domenica 22 aprile 2012

Alla mostra dell’Artigianato stand di prodotti realizzati da detenuti di alcuni istituti di pena toscani


CONSIGLIO REGIONALE DELLA TOSCANA
GRUPPO CONSILIARE "FEDERAZIONE DELLA SINISTRA - VERDI

Comunicato stampa

Alla mostra dell’Artigianato stand di prodotti realizzati da detenuti di alcuni istituti di pena toscani. Promozione e organizzazione del Gruppo Consiliare “Federazione della Sinistra – Verdi” della Regione Toscana, con il patrocinio dell’assessorato regionale alle politiche sociali e  in collaborazione con l’associazione “Diritti e Società”. Oggi la Conferenza stampa di presentazione.



Firenze,  21 aprile. Uno stand per l’esposizione e vendita dei manufatti prodotti presso alcuni istituti penitenziari toscani. Uno spazio presente da oggi 21 al 29 aprile prossimo alla 76esima edizione della Mostra Mercato Internazionale dell’Artigianato, alla Fortezza da Basso di Firenze (piano terra, Padiglione Spadolini, stand  D 17): si tratta dei prodotti dei detenuti delle realtà penitenziarie di Volterra con la produzione dei loro manufatti in patchwork, dell’Istituto penale minorile di Firenze con i prodotti  in cartonage e di pelletteria, e delle Sughere di Livorno attraverso il progetto ARCI “Gattabuia” con la produzione di magliette, shopper e altri articoli. Continua – come ormai da sei edizioni - quindi l’impegno per far conoscere “oltre le mura” i prodotti di qualità realizzati negli istituti penitenziari. L’iniziativa, promossa e organizzata dal Gruppo Consiliare “Federazione della Sinistra – Verdi” in Regione Toscana, col patrocinio dell’Assessorato al Welfare della Regione Toscana, in collaborazione e con la gestione dell’Associazione Diritti e Società Onlus, è stata presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa. La Capogruppo di “Federazione della Sinistra – Verdi” in Regione Monica Sgherri si è detta come “particolarmente fiera di aver confermato anche per quest’anno l’appuntamento che portiamo avanti da alcuni anni. Si tratta infatti di un esperienza di buona pratica, buona politica e solidarietà vera per connettere il “dentro” e il “fuori” il carcere, capace di contribuire a superare quella consuetudine diffusa che fa rimuovere questi luoghi dalla percezione collettiva e fa percepire chi vi si trova come un “sepolto vivo”. Il lavoro dentro al carcere permette inoltre di far acquisire un minimo di autonomia economica ai detenuti, importantissima soprattutto per chi non può giovarsi di avere una famiglia alle spalle, nonché acquisire conoscenze capaci di contribuire a dare loro l’opportunità di costruirsi un futuro una volta usciti. Certo i tagli operati dal precedente governo e confermati dall’attuale hanno colpito stanno colpendo profondamente la possibilità di attività lavorativa in carcere,  con tutte le conseguenze e i rischi del non poter costruirsi professionalità per un futuro fuori dal carcere e ottenere quel minimo di reddito per una vita più dignitosa durante la detenzione. Problematica che si affianca a quella del sovraffollamento e alla cronica carenza di personale, che rendono la condizione carceraria sempre più drammatica, come tragicamente dimostrano, fra l’altro i casi in aumento di suicidi e autolesionismo. Ne parleremo il prossimo 27 aprile nel convegno “Lavoro, salute e Condizione carceraria negli istituti penitenziari toscani” (Palazzo Bastogi, via Cavour, 18 Firenze ore 15,30) organizzato dal nostro gruppo consiliare. Ci confronteremo, fra gli altri, con i Garanti dei detenuti regionale e provinciali, alcuni direttori penitenziari, e rappresentanti di associazioni che si occupano del tema.”

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