PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
FEDERAZIONE DI SIENA
COMUNICATO STAMPA
Il PRC dalla parte dei lavoratori MPS
E’ vero: viviamo in
un’epoca dove la finanza col suo potere agisce indisturbata fino al punto di
commissariare l governo e i parlamenti degli Stati se non dell’intera Comunità Europea.
E’ vero: sono ormai più di trent’anni che la globalizzazione dei mercati ci
viene imposta dai mantra mediatici come il nuovo dio al quale sacrificare i
nostri diritti e di fronte al quale la politica ha perso la sua dignità. Ma c’è
un limite sia alla crudeltà finanziaria che all’indecenza.
Per questo ci chiediamo come
abbia potuto una banca come il MPS, dove ancora i maggiori azionisti, tramite
la Fondazione, sono il Comune e la Provincia e quindi la rappresentanza più
alta della comunità senese, spendere dal 2006 al 2010 oltre 65 milioni di euro
per il suo gruppo dirigente. Soldi destinati a premi, incentivi, auto di
rappresentanza, carte carburanti,
contributo alloggio, polizze sanitarie, telefonini di ultima
generazione, riunioni e convegni in ambite e salottiere località e pernottamenti
in Alberghi ad infinite stelle. Ci chiediamo anche quanto siano costate le
consulenze e le indagini di quegli advisor che non hanno mai azzeccato una
scelta (Banca 121 e Antonveneta per citare quelle più conosciuti).
Ci chiediamo tutto questo
e la risposta che ci siamo dati è che tutto ciò sia servito per far riprodurre
negli anni un sistema di potere malato, basato sulla ripartizione degli
incarichi per convenienza di consorteria. Facciamo anche autocritica però sul
nostro Partito poiché anche noi, ai tempi delle vacche grasse, non siamo
riusciti a vedere a denunciare a fondo ciò che non andava.
E’ vero: fino a poco tempo
fa Siena e la sua provincia, grazie agli utili riversati sul territorio tramite
la Fondazione godeva di un welfare supplementare che spesso è andato oltre la
garanzia di ulteriori diritti ai cittadini per sfociare in favori e
sistemazioni. Ora che però è arrivato il tempo delle vacche magre non ci stiamo
che a pagare di più e per primi debbano essere sempre i cittadini e i
lavoratori.
Il piano stratetico messo
in piedi dai vertici del MPS chiede un sacrificio di 1400 esuberi che vale un
risparmio a regime di 180 milioni sul triennio 2011/2013.
Ebbene, con quale dignità
si possono chiedere ulteriori sacrifici ai lavoratori, a chi è stato costretto
a subire scelte sbagliate, nel silenzio assordante e/o connivente della
politica e delle istituzioni?
Il Partito della Rifondazione Comunista è nettamente contrario a
questo piano di riassetto che sarebbe un ulteriore trave sulla testa delle
famiglie dei dipendenti e su gran parte del tessuto sociale senese.
Per questo siamo contenti
che sia stato confermato lo sciopero dei dipendenti MPS per il 16 Marzo in risposta
ai tagli al personale annunciati dal C.d.A. della banca il 22 febbraio scorso,
lo sciopero sarà l’occasione per esprimere piena solidarietà ai lavoratori e per
sostenere pienamente la loro mobilitazione alla quale, speriamo, parteciperanno
tutti i cittadini alfine di impedire l’attuazione del piano di esuberi e per
chiedere che i tagli vengano operati sulle consulenze, sugli incarichi “a
pioggia” e sugli sperperi e ci fermiamo qua perché non vogliamo certo rubare il
mestiere ai ben pagati amministratori e dirigenti della banca!
Matteo
Mascherini
Segretario
Provinciale PRC Siena
Antonio
Falcone
Consigliere
Provinciale PRC Siena
Francesco
Andreini
Segretario
Circolo PRC Siena
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