05/03/12 07:24 | autore: la redazionedi PISANOTIZIE.IT
Enrico Rossi: "Bene Clini sull'applicazione del referendum"
Il presidente della Regione esprime pieno assenso al recente invito del Ministro al rispetto degli esiti referendari e a un intervento immediato per disciplinare le tariffe del servizio idrico: "In Toscana 1 milione e 8890 mila cittadini hanno votato sì all'acqua pubblica". In consiglio regionale presentata una mozione a firma di Monica Sgherrri e Paolo Marini (FdS - Verdi): "La Regione si impegni a dare attuazione all'esito referendario"
"Bene l'iniziativa del ministro che chiede di intervenire subito per disciplinare le tariffe in modo coerente al referendum: ricordo che in Toscana 1 milione e 8890 mila cittadini hanno votato sì". Sono queste le parole rilasciate dal presidente della Regione, Enrico Rossi, al quotidiano "La Repubblica" nella giornata di sabato 3 marzo. Un messaggio di chiarezza che arriva a ridosso dell'altrettanto netta presa di posizione del ministro Clini che nei giorni scorsi ha inviato al presidente dell'Autorità dell'energia, Guido Bortoni, e ai presidenti delle Regioni una lettera nella quale si sottolinea l'esigenza di dare concreta attuazione al riordino complessivo della gestione del sistema idrico italiano, dopo l'esito referendario di giugno 2011.
"Nella legge finanziaria 2012 - ricorda Rossi sempre al quotidiano "La Repubblica" - abbiamo stanziato 20 milioni di euro per sostenere gli investimenti necessari e inderogabili per garantire la qualità dell'acqua e riconfermo la volontà di procedere agli investimenti pubblici anche attraverso il ricorso all'azionariato popolare". Di fatto delle dichiarazioni e un indirizzo quello dato dal presidente Rossi che a questo punto mal si concilia con la delibera assunta nel dicembre scorso dall'assemblea dei sindaci dell'Ato 2 che ha prorogato ulteriormente la gestione del servizio ad Acque Spa, una decisione sulla quale ad oggi c'è un acceso confronto anche all'interno dei consigli comunali facenti parte dell'Ato.
E se da un lato il presidente Rossi accoglie quindi senza eccezioni il messaggio di Clini, allo stesso modo Monica Sgherri - Capogruppo di "Federazione della Sinistra - Verdi" in Consiglio Regionale ha chiesto nei giorni scorsi un impegno preciso alla Giunta Regionale con la mozione presentata insieme al collega del gruppo Paolo Marini: "La Regione Toscana si attivi, per quanto di diretta competenza ed in tutte le sedi deputate, al fine di dare attuazione alla sentenza n° 26 del 2011 della Corte Costituzionale e così contribuire a dare attuazione dell'esito referendario dello scorso giugno scorso attraverso il quale i cittadini hanno nettamente bocciato la presenza in tariffa dell'adeguata remunerazione del capitale investito, cioè il 7% percento di profitto garantito per i gestori del servizio idrico".
"La sentenza - prosegue Sgherri - impone la conseguente revisione normativa e - nel concreto - indica di fatto la necessità di azioni conseguenti da parte delle autorità di ambito e dei gestori. Mentre il decreto governativo sulle liberalizzazioni va sostanzialmente in direzione opposta all'esito referendario sul punto, per contro il ministro dell'ambiente Clini ha inviato una missiva fra gli altri ai presidenti delle Regioni nella quale sostanzialmente si chiede di dare attuazione alla sentenza della Corte".
"Il rispetto degli esiti referendari - spiega Sgherri - da giugno ad oggi - da parte di gestori, enti locali e autorità d'ambito - ci risulta praticamente disatteso e su questo alcune forze politiche, sociali e i movimenti per l'acqua bene comune continuano a battersi; ma qualcosa si muove: l'Autorità d'Ambito Territoriale Ottimale del servizio idrico dell'Alto Veneto ha deliberato lo scorso mese di febbraio la "ricalibrazione della tariffa del servizio idrico integrato, escludendo la remunerazione del capitale investito dal calcolo della stessa, per rispettare l'esito referendario in merito al secondo quesito".
Si è profilato quindi all'orizzonte un precedente importate. "La mozione, per quanto di competenza regionale, va quindi nella direzione di contribuire al rispetto e all'applicazione dell'esito referendario. Obbiettivi - conclude Sgherri - che vedono il nostro massimo impegno in tutte le sedi, istituzionali e politiche".
La mozione in questione, infatti, parte proprio dalla considerazione che il risultato del referendum è vincolante e che quindi si debba dare piena attuazione all'esito referendario medesimo
"Invece - si legge nella mozione - il testo del decreto legge sulle cd "Liberalizzazioni" per come presentato dal governo e da esso maxi emendato e - percorso l'iter in Commissione Industria al Senato - approvato tramite voto di fiducia dall'Aula del Senato, nella parte che riguarda la materia idrica (art. 25) viene a configurarsi nella sostanza prevalente come contrario al rispetto della volontà popolare espressa sul punto dall'esito referendario".
Allo stesso modo, ricorda la mozione "si è finalmente registrato un atto nella direzione del rispetto dell'esito referendario sul punto da parte di un Autorità d'Ambito Territoriale Ottimale del servizio idrico - quella dell'Alto Veneto - che ha deliberato lo scorso mese di febbraio la 'ricalibrazione della tariffa del servizio idrico integrato, escludendo la remunerazione del capitale investito dal calcolo della stessa, per rispettare l'esito referendario in merito al secondo quesito' ".
L'impegno richiesto alla Giunta Regionale, dunque, è quello di "attivarsi - per quanto di diretta competenza ed in tutte le sedi deputate - al fine di dare attuazione alla sentenza n° 26 del 2011 della Corte Costituzionale e così contribuire a dare - sul punto - attuazione dell'esito referendario dello scorso giugno".
Partito della Rifondazione Comunista -Sinistra Europea
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