lunedì 26 marzo 2012

Sull’aborto i fascisti fanno compagnia a Renzi


Sull’aborto i fascisti fanno compagnia a Renzi 


Giovani Comunisti Firenze – Giovani Comunisti Toscana
Oramai stiamo sconfinando nel ridicolo. La notte tra sabato e domenica a Firenze alcuni militanti di Cassaggì e Giovane Italia (circa una settantina, stando a quanto dice il comunicato postato sul blog del centro sociale) hanno fatto un “blitz” contro i consultori fiorentini, chiudendo simbolicamente le entrate con scotch e nastro, riproducendo in un certo senso la scena di un crimine, un po’ come nei film.
Il motivo? Secondo Casaggì i consultori altro non sono che luoghi dove si concludono le pratiche burocratiche necessarie per l’interruzione della gravidanza, “che resta una pratica da compiere attraverso la compilazione di qualche modulo e firma”. I fascisti hanno attaccato apertamente la legge 194 portando come propria ragione il principio della sacralità della vita. A questi militanti di destra, che amano tanto definirsi “fascisti del terzo millennio” va riconosciuto lo sforzo di fare tutto il possibile per potersi specchiare al meglio in questa definizione: l’idea del ruolo della donna che hanno, palesato con questa buffonata, rientra pienamente in quella di “angelo del focolare” diffuso durante il ventennio, anche grazie alla sottocultura cattolica dominante in Italia. Una donna a cui non è riconosciuto il diritto di decidere con la propria testa del proprio corpo e che deve riconoscere al principio della sacralità della vita a tutti i costi, andando contro ogni dimostrazione e gli studio medico e scientifico. Queste posizioni, oltre prive di ogni logica, sono anche offensive dal momento che partono dal presupposto che interruzione di gravidanza sia una pratica affrontata sempre a cuor leggero, come se non comportasse in realtà riflessioni, ragionamenti ed alle volte dolore.
Singolare (!) è il fatto che nel comunicato scritto in seguito alla dimostrazione, i fascisti abbiano espresso il loro favore nei confronti del provvedimento proposto da Renzi riguardo al cimitero dei feti. Il moralismo becero, unito alla volontà di non riconoscere alle donne la possibilità di disporre della propria vita a loro piacimento, insiti in questo provvedimento sono un altro dei fili che collegano il sindaco Renzi ai militanti di destra. Qualche settimane fa Firenze sì è risvegliata cosparsa di manifesti apertamente fascisti attaccati negli spazi concessi dal Comune; oggi Cassaggì appoggia la proposta-abominio del Sindaco. Sarà forse il caso di farsi qualche domanda?

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