“Dopo Sacconi e Confindustria, basta con il silenzio della segreteria della Cgil”
di Giorgio Cremaschi
Il ministro Sacconi ha affermato che l’accordo del 28 giugno, firmato il 21 settembre, non pone alcun ostacolo alla piena applicazione dell’articolo 8 liberticida della manovra economica.
La Confindustria ha replicato dichiarando di essere completamente d’accordo con l’interpretazione del Ministro e di considerare per questo pretestuosa la fuoriuscita della Fiat dall’organizzazione. A questo punto ci chiediamo: “La segreteria della Cgil, che ha firmato l’intesa del 21 settembre, dichiarando opposte intenzioni, non ha nulla dire?”. Chiediamo formalmente che la segreteria della Cgil chiarisca la sua posizione. Visto che gli altri firmatari di quell’accordo sostengono esplicitamente che esso non mette in nessun modo in discussione l’articolo 8 della manovra. Basta con il silenzio della segreteria della Cgil sulla firma di un accordo che si rivela sempre di più catastrofico per i diritti dei lavoratori.
Roma, 6 ottobre 2011
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