Newsletter PRC n. 230
Dimissionaria la Segreteria Nazionale di Rifondazione Comunista
01.03.13La segreteria nazionale di Rifondazione Comunista, riunita per valutare i risultati delle elezioni politiche, desidera innanzitutto ringraziare le compagne e i compagni per la generosità del loro impegno personale, sia sul piano politico che organizzativo. Le compagne e i compagni di Rifondazione sono stati infatti la spina dorsale della campagna elettorale di Rivoluzione Civile sui territori. Il risultato di Rivoluzione Civile è stato negativo. Non siamo riusciti in campagna elettorale a far emergere il profilo antiliberista, di sinistra e popolare della lista, che è rimasta schiacciata tra le spinte al voto utile e quelle al voto di protesta. Al di là di ogni altra considerazione, l’insuccesso della lista ha quindi una precisa ragione politica nell’incapacità di interpretare ed intercettare il forte disagio sociale e il largo dissenso verso le politiche di austerità.Leggi tuttoIntervista a Wu Ming: «Grillo cresce sulle macerie dei movimenti»
di Wu Ming - 01.03.13[Quest'intervista a cura di Roberto Ciccarelli, che ringraziamo, appare oggi a tutta pagina su «Il manifesto». Più chiari e diretti di così non riusciamo a essere, è la sintesi di tutto quel che pensiamo del M5S e della sua relazione con la crisi/assenza dei movimenti. Non abbiamo il tempo e le energie per tradurla in altre lingue, se ci sono volontari, si facciano avanti senza remore.] Quella di Grillo è una strategia diversiva. Serve a spingere l’«indignazione», tanto celebrata nelle acampade spagnole o negli occupy americani, lontano dalle piazze italiane. Leggi tuttoSiamo morti?
di Ramon Mantovani - 01.03.13Lo stato d’animo non è dei migliori. Eppure bisogna cercare di essere lucidi. E di ragionare. Non partecipo all’orgia dei social network, sui quali si può leggere di tutto, tranne analisi serie e l’individuazione dei veri problemi del paese e della sinistra. So bene di andare completamente e sempre più controcorrente. Ma se alle analisi si sostituiscono spiegazioni superficiali e alle proposte gli slogan invece che capirci qualcosa si finisce per non capire più nulla. E invece di cercare la strada giusta si finisce in un labirinto. In questo modo non si sviluppa nessuna discussione utile.Leggi tutto
La Grecia rischia la crisi umanitaria in tempo di pace
di Luigi Pandolfi - 01.03.13Non sentivo C. da qualche anno. Donna greca di grande temperamento e intelligenza, ebbi la fortuna di incontrala nel 2006, perché coordinatrice di un progetto europeo nel quale era coinvolto l’ente da me a quel tempo guidato. L’ho ritrovata su facebook, grazie alla segnalazione di un amico comune, ma con uno pseudonimo. Mi ha spiegato poi che tenere il suo vero nome, postando articoli, documenti, materiali di denuncia sulla situazione del suo Paese era diventato pericoloso: poteva rischiare di perdere il posto di lavoro, di cui, a questo punto, per ovvie ragioni, non rivelerò la natura. Leggi tuttoNon c’è niente da sorridere
di Giuliana Sgrena - 01.03.13Un Giulio Terzi sorridente accanto a John Kerry, dopo la riunione degli Amici della Siria alla Farnesina, annuncia il riconoscimento della Coalizione nazionale siriana come unico legittimo rappresentante del popolo siriano al quale sarà fornita un’assistenza «più mirata all’interno della Siria». «L’obiettivo primario – dice il comunicato – è quello di favorire un mutamento dei rapporti di forza sul terreno». In quest’ottica i programmi di assistenza «saranno più strettamente coordinati per sostenere il Comando supremo militare del Libero esercito siriano». Leggi tuttoPena ridotta ai vertici Thyssen
di Mauro Ravarino - 01.03.13Le urla dei familiari dei morti alla Thyssenkrupp sono un brivido gelido che paralizza. «Maledetti», «Che schifo», «Vergogna, non c’è giustizia». Indossano le maglie con le foto dei loro loro cari. Sono le madri, i padri e le sorelle di Giuseppe Demasi, Angelo Laurino, Rocco Marzo, Rosario Rodinò, Bruno Santino, Antonio Schiavone, Roberto Scola. Le sette vittime del rogo all’acciaieria, in quella notte maledetta del 6 dicembre 2007. Le grida si levano nell’aula del Tribunale di Torino subito dopo la lettura della sentenza d’appello, che ha ridotto le pene a tutti gli imputati. Leggi tuttoL’Euro è ormai un morto che cammina
di Emiliano Brancaccio - 01.03.13Il signor euro aveva più volte rischiato l’infarto. Il dottor Draghi decise allora di metterlo in coma farmacologico. Sulla cura però indugiava, e a intervalli periodici il dilemma amletico gli si ripresentava: lasciarlo dormire o farlo morire? Draghi insisteva per la prima soluzione. Ma ad un tratto il popolo italiano ha improvvisamente optato per la seconda: ormai l’euro è solo uno zombie, un morto che cammina. Volenti o nolenti, prendiamone atto. Vedrete che nel Direttorio della Bce l’avranno già capito. Leggi tuttoIdv, Antonio Di Pietro sospende le dimissioni
da Lettera43.it - 01.03.13Aveva detto basta dopo la sconfitta alle elezioni, aveva deciso di lasciare la presidenza del partito da lui fondato, ma Antonio Di Pietro sembra averci ripensato, almeno per ora. «Ho doverosamente rassegnato le mie dimissioni da presidente dell’Italia dei valori, in segno di rispetto verso il partito, i suoi militanti e gli elettori», ha scritto Di Pietro sul suo blog. «Non voglio sottrarmi, però, alle mie responsabilità. Per questo, ho risposto positivamente alla richiesta dell’Ufficio di presidenza di congelare le dimissioni in modo da accompagnare il partito fino al congresso». Leggi tuttoMa vale davvero la pena di morire d’austerity?
di Marco Alfieri - 01.03.13Quanto si potrà ancora tirare la corda? Quante altre elezioni dovranno passare prima di fermare questa slavina? Quanti nuovi disoccupati dovranno unirsi all’esercito dei 24 milioni di senza lavoro che si aggirano oggi per il vecchio continente? Il trionfo di Beppe Grillo e la totale ingovernabilità uscita dalle urne italiane sta facendo fibrillare mezza Europa. La terza economia dell’eurozona è un detonatore di domande scomode: va bene le riforme e il risanamento ma che succede se l’occupazione non riprende prima di un anno? Leggi tuttoStipendi statali in freezer fino al 2014
di Globalist.it - 01.03.13Nessun aumento di stipendio fino al 2014 per gli oltre 3 milioni di dipendenti pubblici. così è previsto su un decreto ministeriale (Economia e Funzione Pubblica) che saràpubblicato a giorni. «Non si dà luogo – si legge nel testo del decreto in possesso dell’AGI – senza possibilità di recupero alle procedure contrattuali e negoziali ricadenti negli anni 2013-2014 del personale dipendente dalle amministrazioni pubbliche». Leggi tutto

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