Referendum sul servizio idrico dello scorso giugno. Mozione di Sgherri e Marini. Sgherri:”la Regione si impegni ad attuare la sentenza della Corte Costituzionale sull’abrogazione delle norme sull’adeguata remunerazione del capitale investito”
Firenze, 2 marzo. La Regione Toscana si attivi – per quanto di diretta competenza ed in tutte le sedi deputate – al fine di dare attuazione alla sentenza n° 26 del 2011 della Corte Costituzionale e così contribuire a dare attuazione dell’esito referendario dello scorso giugno scorso attraverso il quale i cittadini hanno nettamente bocciato la presenza in tariffa dell’adeguata remunerazione del capitale investito, cioè il 7% percento di profitto garantito per i gestori del servizio idrico. Così Monica Sgherri – Capogruppo di “Federazione della Sinistra – Verdi” in Consiglio Regionale spiega l’impegno alla Giunta Regionale indicato dalla mozione presentata oggi insieme al collega di Gruppo Paolo Marini. “La sentenza – prosegue Sgherri - impone la conseguente revisione normativa e – nel concreto – indica di fatto la necessità di azioni conseguenti da parte delle autorità di ambito e dei gestori. Mentre il decreto governativo sulle liberalizzazioni va sostanzialmente in direzione opposta all’esito referendario sul punto, per contro il ministro dell’ambiente Clini ha inviato una missiva fra gli altri ai presidenti delle Regioni nella quale sostanzialmente si chiede di dare attuazione alla sentenza della Corte. Rispetto degli esiti referendari che da giugno ad oggi – da parte di gestori, enti locali e autorità d’ambito – ci risulta praticamente disatteso e sul quale alcune forze politiche, sociali e i movimenti per l’acqua bene comune continuano a battersi; ma qualcosa si muove: l’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale del servizio idrico dell’Alto Veneto ha deliberato lo scorso mese di febbraio la “ricalibrazione della tariffa del servizio idrico integrato, escludendo la remunerazione del capitale investito dal calcolo della stessa, per rispettare l’esito referendario in merito al secondo quesito”. C’è quindi un precedente importate. La mozione – per quanto di competenza regionale – va quindi nella direzione di contribuire al rispetto e all’applicazione dell’esito referendario. Obbiettivi – conclude Sgherri – che vedono il nostro massimo impegno in tutte le sedi, istituzionali e politiche.
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