CONSIGLIO REGIONALE DELLA TOSCANA
GRUPPO CONSILIARE “FEDERAZIONE DELLA SINISTRA – VERDI”
Vicenda dell’immobile di Via dell’Occhio a Pisa. Interrogazione di Monica Sgherri. Sgherri”chiarezza sulla vicenda e battere tutte le strade – come ad esempio quella dell’auto recupero – che mantengano proprietà e finalità pubbliche e sociali dell’immobile.”
Firenze, 5 marzo. Vicenda dell’immobile di Via dell’Occhio a Pisa. Perché l’Azienda Regionale per il Diritto allo studio universitario nel 2006 acquistò dal Comune di Pisa l’immobile quando era già nelle sue disponibilità grazie ad un contratto di comodato d’uso gratuito ? Acquistato ad un prezzo altresì assai oneroso al quale si dovevano per giunta aggiungere altri finanziamenti per ristrutturare l’immobile; finanziamenti mai giunti e situazione che portò conseguentemente all’abbandono dell’immobile. Ritiene la Regione Toscana - per quanto di competenza – opportuno mettere in atto ogni azione al fine di soprassedere nel procedere alla vendita dell’immobile da parte di Ardsu, così che si eviti la possibilità si possa ingenerare un danno economico per l’Azienda medesima (in quanto, dopo due aste deserte il ribasso sarebbe certo relativo ad una cifra più bassa di quanto speso a comprarlo), oltre all’evitare che venga meno la proprietà e le finalità pubbliche e sociali legate l’immobile in questione ? Ed inoltre ritiene invece opportuno approfondire – per il futuro dell’immobile - l’opzione dell’auto recupero ? Opzione – supportata magari dalle politiche della Regione Toscana che permetterebbero agevolazioni assai rilevanti, anche dal punto di vista economico – che porterebbe ad un evidente forte risparmio in quanto i lavori sarebbero a carico degli attuali occupanti, già resisi disponibili. Soluzione che potrebbe garantire le finalità pubbliche e sociale compenetrando le esigenze degli occupanti e dei posti letto per studenti. Queste le domande di fondo che pone Monica Sgherri – Capogruppo di “Federazione della Sinistra – Verdi” in Consiglio Regionale in un interrogazione presentata oggi alla Giunta. Bisogna – conclude Sgherri – da una parte fare luce su una vicenda gestita male e proseguita peggio ed evitare per il futuro da una parte che si possa generare un danno economico per l’azienda di diritto allo studio e quindi al pubblico, dall’altra battere ogni strada per preservare proprietà ed uso a finalità pubbliche dell’immobile, strade che ci sono e che farebbero ottenere risparmi consistenti oltre a tutelare le esigenze degli attuali occupanti e degli studenti.
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