QUANTE
RIFLESSIONI SULLA DOTT.SSA
FILOMENA LA PIETRA E SU CHI GLI HA RETTO E CONTINUA A “REGGERGLI IL SACCO”
Ogni
qualvolta c’è occasione di parlare delle scuole, dirette dalla dott.ssa
Filomena La Pietra se ne scopre di nuove da aggiungere ormai all’infinito
elenco delle “stranezze” cui
quella dirigente si è distinta. Anche questa volta chi ha partecipato e
intervenuto all’assemblea pubblica,
svoltasi a Forte dei Marmi il 6 febbraio, ha detto a volto scoperto e con senso
civico encomiabile, fatti già noti e altri fino ad oggi sconosciuti, riguardanti
la Preside.
A
onor del vero tra i molti intervenuti c’è stato anche un genitore, una sola
voce su di una cinquantina presenti, che ha detto apertamente che delle
lavatrici, frigoriferi, biciclette e trapani, seppur fatte acquistare con i soldi della scuola e fatte sparire
per lungo tempo, non gli interessava niente. La stessa persona ha mostrato ugualmente
nessun interesse nemmeno per le discriminazioni e vessazioni, ribadite in
assemblea, messe in atto da La
Pietra nei confronti dei soggetti più deboli e nei confronti dei docenti,
personale ATA e studenti. Diceva di non essere informato ma, ciò
nonostante, ha ugualmente cercato di mettere in dubbio le testimonianze rese da
tutti quelli che sono intervenuti.
A
quel genitore non gli è andata bene,
Infatti, le testimonianze e
le conferme erano così circostanziate e precise, che le difese di questo signore, poco informato a sua detta (precisando poi che ha saputo solo tramite il Presidente del Consiglio)
si sono subito dimostrate come
goffi tentativi di perorare situazioni indifendibili e scandalose. Comunque dobbiamo
riconoscere che ci ha provato, così come ci provano altri. Abbiamo notizia, per esempio, che al Liceo di Forte ci sia un bidello (il solito bidello “
tuttofare) che si sta prodigando per raccogliere firme, in orario di
lavoro, in difesa della sua Preside
Filomena La Pietra riportando, tra l’altro, sulla petizione cose non vere. Qui scatta una morbosa
curiosità: quella di vedere se tra i firmatari ci sono persone, come il
genitore intervenuto in assemblea, che non gli frega niente se la scuola, che
non ha soldi per andare avanti, acquista elettrodomestici, biciclette,
trapani (peraltro fatti sparire
per lungo tempo). Saremmo altresì
interessati di sapere cosa
pensano gli eventuali firmatari pro preside, di quello che lo studente Michele Corfini ha subito in quella
scuola, come denunciato da lui stesso e da sua madre. Che cosa pensano di tanti
altri fatti emersi a carico delle Preside, tra i quali anche quello che il
marito della preside sia stato
visto imbiancare la scuola IPIA di Seravezza e non certamente a titolo gratuito,
come si è saputo. E infine, per tagliare corto, che cosa pensano i firmatari
del fatto che docenti, personale ATA, studenti siano stati costretti a
"scegliere" di
trasferirsi in altre scuole riducendo quel Liceo, un tempo prosperoso e
vanto della città, ed oggi ridotto
per quella Preside al “fuggi fuggi” in un “cumolo di macerie intellettuali”
dove insieme alla illegalità viene fatto scempio dei diritti, dei sani principi
e della stessa civiltà. Chissà se
nei prossimi giorni da questi firmatari avremo qualche chiarimento. Vedremo!! Noi
li aspettiamo con tanta curiosità.
Per
l’assemblea del 6 febbraio
10.2.2012
Emiliano Favilla
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