CONSIGLIO REGIONALE DELLA TOSCANA
GRUPPO CONSILIARE “FEDERAZIONE DELLA SINISTRA – VERDI”
Preliminare alla legge sulla competitività. Sgherri: con esso si volta pagina, puntando su riqualificazione delle imprese e reindustrializzazione e non su una competitività basata sull’abbassamento del costo del lavoro.”
Firenze, 8 giugno. Documento preliminare alla legge sulla competitività: finalmente si volta pagina rispetto ad un leit motiv portato avanti, a livello generale, nazionale e internazionale negli ultimi anni, cioè che la competitività si raggiungesse attraverso l’abbassamento del costo del lavoro; in questo documento si punta invece decisamente sul politiche atte alla riqualificazione aziendale e alla reindustrializzazione.
Così Monica Sgherri – Capogruppo di “Federazione della Sinistra – Verdi” in Consiglio Regionale – in merito dibattito, oggi in aula, sul suddetto documento.
Esso – approfondisce Sgherri – avvia l’iter che porterà alla legge vera e propria e lo fa in un quadro nel quale la Toscana non è scevra dalle difficoltà che vi sono a livello nazionale: disoccupazione intorno al 9% e una “ripresina” – basata principalmente sulle esportazioni – che però non produce occupazione; inoltre le analisi dicono che l’aumento del PIL sarebbe totalmente azzerato dall’aumento del costo del petrolio: per questo è necessario che l’iter della legge sulla competitività viaggi in parallelo a quello sul Piano Regionale di Sviluppo, nel quale individuare i settori strategici su cui dare “gambe” a competitività e reindustrializzazione, come ad esempio quello di sviluppo delle energie rinnovabili.
Elemento che si trova nel presente preliminare, si parla ad esempio di individuazione di aree ecologicamente attrezzate, così come è apprezzabile puntare a una minore rigidità del bilancio regionale, con l’istituzione dei Fondi per la reindustrializzazione e l’Unico per le imprese.
Un ultimo punto specifico di grande importanza riguarda l’indicazione – tema, fra gli altri, affrontato anche da una nostra proposta di legge - di sostenere le esperienze cooperative, cioè – nel momento in cui una proprietà aziendale intendesse chiudere l’attività – il sostegno a quei lavoratori che intendano rilevare in autonomia l’azienda, salvaguardando così non solo la loro occupazione ma anche il patrimonio di saperi ed esperienze accumulate.
Un documento quindi che rappresenta una buona base di partenza, su temi strategici e fondamentali per disegnare il futuro della Toscana.
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