sabato 25 luglio 2015

A mente fredda sulla Grecia

Dopo i clamori e gli entusiasmi determinati dal referendum in Grecia con la vittoria dei no pensiamo sia importante lasciare da parte i sentimenti di pancia e rimettere al centro dell’attenzione la riflessione, la conoscenza dei fatti e delle varie posizioni politiche. Guidati dalle suggestioni dei mass-media come già successo dopo l’attacco a Parigi con Je suis Charlie, oggi sono tutti OXI dandone un valore distorto.
I comunisti non devono farsi trascinare da sensazioni e tifoserie, ma mettere al centro della propria analisi la conoscenza dei fatti e, soprattutto, il senso di classe degli avvenimenti. La sinistra democratica italiana, succube di anni di concertazione e tatticismi parlamentari con il PD, tenta di rilanciarsi sfruttando il referendum in Grecia portando avanti un fronte europeo con Syriza e Podemos e la battaglia di democratizzazione dell’Unione europea, per un capitalismo più umano e caritatevole e una diversa distribuzione della ricchezza.
Altre forze che si definiscono rivoluzionarie danno un valore diverso dei fatti tanto da sostituire la loro volontà – che diventa velleità – alla realtà concreta dello scontro di classe. Lo abbiamo già visto con l’appoggio alle rivolte arabe, in Siria, come in Libia, con le proposte di improbabili Albe mediterranee o con la speranza che Syriza possa diventare un soggetto rivoluzionario.
Tutti uniti nel negare o nascondere il ruolo dei comunisti e le loro proposte sia in Grecia che nelle altre parti del mondo.
Nel nostro paese questo rimanere alla tifoseria, alla superficialità degli avvenimenti, porta ad accontentarsi del male minore e allontana il processo di organizzazione della classe sul piano politico con la ricostruzione del suo Partito comunista e alimenta la frantumazione anche sul piano sindacale. Ciò favorisce nei fatti la ricomposizione dei vari riformisti che, sconfessati dalla crudeltà del sistema capitalista nei confronti della classe operaia e delle masse popolari e scomparendo ogni spazio riformista si agitano come i pesci quando manca loro l’acqua.
Oggi più che mai risuonano e sono attuali le indicazioni di Gramsci agli operai e ai rivoluzionari: “Agitatevi perché avremo bisogno di tutto il vostro entusiasmo, organizzatevi perché avremo bisogno di tutte le vostre forze, studiate perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza”.
Ne parliamo mercoledì 29 luglio alle ore 21,15 presso la redazione di “nuova unità” via R. Giuliani, 160R – Firenze – tel. 055 4252129

Comitato comunista “Fosco Dinucci”, Firenze

Nessun commento:

Posta un commento

ShareThis

Ultimo numero:

ViceVersa n.35

Post più popolari