martedì 29 gennaio 2013

Nodo alta velocità di Firenze, dibattito in aula. Sgherri:”si rafforzano le nostre preoccupazioni di sempre. Urgente fermare cautelativamente i lavori”


CONSIGLIO REGIONALE DELLA TOSCANA
GRUPPO CONSILIARE “FEDERAZIONE DELLA SINISTRA – VERDI”

Nodo alta velocità di Firenze, dibattito in aula. Sgherri:”si rafforzano le nostre preoccupazioni di sempre. Urgente fermare cautelativamente i lavori”

Firenze, 29 gennaio. Al di là della nostra contrarietà “storica” alla realizzazione di quest’opera, le ripetute nostre interrogazioni sull’argomento – grazie alle quali si è giunti alla comunicazione della Giunta – facevano emergere e davano conto di un alto livello di preoccupazione su molti aspetti dell’opera stessa.
Oggi l’inchiesta della magistratura – al di là degli aspetti penali di più stretta competenza – certo dicono in maniera lampante che tali motivazioni e preoccupazioni da noi espresse avevano solide motivazioni; tutto ciò mentre, invece, la comunicazione di Giunta del dicembre scorso disegnava un quadro rassicurante, così come – pur in presenza di un aggiornamento – quella di oggi. La chiarezza la fa la magistratura!. Così Monica Sgherri – Capogruppo di “Federazione della Sinistra – Verdi in Consiglio Regionale nel dibattito sulla  comunicazione della Giunta in merito al nodo ferroviario dell’Alta Velocità fiorentina. L’inchiesta – prosegue Sgherri – avanza ipotesi di reato pesanti e disegna un quadro molto preoccupante e vasto di inadempienze: riguardano l’abusivo smaltimento dei rifiuti, il montaggio della fresa con guarnizioni non in grado di sostenere la pressione  dello scavo, la realizzazione dei conci di rivestimento delle gallerie con materiali scadenti e pericolosi in caso di incendio. Oltre a ciò la contestazione è l’associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e all’abuso d’ufficio,– ad esempio per ottenere accelerazione dell’iter -. Questo la magistratura. Ma questo diffuso e grave quadro, al di là degli aspetti di più stretta  competenza della magistratura stessa, non può che rafforzare dubbi e preoccupazioni su un clima di pressioni svolte dalle aziende coinvolte, alcune delle quali risulterebbero in situazione di insolvenza. Siamo stati di fronte ad atti addirittura arroganti: se da una parte  con un colpo di “bacchetta magica” grazie al governo i rifiuti speciali vengono declassificati a sottoprodotti e la regione si adegua subito, dall’altra RFI fa un ricorso al TAR contro la Regione perché le nuove prescrizioni imposte  non rendevano sufficientemente rapida la prosecuzione dei lavori (e su questo si rafforza quindi la bontà di aver fatto interrogazioni ad hoc sul tema). Un ultimo appunto: Anche nella comunicazione di oggi viene motivata la scelta del sottoattraversamento fiorentino come strategica perché libera una coppia di binari in superficie da dedicare al trasporto regionale, col risultato di spostare ulteriori quote di trasporto privato sul trasporto collettivo su ferro, con indubbi benefici ambientali. Sulla base di queste considerazioni la Regione (qualora venissero confermate le accuse), come dichiarato dal suo Presidente, chiederà il risarcimento dei danni relativi alla posticipazione della realizzazione dell’opera: è chiaro che sulla base della stessa motivazione cittadini pendolari, comitati, ecc. potranno fare altrettanto nei confronti di Comune, Provincia e Regione per aver scelto un progetto – il sotto attraversamento – costoso, ambientalmente devastante con lunghi tempi di realizzazione (venti anni) quando una coppia di binari era realizzabile in superficie con costi modesti e tempi molto più veloci (circa 3 – 5 anni). Abbiamo più volte – conclude Sgherri – avanzato la richiesta di sospensione cautelativa dei lavori: oggi i fatti emersi lo richiedono nettamente e con urgenza, come chiedeva la mozione presentata dal Consigliere Romanelli e dalla sottoscritta, che è stata respinta dall’aula. Ci pare diventare sempre più evidente, tanto più di fronte ad un trasporto regionale che ha un disperato bisogno – per non squalificarsi – di risorse, di fare scelte diverse che permetterebbero di dirottare su di esso consistenti risorse.

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