Eolico
Riparbella: interpellanze a Verona e
Firenze
A 2 anni dal rilascio dell'Autorizzazione Unica e a 5 mesi
dall'inizio dei lavori di costruzione del parco eolico nuovi fatti sempre più
inquietanti si aggiungono alle denunce per l'insostenibilità tecnica del progetto eolico, l'assenza di reali benefici
per la cittadinanza e lo scempio ambientale.
Per fine anno è attesa la sentenza
del Consiglio di Stato mentre la Regione Toscana deve pronunciarsi a breve su
due procedimenti amministrativi per le irregolarità segnalate, data l'inerzia
del Comune, dall'opposizione e da privati cittadini e sul tavolo della Procura
della Repubblica di Livorno c'è un bel fascicolo che attende, prende così forma
un altro annunciato disastro della giunta del Sindaco Fontanelli.
L’ultimo grido di allarme dei cittadini di Riparbella è
arrivato al consiglio regionale toscano con un interrogazione urgente
presentata dall’IDV, mentre a Verona è stato lo stesso Partito Democratico ad
attaccare la AGSM, nuova proprietaria del progetto dopo che il socio
controllante danese è fallito. Se a Verona chiede trasparenza e chiarezza, a
Riparbella il PD asseconda ogni esigenza della ditta ignorando tutte le
richieste di tutela provenienti dai cittadini e dalle imprese turistiche locali
che hanno dovuto affrontare l’ira dei turisti che sognavano la pace della
campagna e si son ritrovati in un maxi cantiere edile.
La giunta Fontanelli, sorda a qualsiasi avviso e incapace di
imparare dai passati errori, è specializzata nel coinvolgere il Comune in
progetti poco chiari, le vicende dell'Autovelox-gabella e della speculazione
edilizia del Pantano attendono ancora la fine dei processi penali ed ecco il
nuovo capitolo: un parco eolico costruito per il solo interesse finanziario di
un privato, con un autorizzazione unica irregolare e il rischio concreto di non
venire mai allacciato alla rete.
In campagna elettorale il Parco Eolico, tra i tanti vantaggi
promessi, doveva azzerare la bolletta elettrica delle famiglie, oggi ai cittadini resta un monumento-mostro che
sfoggerà i suoi artigli dai crinali, frutto di inefficienza e incapacità
amministrativa con tanti saluti alle rinnovabili e ai turisti, un danno che
infangherà Riparbella per anni.
Il gruppo consiliare di Insieme per Cambiare, dopo
l'apertura della AGSM sulla stampa, ha subito chiesto un Consiglio Comunale
aperto che dovrà svolgersi entro il 12 luglio, sempre che il Sindaco voglia
rispettare il regolamento comunale e abbia il coraggio di affrontare le ire dei
suoi cittadini.
Alessandro Lucibello Piani
Insieme per Cambiare - Riparbella

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