Gruppo Shelbox nel Comune di Castelforentino, 157
lavoratori rischiano di vedere saltare l’accordo di concordato per inadempienze
e conseguentemente di veder dichiarare
il fallimento dell’azienda. Rifondazione Comunista chiede che al prossimo
tavolo già aggiornato al 17 gennaio di impedire con ogni mezzo la possibilità
del fallimento, mettendo a disposizione le risorse necessarie a scongiurare
l’ennesimo dramma occupazionale. Interrogazione di Calò e
Verdi (gruppo PRC – PdCI – SpC)
Diventa sempre più critica e insostenibile la
situazione occupazionale dei 157
lavoratori e lavoratrici del gruppo Shelbox nel Comune di
Castelforentino, l’azienda è leader nazionale nella fabbricazione di case mobili e
prefabbricati la cui ripresa produttiva
era fissata da un precedente concordato tra a azienda, Istituzioni e OO.SS per il 21 gennaio prossimo ma nell'incontro
convocato lo scorso martedì 8 in Provincia l'azienda ha fatto presente «di avere notevoli difficoltà ad adempiere a
quanto previsto dal concordato suddetto, visti i complicati rapporti con gli
istituti bancari e con potenziali acquirenti. Le alternative resterebbero
quelle del concordato in liquidazione e del fallimento».
Le Rsu, di fronte alle notizie che sono emerse dal tavolo provinciale in cui era presente anche il Sindaco di Castelfiorentino, otre agli altri soggetti interessati, compresa la gravità della situazione hanno chiesto all' azienda, nel prossimo incontro, che è stato aggiornato al 17 gennaio sempre nella sede della Provincia, di definire il percorso successivo a quello già intrapreso e alle istituzioni di attivarsi fin da subito, in un ruolo di regia per identificare soggetti imprenditoriali che possono interagire nella vertenza della Shelbox.
Gli scriventi Consiglieri
provinciali di Rifondazione Comunista nell’esprimere solidarietà ai lavoratori
e lavoratrici di Shelbox di Castelfiorentino e nel ritenere grave
quanto sta accadendo in relazione alle inadempienze relative all’attuazione del
concordato chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore
competente di riferire sulla situazione aziendale nonché sulla situazione
occupazionale, contrattuale salariale dei 157 lavoratori della Shelbox.
Altresì chiediamo all’Amministrazione
Provinciale e al Comune di Castelfiorentino, già coinvolti dalla vicenda da
parte delle organizzazioni sindacali e dalla RSU della Shelbox, cosa intendono
fare per contrastare questa crisi aziendale ed evitare che si trasformi
nell’ennesimo fallimento con la conseguente perdita di posti di lavoro.
Andrea Calò Lorenzo Verdi

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