venerdì 24 febbraio 2012

Rifonda - news - n. 1


Roberta Fantozzi
Al di là delle esternazioni offensive di Marcegaglia e delle repliche giustamente indignate, pare avere un punto fermo il cosiddetto «confronto» sul mercato del lavoro. È la volontà, ribadita in ogni sede da Monti, di procedere comunque, con o senza l'accordo dei sindacati. Intenzione evidente anche nei comportamenti di Fornero che da un lato continua a riproporre il drastico ridimensionamento degli ammortizzatori sociali, dall'altro ha esplicitato che «il tema dei contratti e della flessibilità in entrata è subordinato al tema della flessibilità in uscita». Il governo reitera dunque in termini inequivoci sia la sua concezione del ruolo delle organizzazioni sindacali, sia il punto di merito che considera centrale. Leggi tutto

Eleonora Forenza
È stata una discussione teoricamente, politicamente densa e appassionata, quella che si è tenuta il 21 febbraio, presso i locali della Fondazione Basso, a partire dal libro rigoroso e stimolante dello storico Paolo Favilli, In direzione ostinata e contraria. Per una storia di Rifondazione comunista. A prendervi parte alcuni dei protagonisti delle vicende del comunismo italiano (non solo degli ultimi venti anni): Fausto Bertinotti, Luciana Castellina, Paolo Ferrero e Mario Tronti. Sin dall'introduzione i partecipanti alla discussione vengono sollecitati a prendere la parola su alcuni nodi teorici, storici e politici che hanno attraversato la storia del Prc e che in gran parte sono ancora aperti: Leggi tutto

Redazionale
Si è svolta ieri nella sede della Direzione nazionale una riunione sulle questioni del Mezzogiorno, organizzata dal dipartimento Economia. All'incontro, alla presenza di rappresentanti delle federazioni e dei dipartimenti nazionali, hanno partecipato con specifiche relazioni anche gli economisti Emiliano Brancaccio dell'università del Sannio e Riccardo Realfonzo, attualmente assessore al bilancio del Comune di Napoli. Di fronte a una crisi strutturale e 'costituente', che sta colpendo profondamente gli strati sociali più deboli in particolare delle regioni del Sud, sentiamo l'esigenza di riavviare un intervento specifico di analisi e di proposta politica, ha affermato Augusto Rocchi nell'introduzione. Leggi tutto

Stefano Galieni
Ne ha fatta di strada Rutelli Francesco. Verde, radicale, margherito (Lusi compreso) democratico, terzopolista, prima laico mangia preti e ora fervente baciapile. Su un principio è stato però coerente, si è candidato ad ogni poltrona possibile ed immaginabile. Da sindaco di Roma coltivò il giardinetto dei quartieri dell’alta borghesia lasciando in malora le periferie. Lo si votò per non avere Fini sindaco. Cercò invano di divenire premier poi ricercò la poltrona del Campidoglio aprendo col solo suo nome e con i ricordi che evocava la strada al peggior sindaco che la Capitale abbia mai avuto, Gianni Alemanno. Senza incarichi di prestigio non poteva resistere e mentre col grigiore dei capelli aumentava la sua inettitudine e l’eterna mediocrità che lo ha contraddistinto in ogni gesto si ritenne offeso “basta mangiare pane e cicoria” ebbe la sfrontatezza di gridare. Leggi tutto






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