Nuova
TARI? No, stessi problemi
La scorsa settimana è stata
affrontata prima nella Commissione Bilancio poi nel Consiglio Comunale la nuova
tariffazione 2017 della TARI, la tariffa sul servizio di raccolta rifiuti e pulizia
delle strade. Da quest’anno il servizio sará svolto da ALIA, nuova societá
nella quale è confluita Publiambiente. Nei mesi scorsi Castello A Sinistra si è
opposta a questa ulteriore divaricazione tra esigenze dei cittadini, da un
lato, e interessi dei vertici di un’azienda privata, attenta solamente alla
gestione dei profitti, dall’altro.
Abbiamo avuto la
possibilitá di discutere in Commissione i dati relativi a Castelfiorentino: si
parla di un 20% di tariffe non riscosse dal 2013 al 2016, in particolare il 27%
non riscosso per quanto riguarda le utenze aziendali e il 12% di quelle
familiari.
Dati che doppiano quelli di
alcuni Comuni limitrofi. Tutti i componenti della Commissione Bilancio si sono
trovati d’accordo che questi dati riflettono un effettivo peggioramento della
crisi, e del suo perdurare, su Castelfiorentino, vuoi per il tessuto sociale
piú debole, vuoi per la strutturazione mediamente piccola del suo apparato
artigianale e industriale. Dati allarmanti se si considera anche che piú di
cento famiglie castellane hanno diritto a un rimborso del 100% della tariffa, e
altre cento famiglie a uno del 90%. Si parla di redditi minimi o nulli, mentre
per le tariffe non riscosse si tratta spesso di aziende o famiglie che stanno
crollando nella crisi piú nera o sotto la soglia di povertá.
Alla presa di coscienza di
tale situazione, anche da parte dell’amministrazione comunale, peró, non è
seguita nessuna azione. È stato chiesto, dal nostro gruppo consiliare e da
altri dell’opposizione, di rivedere le tariffe, le quali sono decise comunemente
dai sindaci nell’Unione dei Comuni. Se siamo tutti d’accordo che a
Castelfiorentino la crisi morde di piú, perché il sindaco non agisce di
conseguenza nella sede opportuna, chiedendo di rivedere le soglie tariffarie?
Comprendiamo che il
problema non sia di facile soluzione: piú aumenta il numero di chi non paga o
non puó pagare, maggiore sará il costo per chi paga. Peró, proprio adesso che
con il passaggio ad ALIA l’area servita è molto piú vasta, si sarebbero potute
rivedere le tariffe per venire incontro a chi non puó pagare e spalmare i costi
su chi ha redditi maggiori.
Sappiamo che la legge non
lo consente piú: la TARI infatti è una tariffa che viene calcolata
indipendentemente dal reddito, a differenza delle tasse. Se dunque la legge non
ci permette di risolvere un problema e di affrontare in maniera progressiva il
sostegno di un servizio pubblico, si tratta di una legge sbagliata.
Il sindaco e la maggioranza PD, con le mani legate, oltre a prendere coscienza del problema non possono entrare nel merito di questa questione: ne va della critica al loro schema di potere. Le varie destre, dal canto loro, oltre ad avere lo stesso problema non hanno proposte alternative.
Il sindaco e la maggioranza PD, con le mani legate, oltre a prendere coscienza del problema non possono entrare nel merito di questa questione: ne va della critica al loro schema di potere. Le varie destre, dal canto loro, oltre ad avere lo stesso problema non hanno proposte alternative.
Noi proponiamo, ormai da
anni, il passaggio ad una gestione dei rifiuti che reinserisca i materiali raccolti nei cicli
produttivi (attraverso il Trattamento Meccanico-Biologico, ad esempio),
abbattendo i costi di smaltimento, e dal punto di vista legislativo vogliamo la
reintroduzione di una tassa sui rifiuti, non di una tariffa, in maniera da
poter agire cosí come l’articolo 53 della nostra Costituzione Repubblicana ci
indica:
“Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a
criteri di progressività“.
Castello
A Sinistra