martedì 15 aprile 2014

[Castello a Sinistra] Comunicato sui migranti


Abbiamo atteso qualche settimana per capire se ci sarebbero state reazioni, e quali fossero, al comunicato della lista che appoggia Zini. Abbiamo fatto questo per due motivi:
- primo, perché da tempo sotto le elezioni si assiste purtroppo ad una fiumana di uscite di ogni genere contro i migranti (e non solo dalla lista di Zini), per cui rispondere ad ogni comunicato sarebbe inutile e produrrebbe solo pubblicità gratuita a chi stravolge la realtà;
- in secondo luogo, volevamo vedere se si sarebbero alzate voci da quanti si dichiarano “di sinistra” e impegnati nel sociale, assessore uscente per prima. Questo ha permesso di vedere una totale indifferenza verso l’emergenza razzista da parte di chi rappresenta le istituzioni e di chi si propone di rappresentarle domani.

Rimanere indifferenti anche alle peggiori accuse (una fra tutte quella, nemmeno troppo velata, di portare malattie ormai scomparse in Italia) significa essere complici di un vergognoso sciacallaggio.
Assistiamo di continuo ad analisi di questo tipo, se analisi si possono dire: semplicistiche o meglio semplicione, populistiche.

Analizzando singolarmente le problematiche a cui ci troviamo di fronte nella cronaca giornaliera, ci sembra chiaro che abbiamo di fronte tutta una serie di conseguenze dell’aumento della povertà, dovuto all’aumento dei prezzi e alla disoccupazione. Inoltre, tutte le offese e accuse contro i migranti si rivelano offese contro chi vive in condizioni disagiate. Offese che vengono rivolte spesso da chi è appena uscito da questa condizione; è un comportamento comprensibile e noto nella piccola borghesia, ma molto negativo e che, soprattutto, si ritorce contro la stessa classe sociale da cui vengono le accuse. Si tratta di classismo, più che di razzismo.
Pensiamo infatti che l’aumento della disoccupazione, della povertà, del disagio sociale siano figli diretti dell’aumento delle disparità sociali, da imputarsi al sistema economico globale e dunque alle classi e alle persone che dirigono l’economia, la finanza, e dunque a cascata anche le amministrazioni pubbliche, dai governi ai piccoli Comuni.

Ovviamente un’Amministrazione Comunale non può, da sola, invertire processi più grandi, proprio per questo le politiche “di sicurezza” sono semplici paravento per repressioni e azioni inutili. Castello a Sinistra non propone scorciatoie ma una politica sociale seria, con una prospettiva più lunga, che vada ad allargare l’azione sulle fasce più deboli e favorisca la sicurezza sociale che conta: sicurezza di avere una casa, un lavoro, un futuro dignitoso per i propri figli.

A chi ci domanda se per noi i migranti sono una risorsa, rispondiamo chiaramente di non dire sciocchezze: per chi si ritiene di sinistra come noi, i migranti sono persone con i nostri stessi diritti e doveri. Sono stati una risorsa per chi li ha sfruttati fino quando ha potuto, attraverso il lavoro nero oppure l’abbassamento dei salari  e il peggioramento delle condizioni di lavoro.
Il Comune di Castelfiorentino ha la colpa di aver lasciato che si creasse un ghetto dove le famiglie più in difficoltà si sono ammassate in maggior numero: il centro storico. E diciamo GHETTO  perché è un po’ la realtà che respira la popolazione che qui ci vive.
Concentrare  persone e famiglie disagiate in un unico quartiere, senza una seria politica sociale e di integrazione, ha prodotto diffidenze e malumori verso queste persone, che sono considerate, in maniera semplicistica da molti castellani, come la causa dei nostri mali.
Il Comune inoltre continua a sbagliare, perché non ha saputo cogliere quali fossero gli investimenti più adatti per questa zona (mentre continua ad investire nelle piazze in travertino) e non ha saputo portare avanti una seria politica sociale di inclusione.
Per quanto riguarda poi l’accusa mossa ai migranti di portare malattie da noi scomparse, diciamo di informarsi meglio perché, anche dai dati raccolti presso alcune strutture universitarie, emerge che gli immigrati giungono per la maggior parte sani nel nostro paese, si ammalano qui in Italia per la pesantezza dei lavori a cui si sottopongono, per la precarietà delle loro condizioni di vita e non siano affatto tutti quanti portatori né diffusori di malattie rare, esotiche o sconosciute.

CASTELLO A SINISTRA

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