le distanze e le divergenze.
di Manlio Dinucci - 03.07.12«Profondamente preoccupati per l'intensificazione della violenza», che rischia di allargare il conflitto a dimensioni regionali, chiedono con fermezza «la cessazione della violenza armata in tutte le sue forme». Chi sono i non-violenti? I membri del Gruppo di azione per la Siria che, riunitisi a Ginevra il 30 giugno, hanno emesso un comunicato finale. Alla testa dei non-violenti vi sono gli Stati uniti, registi dell'operazione bellica con cui, dopo la distruzione dello stato libico, tentano di smantellare anche quello siriano. Agenti della Cia, scrive il New York Times, operano segretamente nella Turchia meridionale, reclutando e armando i gruppi che combattono il governo siriano. Attraverso una rete ombra transfrontaliera, in cui opera anche il Mossad, essi ricevono fucili automatici, munizioni, razzi anticarro, esplosivi. 
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